Edizione n.9 di mercoledì 19 marzo 2025
Luino
Luinese e Valcuvia, canale diretto tra imprese e Pirellone
Una proposta di legge per porre un freno alla desertificazione economica in corso nell’area del Luinese e della Valcuvia. La definizione di un progetto - condiviso con imprese, associazione ed eventualmente di Regione Lombardia - per l’avvio di percorsi formativi specifici mirati alle esigenze dei singoli comparti produttivi della provincia di Varese. Una nuova tavola rotonda delle “Imprese per il territorio”.
Questi gli obiettivi del progetto “ImpresAperta” presentato il 14 settembre 2017 da Confartigianato Varese alla Commissione Attività Produttive dell’assemblea regionale della Lombardia, presieduta da Pietro Foroni (Lega Nord).
Il presidente dell’associazione varesina Davide Galli, accompagnato dal direttore generale Mauro Colombo e dai rappresentanti di Tintoria Filati Maino, Bbr Models di Saronno e Ratti Luino Srl, ha presentato le criticità e le proposte emerse in occasione delle visite nelle tre aziende condotte la scorsa primavera alla presenza del presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo per facilitare la reciproca conoscenza tra ente regionale e imprese.
DALLA VISITA AZIENDALE ALLA PROPOSTA DI LEGGE
L’originalità del progetto ImpresAperta consiste nel trasformare una visita in azienda in proposte concrete da sottoporre al livello politico e istituzionale interessato all’iniziativa, con l’obiettivo principale di rafforzare i canali di comunicazione indirizzati alle imprese per informarle tempestivamente dei finanziamenti messi a disposizione da Regione Lombardia e facilitarne l’accesso attraverso un continuo impegno nell’ottica della semplificazione.
Altri temi e problematiche affrontate riguardano una legislazione del lavoro poco flessibile e spesso obsoleta, l’alto costo del lavoro, l’elevata tassazione e burocratizzazione, la lentezza nelle risposte da parte di enti e istituzioni.
Particolare attenzione sarà posta sul rischio di desertificazione economica dell’area del Luinese e della Valcuvia, dovuta soprattutto alle forti difficoltà logistiche, complici strade di non facile percorribilità e talvolta addirittura inaccessibili ai mezzi di trasporto pesanti, con ricadute stimate nell’ordine del 10-15%. Né sarà trascurato il fatto che la concorrenza con il Canton Ticino e con gli stipendi che le attività economiche d’oltre confine riescono a offrire ai giovani e ai professionisti del territorio producono una sorta di dumping salariale che, negli anni, ha reso sempre più complicato il mantenimento di tecnici e operatori all’interno delle imprese locali in particolare nel comparto meccanico.
CONTRO IL DUMPING SALARIALE
Tra le possibili soluzioni e azioni che Confartigianato Varese presenta nel progetto ImpresAperta, viene evidenziata la necessità di agire sul reddito netto, adottando un regime fiscale incentivante per i lavoratori che risiedono in Italia e sono occupati in aziende italiane con sede produttiva entro una certa distanza dal confine. In tal caso solo una parte del reddito del lavoratore contribuirà alla formazione della sua tassazione, generando per differenza un aumento del suo netto, tale da pareggiare quello equiparabile in Svizzera. Il lavoratore potrà usufruire del beneficio fiscale per la durata di 5 anni e il suo reddito di lavoro dipendente concorrerà alla formazione della base imponibile in una misura iniziale massima del 70 per cento, fino al 50 per cento alla fine del quinquennio.
L’incontro ha posto in rilievo la necessità di attivare, in partnership con gli istituti del territorio, vere e proprie scuole ad alta specializzazione tecnologica destinate a rispondere alla domanda delle imprese manifatturiere del Luinese, con particolare riferimento al settore della meccanica, e l’avvio di percorsi di specializzazione per il rilascio di attestati di competenza, realizzati da VersioneBeta, con il sostegno dei Fondi interprofessionali, utilizzando docenze provenienti dalle stesse imprese. Sono intervenuti Raffaele Cattaneo e i consiglieri Paola Macchi (M5Stelle), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Enrico Brambilla (PD), Donatella Martinazzoli (Lega Nord), Luca Gaffuri (PD) e Daniela Mainini (Patto Civico), Alessandro Alfieri (PD).
Calcio, nasce il Luino FBC 1910 Ladies
Fiocco rosa anche nel calcio luinese. È nato il Luino FBC 1910 Ladies e il Parco del Margorabbia apre il campo alle ragazze.
A intraprendere la nuova avventura è il presidente Donato Columpsi, che ha già trovato sponsor, staff tecnico e medico. Al suo fianco schierati l’amministrazione comunale e il Luino–Maccagno Fbc. La presentazione ufficiale della squadra è prevista per il 24 settembre nella cornice della Festa dello Sport. In quella occasione si conosceranno da vicino le ragazze della squadra e i loro sostenitori.
«Dopo cent'anni, Luino ha finalmente una squadra femminile di calcio» ha dichiarato il sindaco Andrea Pellicini. «Il nostro complesso sportivo del Parco del Margorabbia sarà ancora più bello con la presenza costante delle ragazze del Luino FBC 1910 Ladies. Sarò certamente tra i primi tifosi».
Il progetto sarebbe partito dalle polemiche del presidente della Lega nazionale dilettanti contro il mondo del calcio femminile. La dirigenza della squadra luinese ha deciso di recepire le direttive Uefa e ha aperto una squadra a sette che sarà interamente composta da ragazze.
Fatti & commenti - Nasce la Comunità Pastorale di Luino
Tra pochi giorni, in occasione della Madonna del Carmine del 16 luglio, Luino vivrà un momento fondamentale per la comunità religiosa cittadina e non solo. Infatti, nascerà ufficialmente la “Comunità Pastorale Madonna Del Carmine in Luino” dall’unione delle cinque parrocchie di Luino: SS. Pietro Paolo in Luino, Santa Caterina in Colmegna, Santa Maria Immacolata alle Motte di Luino, Nostra Signora di Lourdes di Creva, Santa Maria Assunta in Voldomino.
Queste parrocchie hanno già avuto, negli anni scorsi, l’occasione di lavorare insieme ed ora, mantenendo la loro specificità giuridica, potranno maggiormente collaborare nelle iniziative pastorali in uno spirito di comunione e di testimonianza evangelica sotto la guida di uno stesso parroco, coadiuvato da diversi sacerdoti e da un diacono permanente.
Responsabile della Comunità Pastorale sarà don Sergio Zambenetti, che è anche decano di Luino, e che sarà coadiuvato dai seguenti vicari parrocchiali: don Giorgio Marelli, don Luigi Moretti, don Ennio Campoleoni, don Ilario Costantini, don Massimiliano Mazza e il diacono permanente Gabriele Ferrari.
A regime, con il rinnovo il prossimo anno, vi sarà un unico consiglio della Comunità Pastorale.
Fino al 16 luglio, che è il giorno proprio della Madonna del Carmine, vi saranno nel santuario del Carmine rosari, meditazioni e messe, che culmineranno domenica 15 luglio alle 10.30 con la messa solenne e alla sera alle 20.30 con la processione con partenza dal santuario per le vie della città che sarà presieduta dal vicario episcopale della Zona di Varese monsignor Giuseppe Vegezzi.
«La nascita della Comunità Pastorale sarà l’occasione per lavorare tutti insieme, valorizzando gli aspetti delle singole parrocchie e con l’obiettivo di rafforzare la fede comunitaria» afferma il responsabile della Comunità Pastorale don Sergio Zambenetti. «Abbiamo scelto di intitolarla alla Madonna del Carmine, perché forte è la devozione alla Madonna del nostro santuario da parte di tutti i luinesi e non solo» - conclude don Sergio.
In diocesi vi sono già molte comunità pastorali, che furono promosse dal cardinal Dionigi Tettamanzi, il cui lavoro proseguì col cardinal Angelo Scola e ora con monsignor Mario Delpini. Piace ricordare che l’anno scorso, il decanato di Luino fu il primo, a luglio, a essere visitato dal neoeletto arcivescovo di Milano Mario Delpini, che tenne un incontro coi fedeli proprio al Carmine.
SANTUARIO DEL CARMINE
Nel santuario del Carmine, dove moltissimi luinesi si sono uniti in matrimonio, dal lunedì al sabato si celebra la messa alle 9 del mattino e il sabato la messa prefestiva delle 17. In più, nelle domeniche di giugno, luglio e agosto, si aggiunge la messa delle 20.30.
Ogni primo sabato del mese nei mesi primaverili, estivi e autunnali c’è inoltre la processione alle 6.45 dalla Madonnina del Porto che si conclude con la messa in santuario alle 7. Don Giorgio Marelli dal 2009 si occupa della cura e delle celebrazioni in santuario, oltre che delle confessioni.
Alessandro Franzetti
Asili nido e scuole materne, obbligo vaccinazioni
Anche a Luino i bambini d’età compresa tra 0 e 6 anni potranno essere ammessi all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia solo con certificazione di effettuate vaccinazioni obbligatorie. L’obbligo normativo è disciplinato dal Ministero della salute con una circolare del 16 agosto 2017 e regolato da una disposizione dell’Azienda Tutela Salute del successivo 22 agosto.
L’assessora comunale ai servizi sociali Caterina Franzetti ricorda che, a pena di decadenza dell’iscrizione, la certificazione va presentata entro due precise scadenze.
1) Entro il 10 settembre 2017 deve essere presentata autocertificazione comprovante l’effettuazione delle certificazioni obbligatorie.
2) Entro il 10 marzo 2018 – qualora non sia già stato fatto entro la data sopra indicata – dovrà essere presentata copia del libretto delle vaccinazioni vidimato dal competente servizio dell’Asst [Azienda socio sanitaria territoriale], oppure il certificato vaccinale, oppure l’attestazione del servizio Asst che il bambino sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie alla sua età.
«Sono molti i bambini del Luinese chiamati all'appello affinché le famiglie non si trovino impreparate all'imminente apertura dell'anno scolastico 2017-2018» ha dichiarato l'assessora Caterina Franzetti. «Vaccinare i propri figli è un gesto di solidarietà e della difesa dei più deboli, cioè di quei bambini ammalati che per vari motivi non possono essere vaccinati». La modulistica è scaricabile sul sito del Comune di Luino.
Nella foto: l'Asilo Nido di Luino
Galleria Monte Ceneri, verso il traguardo anche il terzo cantiere di Alptransit
Prima Lotschberg (34,6 chilometri) nel 2007, poi San Gottardo (57,1 chilometri) l’11 dicembre 2016 e, ora, Monte Ceneri (15,4 chilometri) dal 2020. Sono le tre gallerie del progetto Alptransit realizzato con tipica puntualità dalla Svizzera. Obiettivi: trasferire il maggior volume di traffico dalla strada alla rotaia, agganciare la rete ferroviaria europea ad alta velocità, collegarsi direttamente con l'asse Rotterdam-Anversa-Genova.
Il costo complessivo di Alptransit ammonta a circa 22 miliardi e mezzo di euro. A questa montagna di soldi vanno poi aggiunti altri 42 miliardi e 300 milioni di euro, investiti nei grossi ampliamenti previsti da Ferrovia 2000, nello sviluppo di 130 progetti dell'infrastruttura ferroviaria SIF, nel raccordo diretto con la rete ferroviaria europea ad alta velocità e nei collegamenti lungo l'asse Rotterdam-Anversa-Genova,
LAVORI A LUINO, CHIASSO E DOMODOSSOLA…
La colossale opera non solo risponde a un preciso mandato politico del popolo rossocrociato (1994), ma ha inevitabili e benefiche ricadute anche sul fronte italiano.
L’inaugurazione e la messa in servizio della Galleria di base del Ceneri sono previste per il 2020. La sua realizzazione comporterà un miglioramento delle interconnessioni con la Lombardia e l'istituzione di nuove linee ferroviarie da parte della TiLo (la società mista Ticino Lombardia).
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha in corso interventi di potenziamento tecnologico e infrastrutturale per circa 500 milioni di euro lungo i tre valichi transfrontalieri di Luino, Chiasso e Domodossola, tra cui adeguamenti per consentire il transito di carichi alti fino a quattro metri, l’adeguamento del modulo dei binari allo standard europeo di 750 metri e l’installazione di tecnologie di ultima generazione per incrementare la capacità di traffico merci e viaggiatori.
…E PROSSIMO TRAFFICO MERCI
Con il completamento del Ceneri, unitamente a quella del San Gottardo, si potrà ottenere un’unica linea ferroviaria quasi completamente pianeggiante, in grado di accogliere sul suo percorso treni merci dal peso complessivo di 2mila tonnellate.
A lavori completati, la capacità di traffico merci sarà di 390 treni al giorno a fronte dei 285 di oggi, di cui 170 al valico di Chiasso, 90 al valico di Luino e 130 al valico di Domodossola. Entro fine anno, con un investimento complessivo di 260 milioni di euro, è infine prevista l’attivazione anche della linea Arcisate–Stabio, che grazie all’interscambio di Gallarate consentirà di collegare facilmente l’aeroporto di Malpensa con le principali città della Svizzera centrale e meridionale.
SOPRALLUOGO EUROPEO
Ai cantieri della Galleria Monte Ceneri ha fatto visita, l’8 giugno 2017, la Commissione europea per le politiche di Coesione territoriale (Coter) a margine di un seminario sul tema della cooperazione transfrontaliera organizzato il giorno precedente al Joint Research Centre di Ispra (VA).
Il presidente Raffaele Cattaneo e la delegazione sono stati accolti a Sigirino dal presidente della Direzione generale di AlpTransit San Gottardo Renzo Simoni, il presidente del Consiglio di Stato del Ticino Manuele Bertoli, il presidente del Consiglio Cantonale ticinese Walter Gianora e il responsabile della comunicazione dell'Ufficio federale svizzero dei Trasporti Gregor Saladin. «I lavori procedono nel rispetto dei tempi previsti - ha sottolineato Cattaneo - ed entro il 2020 il sistema Alptransit sarà pienamente operativo. Sul fronte italiano dobbiamo adoperarci per rispettare i tempi di realizzazione per le opere complementari, dall'Arcisate-Stabio a quelle in programma in prossimità dei valichi di Luino, Chiasso e Domodossola, e sono fiducioso che ci riusciremo in modo puntuale».
GALLERIA DEL MONTECENERI
I cantieri del tunnel del Monte Ceneri sono stati illustrati dal direttore dei lavori Alberto De Col. Con i suoi 15,4 chilometri di lunghezza, la Galleria di base del Monte Ceneri rappresenta, dopo l’apertura della Galleria di base del San Gottardo, il secondo maggiore progetto di galleria della Svizzera.
Analogamente alla Galleria di base del San Gottardo, anche quella del Ceneri è costituita da due canne a binario unico, distanziate tra loro di circa 40 metri e collegate l’una all’altra ogni 325 metri attraverso cunicoli trasversali. Vista la sua lunghezza, non sono necessari cambi di corsia né stazioni multifunzionali. Su richiesta del Cantone Ticino è in corso di realizzazione la bretella Locarno–Lugano, che servirà anche a smaltire il traffico regionale ticinese, riducendo i tempi di percorrenza del tratto tra le due località dagli odierni 59 minuti a 31 minuti.
Per collegare la Galleria di base del Ceneri alla linea ferroviaria esistente sono in fase di costruzione altre opere al nodo di Camorino: tra di esse spiccano soprattutto il ponte a quattro binari sovrastante l’autostrada A2 e i due viadotti ferroviari.
Nelle foto: Il presidente Cattaneo (al centro) con la delegazione Coter e il console svizzero Baumann nella galleria del Monte Ceneri; veduta aerea del cantiere Alptransit
Federico Morlacchi, Collare d’oro Coni
Altro prestigioso riconoscimento per Federico Morlacchi. A Roma, lunedì 19 dicembre, il pluricampione paralimpico luinese è stato insignito nel salone d'onore del Coni della massima onorificenza dello sport italiano.
A consegnargli il Collare d'Oro 2016 è stato il neoministro dello sport, Luca Lotti, insieme con i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, e quello del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
Durante la cerimonia sono stati premiati nove atleti e sei tecnici paralimpici. Hanno ricevuto il Collare d'Oro gli atleti Federico Bocciardo e Federico Morlacchi (nuoto), Alex Zanardi, Vittorio Podestà, Luca Mazzone e Paolo Cecchetto (handbike), Assunta Legnante e Martina Caironi (atletica) e Bebe Vio (scherma). Agli allenatori Massimiliano Tosin e a Luca Puce invece è stato assegnato il premio della Palma d'Oro.
(Foto a cura di: Michelangelo Gratton; www.abilitychannel.org).
È morto il professore Giovanni Reale
Alle ore 7,15 di mercoledì 15 ottobre il professore Giovanni Reale si è spento nella sua casa di Luino. Aveva 83 anni.
Nato a Candia Lomellina il 15 aprile 1931, Reale è stato docente di Filosofia morale e di Storia della Filosofia all’Università di Parma prima di passare alla Cattolica di Milano, dove è stato Ordinario di Storia della Filosofia Antica e dove ha fondato il Centro di Ricerche di Metafisica. Dal 2005 era passato ad insegnare alla nuova facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano. Lungo l’elenco delle sue opere, che sono state tradotte in 13 lingue. Monumentale rimane la sua Storia della filosofia greca e romana.
I funerali saranno celebrati a Luino, giovedì 16 ottobre (ore 16), nella chiesa prepositurale.
Tesori religiosi delle chiese di Luino, in porto la catalogazione
«Il lavoro, oltre alle finalità di conservazione, è stato in grado di rivelare non poche sorprese anche in relazione a un patrimonio, quello delle chiese luinesi, in parte meglio studiato rispetto ad altre realtà di valle. Ovunque, infatti, sono stati recuperati beni di notevole interesse sotto il profilo della storia luinese, con risvolti utili a precisare il proficuo e continuo scambio, fatto di donazioni, lasciti e testimonianze di fede, tra la società civile e la chiesa. In più, e non di rado, sono emersi anche preziosi tasselli in grado di allargare gli orizzonti di un percorso artistico locale ben oltre gli ambiti ristretti dell’area, come, forse, sinora non era stato possibile verificare».
Così Federico Crimi, Francesco Isabella e Maurizio Isabella hanno commentato la conclusione della catalogazione dei tesori d'arte e di fede presenti nelle chiese delle parrocchie di Luino, Colmegna, Creva, Motte e Voldomino.
CENSITE QUINDICI CHIESE E CINQUE CASE PARROCCHIALI
Le operazioni, iniziate a febbraio 2017, hanno interessato 15 chiese, 5 case parrocchiali, oltre tutti i possibili vani annessi, soffitti e cantine compresi. «In tutto – hanno precisato i tre professionisti incaricati - sono state compilate oltre 1000 schede, ciascuna corredata di una o più foto, grazie alle quali, da oggi, il patrimonio delle chiese luinesi esce dall’ombra».
Il censimento nelle chiese di Luino è stato coordinato dall’Università Popolare di Luino e sostenuto da: Comune di Luino; Comunità Montana Valli del Verbano; parrocchie; Fondazione del Varesotto-Onlus; Fondazione Unione Banche Italiane per Varese-Onlus; UBI-Banca Popolare di Bergamo. La sua realizzazione segna un secondo momento di quel progetto di tutela dei tesori religiosi della zona del Luinese, avviato nel 2012 dalla Comunità Montana con la catalogazione del patrimonio di Maccagno e valli.
NOTEVOLE VARIETÀ DI BENI
Il censimento nelle chiese di Luino ha riguardato una notevole varietà di beni: dai dipinti agli ex voto, alle statue fino ai candelieri, reliquiari, stendardi, calici, ostensori, turiboli, paramenti rituali in tessuti preziosi. Le operazioni di catalogazione, basate su un sistema di raccolta dati informatico a carattere scientifico, sono parte del piano generale d’inventariazione dell’immenso patrimonio d’arte e fede promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e coordinato dal suo ufficio Beni Culturali e dai corrispettivi uffici delle singole diocesi.
«La continuità nel tempo e l’aggregazione di diverse forze amministrative, politiche, sociali e finanziare attorno alle finalità del censimento dei beni culturali ecclesiastici evidenziano - ha dichiarato l’assessora alla cultura della Comunità Montana Simona Ronchi - la consapevolezza condivisa che il patrimonio d’arte e di fede stratificato nei secoli nelle chiese del territorio rappresenta un patrimonio collettivo dal valore inestimabile, origine e motivo per un saldo riconoscimento identitario. La qualità e la quantità di beni presenti nelle nostre chiese, inoltre, ci deve stimolare verso l’avvio di forme di valorizzazione culturale ad ampio raggio come ulteriore richiamo in appoggio alle bellezze del paesaggio e alle tradizionali modalità d’approccio turistico ai nostri luoghi».
Nelle foto alcune delle opere catalogate
Musica cittadina di Luino, gemellaggio con la Banda musicale di Artogne
Ad Artogne, cittadina della Val Camonica nei pressi di Boario Terme nel Bresciano, domenica 10 settembre 2017 è stato siglato il gemellaggio tra la Musica Cittadina di Luino e la Banda Musicale locale. Ispiratore dell'incontro, Antonio Benedetti, nativo di Artogne e luinese di adozione da oltre sessant'anni.
Il corpo musicale luinese, guidato dal maestro Rocca, era accompagnato dal presidente Antonio Todeschini insieme con il vice Sai e numerosi consiglieri e sostenitori. Ad accoglierli la presidente e il consiglio direttivo della Scuola Musicale di Artogne insieme al vicesindaco in rappresentanza dell'amministrazione comunale.
I due complessi hanno suonato davanti alla chiesa, dapprima individualmente e poi in un insieme. Il gemellaggio si è concluso con la promessa delle due associazioni musicali di ritrovarsi a Luino.
Luino, torta di pane alla Trattoria dei Nonni
Veniva chiamata “Torta paesana” e sulla tavola della domenica d’antan non poteva mai mancare. È la torta di pane, ricomparsa il 20 febbraio 2025 nel menu della Fondazione Mons. Comi di Luino con il progetto “In Trattoria con il Cfp”, varato l’anno scorso nell’ambito delle iniziative di Nova Coop con “Im.patto–CibiAmoLuino”.
Una volta al mese, i giovani del corso “Cuochi e sala bar” dell’Agenzia Formativa di Luino preparano un pranzo con menù stagionali e lo servono ai residenti del Nucleo Alzheimer. Gli ingredienti per il pranzo sono forniti da Nova Coop e ritirati direttamente dai ragazzi del Cfp.
Tutto è iniziato il 24 ottobre 2024 con il primo pranzo a base di polenta e bruscitt, seguito il 28 novembre da un primo piatto di pasta e fagioli accompagnato da un piatto di lonza di maiale alle pere con finocchi gratinati e una fetta di torta di pere. A chiudere l’anno, il 19 dicembre, è stato l’aperitivo per gli auguri natalizi.
LA RICETTA
Il 20 febbraio 2025 la trattoria dei nonni ha riaperto i battenti con un pranzo a base di pasta pasticciata con zucca e salsiccia, seguito da bocconcini di pollo agli aromi con carote glassate al balsamico e, appunto, anche con la torta di pane, un dolce che le nonne del Mons. Comi avevano descritto nel loro libro “Ricette in pentola” pubblicato nel dicembre 2023.
Ingredienti canonici, il pane secco avanzato nella settimana con l’aggiunta di uova, burro, latte, zucchero, lievito, pinoli, cacao amaro, amaretti, una buccia grattugiata di un bel limone e mezzo bicchiere di marsala secco. Il tutto informato per un’ora in forno già caldo.
La trattoria era un ambiente tipico del territorio ed è stata riprodotta in uno spazio progettato durante la ristrutturazione del Nucleo Alzheimer e inaugurato il 17 settembre 2024. «La scienza medica - questa. la motivazione - sta considerando sempre di più l’ambiente come parte della terapia di un malato di Alzheimer, perché capace di stimolare la curiosità e l’interesse, agendo sulla cognitività».
In foto: sala (foto Fondazione Comi)
