Edizione n.16 di mercoledì 14 maggio 2025
Emissioni industriali, azionisti di società, telepedaggio
Ce n’è anche per l’Italia nel pacchetto infrazioni adottato il 7 maggio 2025 dalla Commissione Europea nei contronti degli Stati membri in caso di inadempienza.
Tra le trentotto lettere di costituzione in mora, i cinquantotto pareri motivati e i diciotto casi sottoposti alla Corte di giustizia dell’Unione europea ci sono anche le procedure a carico dell’Italia in materia di ambiente, giustizia, mobilità e trasporti
IMPIANTO SIDERURGICO ILVA
Non corretto e incompleto viene valutato il recepimento italiano della direttiva relativa alle emissioni industriali e neppure rispettate sono alcune delle disposizioni di tale direttiva per quanto riguarda lo stabilimento di Acciaierie d'Italia (impianto siderurgico ILVA) a Taranto.
Secondo la sentenza della Corte di giustizia dell'UE del 25 giugno 2024, la legislazione italiana non tiene conto dell'impatto delle installazioni sulla salute umana, non considera tutte le sostanze inquinanti emesse dall'installazione al momento del rilascio dell'autorizzazione e non sospende l'esercizio di un'installazione qualora la violazione delle condizioni di autorizzazione presenti un pericolo immediato per la salute umana o per l'ambiente. Inoltre l'Italia non garantisce che lo stabilimento operi in conformità alla normativa dell'UE sulle emissioni industriali, con gravi conseguenze per la salute umana e l'ambiente.
DIRITTI DEGLI AZIONISTI
La legge italiana - si rileva - mina la libertà degli azionisti di scegliere senza limitazioni il proprio rappresentante per le assemblee generali, imponendo invece un rappresentante designato a livello di società. Non è stata recepita correttamente la direttiva 2007. In tal modo viene violato il diritto degli azionisti di presentare delibere per qualsiasi punto all'ordine del giorno, compresi quelli di nuova introduzione, negando così ai rappresentanti designati dalla società gli stessi diritti di cui godrebbero gli azionisti che essi rappresentano. La Commissione ha proceduto di conseguenza all'invio di una lettera di costituzione in mora all’Italia.
TELEPEDAGGIO
La direttiva UE 2019 sul Servizio europeo di telepedaggio (Set) non è stata correttamente attuata. Le negoziazioni tra gli esattori di pedaggi e i fornitori per l’estensione del telepedaggio in tutta Italia non sono state concluse, nonostante una lettera di messa in mora inviata dalla Commissione nel dicembre 2020.
L'infrazione è ora limitata alla regione Sicilia, dove il telepedaggio non è ancora disponibile. Il fatto che i fornitori del Set non possano operare in Sicilia costituisce «un ostacolo all'interoperabilità tra i sistemi di telepedaggio stradale degli Stati membri e all'applicazione transfrontaliera dell'obbligo di pagare i pedaggi stradali nell’UE».
I conducenti che viaggiano verso l'Italia o l'attraversano potrebbero essere obbligati ad avere più di un contratto di abbonamento, più di un fornitore e più di un'unità di bordo. Ora l’Italia ha tempo due mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate dalla Commissione.
Nella foto (Ue): locandina UE.
Uninsubria, campagna scientifica sui cambiamenti climatici
Per il terzo anno consecutivo l’Università dell’Insubria è presente nell’Artico con un proprio ramo di ricerca, Alla base polare di Toolik, in Alaska, il 12 maggio 2025 è iniziata una nuova campagna scientifica del Centro di ricerca sui cambiamenti climatici condotta dai primi due ricercatori dell’ateneo, Stefano Ponti, Dipartimento di Scienze teoriche e applicate, e Francesco Grifoni, dottorando del ciclo nazionale Iuss Pavia-Insubria.
Il progetto è coordinato dal direttore del Centro di ricerca sui Cambiamenti climatici, Mauro Guglielmin, in collaborazione con l’Università dell’Alaska di Fairbanks.
La nuova missione si concentra sullo studio della degradazione del permafrost, causata dal riscaldamento globale in atto, e sui conseguenti effetti su vegetazione, microbioma e flussi di gas serra, in particolare metano e anidride carbonica, che potrebbero amplificare ulteriormente i cambiamenti climatici.
Nelle foto (Uninsubria-Francesco Grifoni): Artico): Stefano Ponti e Francesco Grifoni alla base polare di Toolik, in Alaska.
Robot chirurgico, a Varese già 800 interventi
Dalla sua entrata in funzione all'Ospedale di Circolo di Varese nell'ottobre del 2022, il robot chirurgico multidisciplinare, frutto di un investimento regionale di circa due milioni di euro, è stato utilizzato per quasi ottocento interventi. Oltre l’Urologia, di questa tecnologia si sono avvantaggiate anche la chirurgia generale oncologica e mininvasiva, la chirurgia dei trapianti, la chirurgia bariatrica, ma anche specialità chirurgiche pediatriche come la chirurgia pediatrica e l'urologia pediatrica.
La chirurgia robotica è un’evoluzione tecnologica della chirurgia laparoscopica. Suoi cardini sono una consolle che integra un sistema di visione stereo 3D, due manipolatori ad uso del chirurgo, un carrello chirurgico provvisto del braccio porta-ottica e tre bracci porta-strumenti fissati su una colonna che eseguono i comandi del chirurgo.
L’intera apparechiatura consente di muovere gli strumenti utilizzando gli accessi praticati chirurgicamente (1-2 centimetri) senza appoggiarsi sul paziente e minimizzando quindi i danni sui tessuti. La dotazione comprende una gamma completa di strumenti progettati per consentire sette gradi di movimento che simulano, ampliandoli, quelli del polso e della mano.
Nella foto (Asst Sette Laghi): il robot chirurgico.
Milano, dalla caducità della vita in Caravaggio alla “natura” contaminata dalla violenza in Jago
La Canestra di frutta in un celebre dipinto di Caravaggio e una canestra colma di armi in un marmo statuario di Jago. Dalla bellezza della frutta matura, metafora del tempo che passa e della caducità della vita, alla “natura” ormai contaminata dalla violenza e dalla serialità della produzione umana.
Sono i temi di una ricerca sul concetto di fragilità, filo conduttore della esposizione "Natura Morta. Jago e Caravaggio: due sguardi sulla caducità della vita”, aperta a Milano dall’8 maggio al 4 novembre 2025 nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana. La mostra è stata curata da Maria Teresa Benedetti ed è accompagnata da catalogo realizzato in collaborazione con Arthemisia ed edito da Moebius.
Dopo aver installato le sue opere in piazze, ponti, deserti e su navi che salvano vite, Jago con "Natura Morta" prosegue la sua ricerca su ciò che ci rende umani, scegliendo il contesto unico della Pinacoteca Ambrosiana per un confronto diretto tra la verità della scultura contemporanea e il mistero della pittura seicentesca.
«Con quest’opera - spiega - ho voluto indagare la violenza silenziosa che permea la nostra società, quella che non si manifesta solo nei conflitti armati, ma anche nel modo in cui trattiamo l’altro, nel rifiuto, nella sopraffazione quotidiana. Un cesto colmo di armi ci dice che il frutto del nostro tempo non è più la vita, ma la distruzione».
Info: Apertura 8 maggio-4 novembre 2025; mercoledì chiuso. Orari: da lunedì a domenica dalle 10 ore 18. Biglietti: https://ambrosiana.midaticket.com.
Nelle foto (Arthemisia): Locandina della mostra; Caravaggio, Canestra di frutta, 1597-1600.(Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca-Milano.©Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio); Jago, Natura Morta, 2025. Marmo statuario (Photo by Jago. ©Jago, by Siae.
Verbania, due dipinti del Veronese dal Museo del Paesaggio al Prado di Madrid
Due dipinti del pittore Paolo Caliari, detto Il Veronese (Verona 1528–Venezia 1588), sono stati trasferiti il 12 maggio 2025 dal Museo del Paesaggio di Palazzo Dugnani a Verbania alla volta di Madrid.
Sono "Allegoria con la sfera armillare" e "Allegoria della scultura”. Andranno ad arricchire la mostra monografica dell’artista veneziano, in programma al Prado dal 27 maggio al 21 settembre 2025.
In immagine, foto del Museo del Paesaggio
Verbania, la Primavera di Villa Taranto
È il momento delle altre fioriture delle Azalee Mollis. I duecento metri quadrati di rose stanno iniziando a fiorire e millesettecento esemplari di centotrenta varietà di Dalie potrebbero sbocciare con un mese di anticipo.
A Verbania il giardino all’inglese, creato dal capitano scozzese Neil Mc Eacharn nella proprietà dalla marchesa di Sant’Elia acquistata nel 1931, continua a dare spettacolo di settimana in settimana.
I rododendri con i loro fiori a forma di campana e grandi foglie sempreverdi si mostrano al meglio. La Victoria Amazzonica sta iniziando a crescere in serra e i suoi fiori tipicamente notturni si stanno formando. Le ninfee e quella dei loti stanno prendendo possesso delle quattro vasche a loro dedicate. A giugno si potrà godere anche dei loro fiori.
I "guardiani del Giardino" sono pronti a mettere a dimora nelle aiuole circa 12mila fioriture tra Impatiens Sunpatiens, Impatiens Nuova Guinea, Begonia Viking Petunia Vista Sunpatiens Patio, Coleus, Zinnia Profusion, Begonia Semperflorens, Salvia, Tagetes Elitropium e altro. Ancora in fiore sono anche le azalee, visibili al primo tornante del tournique e ai lati del ponte della valletta con i loro grappoli gialli.
Con le temperature miti si sta svegliando nel chiosco all’entrata anche la Albizia Julibrissima Summer Chocolate, foglie color cioccolato e novità arrivata a Verbania nel 2024. Dalle serre riemergono tutte quelle specie che non possono vivere all'aperto l'intero l'anno e che si faranno ammirare nei mesi estivi. E così le peonie, nel primo sole di primavera.
«La fioritura - sottolinea Fabrizio Butté, responsabile botanico dell'Ente Botanico Giardini di Villa Taranto - è solo la fine di un percorso ben più lungo, meticoloso e attento. In questi giorni stiamo ordinando i tulipani e le dalie per l'anno venturo. In questo giardino non ospitiamo qualsiasi esemplare. Ricerchiamo il meglio, la particolarità, la prima scelta».
Nelle foto (Giardini di Villa Taranto): Scultura e quadri di primavera.
Novara, Giovanni Fattori, la grafica e il tema militare
Sei opere di grafica di Giovanni Fattori recentemente restaurate si possono vedere, dal 9 maggio al 6 luglio 2025, nella Galleria Giannoni di Novara con la mostra Giovanni Fattori. Il tema militare nelle opere di grafica.
Sono quattro disegni e due stampe all’acquaforte sulla vita militare, trattata senza forme di retorica celebrativa. Si tratta di: Studio di soldato, 1860-1861; Studio di soldato, 1864 ca,; Alt di cavalleria, 1883-1885; Ritorno in caserma, 1885-1888; Muli al carro, 1885-1895; Studio per il quadro "La battaglia di Kassala” 1904-1906.
Il restauro, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e sostenuto da Dario Cimorelli Editore, è stato realizzato da Francesca Telli con la direzione della funzionaria della Soprintendenza Benedetta Brison.
RESTAURI
Di Giovani Fattori i Musei Civici di Novara conservano diciotto opere, quindici collezionate da Alfredo Giannoni e altre tre entrate nelle collezioni con il lascito dell'avvocato Pier Luigi Cassietti. L’esposizione è stata curata dall'Ufficio Musei di Novara e dalla Soprintendenza Archeologia e si inserisce nel calendario di eventi per la celebrazione del bicentenario della nascita di Fattori (Livorno 1825-Firenze 1908). È stato inoltre realizzato un approfondimento sui Dervisci, popolo raffigurato in alcune opere di Fattori, di cui il Museo di Storia Naturale Faraggiana-Ferrandi conserva alcuni reperti.
La «piccola mostra», come hanno spiegato gli organizzatori, «vuole rendere noto al pubblico il risultato di questa campagna di restauri, nonché rendere fruibili opere solitamente conservate nei depositi al fine di proporre una rotazione delle collezioni». Alla sua origine c’è la richiesta di prestito dell'opera Episodio della battaglia di Kassala per l'esposizione Giovanni Fattori. Il 'genio' dei Macchiaioli, organizzata dal 29 marzo al 29 giugno 2025 a Piacenza da Dario Cimorelli Editore e promossa dalla Fondazione Piacenza e Vigevano.
Nelle foto (Galleria Giannoni): locandina mostra; Giovanni Fattori, Episodio della battaglia di Kassala (1904-1906) e Ritorno in caserma (1885-1888).
Giornate Europee Slow Food a Cannero Riviera e ai Mulini di Ghirla e Cunardo
Per Slow Food Day 2025 le associazioni territoriali e regionali e le Comunità Food italiane di Verbano e Cusio, Valle Ossola, Provincia di Varese promuovono questo fine settimana due distinte e complementari iniziative.
Sono l’evento speciale Pane & Olio di sabato 17 a Cannero Riviera (Verbania) e le Giornate Europee dei Mulini a Ghirla e Cunardo (Varese) sabato 17 e domenica 18 maggio 2025.
CANNERO RIVIERA
All’Hotel La Rondinella di Cannero Riviera, sabato 17 maggio 2025, la giornata sarà dedicata al pane di qualità e all'olio prodotto nel territorio dei laghi di Como, Varese e Maggiore. In programma degustazione di olii dei laghi prealpini e di pani artigianali della Valle Ossola e del Verbano, illustrazione della presenza storica dell’olivo, riscoperta degli antichi cereali, visita al Parco degli Agrumi di Cannero Riviera.
Si potrà conoscere l'evoluzione dell'olivicoltura del territorio e scoprire le tecniche di degustazione utili per meglio comprendere l'eccellenza dell'olio extravergine di oliva. Verranno inoltre presentati produttori e ricette di pani tradizionali, realizzati con farine di cereali di qualità, che rappresentano un patrimonio culturale e gastronomico unico.
Nel pomeriggio conferenze illustreranno la stretta relazione che, nei secoli, ha legato le popolazioni locali al territorio. In particolare, si potrà scoprire come una intelligente e rispettosa modellazione del paesaggio abbia compiuto la coltivazione storica dell'ulivo e dei cereali. Una scuola professionale e alcune associazioni impegnate in attività di riqualificazione delle produzioni agricole mostreranno le specificità del territorio.
Quote: intera giornata, soci Slow Food 40 euro, non soci 50 euro: solo incontri: soci 20 euro, non soci 25 euro; buffet: soci 25 euro, non soci 30 euro. Per informazioni e prenotazioni contattare WA 3491272672.
GHIRLA E CUNARDO
Il Maglio di via Montello 1 a Ghirla e il Molino Rigamonti di via Varesina 40 a Cunardo organizzano visite, mostre, laboratori, musica e folklore (tel. 0332.716101).
In programma:
*Sabato 17 maggio (ore 15-18): al Maglio e al Molino Rigamonti visite libere.
*Domenica 18 maggio (dalle 10 alle 18):
-BADIA DI GANNA (ore 14,30): "Le ruote girano!”; in bici lungo la Via Francisca del Lucomagno fino al Molino Rigamonti.
-MOLINO RIGAMONTI CUNARDO (dalle ore 10): mostra di antichi attrezzi agricoli per la coltura dei cereali; I mais di Lombardia, mostra delle più importanti varietà di mais antichi della Lombardia; Visite per riscoprire l'antica arte molitoria e le atmosfere di un tempo (ore 14-17); Laboratori creativi e sensoriali per stimolare la fantasia e la manualità dei bambini in un contesto unico e naturale (ore 15-17); Laboratorio del mais: le ricette con la farina di mais: 'Pan giald' e 'Dolci di meliga’ (ore 15,30); Musica e folclore con I Tencitt di Cunardo (ore 17); Polente e dintorni degustazione a cura della Pro Loco Valganna (ore 18): solo su prenotazione entro giovedì 15 maggio (tel. 0332.716101 oppure e-mail: giornatemulini@gmail.com); posti limitati; euro 12 a persona.
Varese, nuova vita per l’ex Politeama
A breve l’ex caserma Garibaldi e più in là, probabilmente nel 2027, l’ex cinema Politeama faranno pendant a un recuperato polo culturale a Varese. Nell’ex caserma volge a termine il primo lotto di lavori iniziati anni fa e nel giro di un mese dovrebbe aprire l‘ala che affaccia verso via Magenta. Diversa invece ma non meno incoraggiante la situazione dell’ex cinema, che entro l’anno dovrebbe imboccare la strada della riqualificazione e diventare il nuovo teatro cittadino.
A Milano, il 6 maggio 2025, il collegio di vigilanza relativo all’accordo di programma tra Regione Lombardia, Comune e Provincia di Varese, Università degli Studi dell’Insubria ha presentato il progetto definitivo del nuovo teatro. Con i suoi oltre ottocentotrenta posti tra platea e galleria, foyer, la fossa per l’orchestra e spazio bar/ristorante una storica struttura, abbandonata da decenni, promette di diventare un eccellente centro culturale.
Il progetto esecutivo dovrebbe arrivare a breve e i lavori concludersi probabilmente fra un paio d’anni, sempre salvo variazioni o sorprese.
L’edificio, chiuso da diciassette anni, ha attraversato un ciclo di alti e bassi dalle origini nel 1892 alla chiusura nel 2008. Nel 1966 fu devastato da un incendio, risorse come cinema nel 1969, ma dovette dopo una quarantina di anni arrendersi ai tempi nuovi.
Nella foto Ibis, l’ex caserma Garibaldi.
Voltorre, al Chiostro "Artisti Dialoganti" in mostra
Trentacinque artisti da varie estrazioni e discipline per una mostra che si pone come esplorazione e condivisione di linguaggi, temi, rappresentazioni contemporanei e che gli organizzatori definiscono un «laboratorio di idee dove la creatività viene utilizzata per abbattere le barriere».
Si aprirà sabato 17 maggio nelle medievali sale del Chiostro di Voltorre col titolo "Artisti dialoganti-Germogli d'arte". È promossa dall’associazione culturale Amici di G. Carnovali detto il Piccio e da La Varese Nascosta e sarà illustrata da Luisa Oprandi. Partecipano Carolina De Vittori, presidente Amici del Piccio, Angela Ballerio, di Fondazione Giacomo Ascoli, gli artisti e curatori Tiziana Riva e Ferruccio Pavesi disponibili ad approfondimenti sulle opere. Parteciperanno anche i ragazzi del Gruppo adolescenti Fondazione Giacomo Ascoli.
Inaugurazione alle ore 16 in via San Michele, Gavirate (Varese). Ingresso gratuito.
Fino all'8 giugno 2025; orari: sabato e domenica 10 – 12.30, 15 – 18.30. Ulteriori informazioni artistidialoganti@gmail.com
Lago di Garda, tutela e rilancio del carpione
È un pesce ormai raro e la sua pesca è vietata in tutto il lago dal 2015. Le alterazioni ambientali e i cambiamenti climatici ne hanno drasticamente ridotto la presenza, mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza.
Nel lago del Garda, in difesa del carpione (Salmo trutta carpio), un salmonide endemico, il 9 maggio 2025 sono stati immessi oltre 5 mila giovani esemplari provenienti dall’incubatoio ittico regionale di Desenzano del Garda. A differenza della precedente semina del 2023, i pesci non sono nati da riproduttori prelevati in natura, ma per la prima volta da esemplari mantenuti in cattività in una piscicoltura specializzata.
L’immissione rientra in un progetto di tutela e rilancio - e non più di sola protezione, - di questa specie preziosa. «La riproduzione in cattività - è stato precisato - significa poter aumentare la frequenza delle immissioni nel lago e contribuire con più efficacia alla salvaguardia di un patrimonio naturalistico esclusivo».
Furti di trattori, sgominata banda all'estero
Operavano con modalità paramilitari, agivano su commissione e trasferivano con velocità i mezzi all’estero grazie a una collauduta rete logistica. Nel periodo tra luglio 2024 e febbraio 2025, sono stati effettuati almeno otto trasporti. Responsabili, le cosiddette 'bande dei trattori’, che tra Lombardia e Veneto, soprattutto nelle province di Milano, Brescia e Venezia, hanno rubato decine di veicoli agricoli e industriali per un valore di oltre 1,6 milioni di euro. La Lombardia è tra i territori più esposti a questa tipologia di reato per la concentrazione di mezzi ad alta tecnologia e il valore nei comprensori agricoli.
In Romania, al confine con la Moldavia, un’operazione congiunta tra forze dell’ordine italiane e rumene ha permesso l’arresto di otto persone. I beni rubati, caricati su un automezzo con targa slovena, venivano portati a cento chilometri circa dal luogo del reato. Successivamente, con trasporti su gomma regolari, venivano trasferiti alle nuove destinazioni con documenti dai dati tecnici difformi dagli originali.
Porto e Retroporto di Genova, in moto la Zona logistica semplificata
Ha ora volti e regole uno degli strumenti strategici più rilevanti per lo sviluppo logistico e industriale di Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. A Genova,18 aprile 2025, è stato Insediato il comitato di indirizzo della Zona logistica semplificata (ZLS) "Porto e Retroporto di Genova” ed è stato anche approvato il regolamento. Oltre ai rappresentanti regionali, alla riunione hanno partecipato anche i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e delle istituzioni coinvolte.
La Zona logistica semplificata trae origine dalle Zone economiche speciali (ZES) previste per il Mezzogiorno (decreto legge n.91/2017 del 20 giugno 2017) e comprende oltre 3.600 ettari distribuiti tra il porto di Genova e i principali retroporti del Nord-Ovest.
Per le imprese di quelle aree,l'avvio operativo significa opportunità di semplificazioni amministrative e autorizzazioni uniche, vitali per la competitività e la sostenibilità del sistema logistico-industriale dell’area. Nel solo Piemonte sono coinvolti 2.141 ettari, situati nel territorio alessandrino tra i comuni di Alessandria, Tortona-Rivalta Scrivia, Arquata Scrivia, Novi-San Bovo, Castellazzo Bormida, Ovada e Belforte Monferrato.
In immagine, Emilia pianura, foto Ibis; Liguria, foto Gjr
Segurano, il riscoperto cavaliere di Re Artù
Il Graal, Re Artù, la Tavola Rotonda. Cavalieri, streghe e draghi immersi nella leggenda e nella storia. Un mondo ai nostri occhi "quasi possibile" che da secoli affascina, attrae e, come si è visto, ha tuttora parecchio da rivelare. Ne è dimostrazione la vicenda di un personaggio fino a pochi anni fa fuori scena, Segurano, cavaliere.
La sua avventura ha abitato i testi medievali ma il tempo ne ha sancito l'oblio (forse indotto?) e è stata riportata alla luce recentemente grazie al lavoro filologico di Emanuele Arioli, luinese oltre confini, archivista, paleografo, già docente in Lingua e Letteratura Medievale all’Université Polytechnique Hauts-de-France e attualmente direttore di ricerca presso l’Università autonoma di Barcellona.
Grande il suo impegno. Gli ci sono voluti dieci anni di indagine nelle biblioteche d'Europa tra incipit, intuizioni, raffronti, manoscritti, frammenti tanto ostici quanto vissuti, per comporre nella sua pienezza e rifrazione un eroe che, giunto nei circuiti contemporanei di cultura ed editoria, ha ampiamente fatto parlare di sé.
A portare al pubblico il lavoro di Arioli, nel 2023, gli Oscar Classici Mondadori con la traduzione in italiano del romanzo medievale “Segurano o il Cavaliere del drago”, composto in antico francese nell'Italia del Duecento. Precedentemente, nel 2019, dell'opera è stata pubblicata l’edizione in francese antico presso Honoré Champion; in Francia pure la traduzione in francese moderno edita da Les Belles Lettres (e tradotta anche in spagnolo, portoghese, tedesco e olandese), un adattamento per ragazzi edito da Seuil, un fumetto edito da Dargaud (pubblicato anche in italiano per i tipi di SaldaPress e in altre sei lingue) e un documentario sul canale ARTE. Nel 2024 per helLO editions, marchio di Officina Libraria di Roma, una novità, la versione illustrata "Segurano il cavaliere del drago", alla quale hanno collaborato l’illustratore Emiliano Tanzillo e il fumettista Alekos, entrambi docenti alla Scuola Romana dei Fumetti. La collaborazione di Arioli con Tanzillo (anche illustratore della serie Dylan Dog) era già iniziata con il primo tomo fumetto "Il Cavaliere del drago" e sta proseguendo con il secondo di prossima pubblicazione e il terzo in cantiere.
Le gesta del coraggioso cavaliere medievale hanno questa volta indossato i panni del disegno e della tavolozza per costruire una graphic novel che accompagna con linguaggio e dialoghi sciolti, eleganza e accuratezza nelle sfaccettature della medievalità.
Interessante ulteriore scelta, il doppio registro in cui compaiono sia Segurano sia l’autore-cercatore, che palesa le proprie originarie motivazioni e la passione per l'analisi storica in una sorta di contraltare narrativo. Ieri e oggi insieme in cui emergono il perché di tanto impegno, le attese, le domande, i sentimenti individuali, le fondamenta, gli affetti.
Tutto con slancio e freschezza che non è solo abilità nel novellare: Arioli apre in questo modo una finestra tematica e pedagogica dalla quale è possibile attingere. Come a ribadire che il Medioevo, e qualsiasi disciplina in genere, lo studio, qualche sacrificio, voler capire non sono noia, pesanteria, e che si può sgobbare sui libri e nel lavoro pur da giovanissimi in contentezza, senza per questo scordare/accantonare le nostre epoche interiori, cosa e chi amiamo.
Una pubblicazione dagli 8 anni, indicano siti librari e librerie.Si può tranquillamente aggiungere, "Senza scadenza".
Varese, all'Ospedale Del Ponte ora anche un polisonnigrafo
Agli strumenti per lo studio e la cura del respiro dei bambini, già donati in passato alla Pediatria dell'Ospedale Del Ponte di Varese, la Fondazione Adriana ed Enrico Pigni Ets ha ora aggiunto anche un polisonnigrafo.
Lo strumento, progettato per registrare parametri cardio-respiratori, gas ematici, sensore di posizione nel sonno, agevolerà ulteriormente la capacità del reparto e soprattutto dell’ambulatorio pediatrico di medicina del sonno. «E' particolarmente adatto per i bambini, spiega la professoressa Luana Nosetti, perché è piccolo, leggero, maneggevole e ha pochi cavi di collegamento, ma è anche tecnologicamente molto avanzato. Pesa circa 100 grammi e misura 6x7 cm per lato ed è associato ad un orologio che si posiziona al polso del bambino».
PROBLEMI RESPIRATORI ED EFFETTI
I problemi respiratori del sonno possono avere una rilevante ricaduta sull'apprendimento, sul comportamento e sulla crescita dei bambini. Fondamentale è una diagnosi precoce, che si può effettuare mediante la registrazione del sonno.
All’Ospedale Del Ponte ogni giorno arrivano numerose richieste di polisonnografie e il polisonnigrafo donato dalla Fondazione Pigni contribuisce ad ampliare ulteriormente la dotazione tecnologica a disposizione della Pediatria. «Per effettuare valutazioni mediche specifiche in ambito pediatrico - chiarisce il direttore del dipartimento materno infantile di Asst Sette Laghi Massimo Agosti - sono necessari non solo strumenti a misura di bambino ma anche competenza ed esperienza nell'interpretazione dei tracciati, caratteristiche presenti in pochi Centri italiani, per tutto ciò il nostro Centro rappresenta un importante punto di riferimento nazionale per lo studio e la cura dei problemi respiratori del sonno nel bambino».
Nella foto (Asst Sette Laghi): la presidente della Fondazione Adriana ed Enrico Pigni, Caterina Russo, e lo staff della Pediatria dell'Ospedale Del Ponte.
Ferrovie svizzere, sempre chiarezza nella informazione
D’ora innanzi in Svizzera, sugli sconvolgimenti del servizio ferroviario, niente più vago e differenziato «evento legato a cause esterne», ma un chiaro e globale «incidente di persona». La trasparenza e la cura dell’informazione ai viaggiatori in caso di suicidi passano anche per questa strada. Nelle Ferrovie Federali Svizzere, almeno.
Dal 4 giugno 2025 le Ferrovie Federali Svizzere cambieranno registro nella comunicazione di infortuni a persone. Su tutti i canali dedicati alla clientela si ricorrerà alla formulazione precisa e non già quella generica, introdotta nell’estate 2024 e rivelatasi tutt’altro che funzionale.
COMUNICAZIONE PRECEDENTE
Negli ultimi dieci anni circa, fino all’estate 2024, le Ffs hanno fornito informazioni sugli incidenti a persone soltanto sui treni e nelle stazioni direttamente coinvolti. Nell’orario online e su altri canali informativi non veniva specificata alcuna motivazione. «Questa procedura - spiegano le Ffs - ha portato in misura crescente a domande e riscontri negativi».
Gli incidenti di persona - non sempre, ma spesso si tratta di suicidi - causano grande dolore ai familiari e coinvolgono anche i viaggiatori e il personale, oltre ad avere pesanti conseguenze sul traffico ferroviario. Così nell’estate 2024 le Ffs introducono sui canali di informazione alla clientela la formulazione «evento legato a cause esterne» per problemi tecnici o calamità naturali, mentre sui treni e nelle stazioni direttamente coinvolti veniva ancora usata l‘espressione «incidente di persona».
EFFETTI IMPENSATI
Questa doppia spiegazione ha però prodotto effetti impensati. La generica formula «evento legato a cause esterne» è risultata poco chiara. Il personale ferroviario ha spesso notato incomprensioni e, in misura crescente, anche reazioni aggressive da parte della clientela.
Perciò dal 4 giugno 2025, in caso di incidenti a persone sulle linee ferroviarie, le informazioni saranno standardizzate e trasparenti e verrà utilizzata la formulazione «incidente di persona». L’idea è che la chiarezza della comunicazione favorisca una maggiore comprensione da parte di viaggiatori e viaggiatrici, dando loro la possibilità di valutare meglio le conseguenze e informarsi su itinerari alternativi.
INFORMAZIONE E «RITEGNO»
La prevenzione dei suicidi è un pilastro delle Ffs e parte integrante di questo impegno è il dialogo con i media. Il sito web del Consiglio della stampa raccomanda al giornalista il «massimo ritegno» nel riferire un suicidio ed esorta a evitare visualizzazioni o immagini inopportune dei luoghi degli incidenti. Suggerimenti inoltre sono disponibili al sito web «Parlare può salvare».
Le indicazioni degli esperti segnalano anche di evitare visualizzazioni o immagini inopportune dei luoghi degli incidenti. Agli operatori dell’informazione si chiede, se possibile, di astenersi dal pubblicare informazioni sugli incidenti di persona o, se assolutamente necessario, di utilizzare immagini simboliche.
Nella foto (Ffs): informazioni ferroviarie.
Saronno, ricostruito online il Museo delle industrie e del lavoro
Dalla reception alla Stanza della memoria, dalla Sala Baldo-Guzzetti alle quattro sale espositive, il Mils-Museo delle Industrie e del Lavoro Saronnese è stato ricostruito online in ogni particolare e aggiunto al Museo Virtuale delle Ferrovie Nord Milano (https://museo.ferrovienord.it/).
Le sale reali allestite all’interno del polo logistico manutentivo di Ferrovienord a Saronno sono state riprodotte virtualmente e raccolte in un nuovo ambiente tridimensionale liberamente esplorabile. Il nuovo ambiente presenta alle pareti le gigantografie di alcuni macchinari provenienti dalle industrie saronnesi, completi di didascalie e alcune immagini simboliche delle Ferrovie Nord. Al centro della stanza è presente una parete da cui si accede al tour virtuale del MILS: un gemello digitale che ricrea, in un ambiente tridimensionale liberamente esplorabile, tutte le sale del museo complete degli oggetti esposti.
Il MUSEO VIRTUALE FNM
In sette stanze virtuali il Museo Virtuale delle Ferrovie Nord Milano racconta la storia delle Ferrovie Nord Milano dalla fondazione del 1877 ai giorni nostri.
Un patrimonio di migliaia di immagini, documenti, schede di approfondimento è liberamente consultabile e offre anche la possibilità di scoprire cinquantatré oggetti digitalizzati attraverso la tecnica della fotogrammetria, un metodo che trasforma una serie di scatti fotografici in modelli 3D dettagliati e fedeli.
Il nuovo ambiente presenta alle pareti le gigantografie di alcuni macchinari provenienti dalle industrie saronnesi, completi di didascalie e alcune immagini simboliche delle Ferrovie Nord. Al centro della stanza è presente una parete da cui si accede al tour virtuale del Mils. il tutto arricchito da contenuti multimediali (audio e video) e riproduzioni tridimensionali di luoghi simbolo, mezzi ferroviari e strumentazioni tecniche.
Nelle foto (Fnm): immagini del Mils.
Giovani ricercatori Uninsubria, finanziamento per rafforzare la ricerca scientifica internazionale
L'Università dell'Insubria, nell'ambito del bando destinato all’assunzione di giovani ricercatori post-dottorato, è stata selezionata per ricevere dal Ministero dell'Università e della ricerca un finanziamento complessivo di 436.000 euro. L’iniziativa rientra nel decreto 47 del 20 febbraio 2025 del Pnrr per il sostegno di progetti innovativi proposti da giovani studiosi.
All'ateneo sono state assegnate quattro borse di ricerca da 109.000 euro ciascuna. Andranno a giovani ricercatori post-dottorato che saranno coinvolti in progetti di ricerca innovativi.
Internazionalizzazione e sviluppo della ricerca scientifica, formazione di giovani talenti la linea conduttrice. Il finanziamento è infatti destinato ad affiancare ricercatori che abbiano completato il dottorato e svolto almeno tre mesi di ricerca all’estero.
«I progetti vincitori - ha dichiarato il professor Loredano Pollegioni, delegato della rettrice alla Ricerca e Innovazione tecnologica - riguardano settori diversi: dagli studi su diritto e religione alla letteratura italiana contemporanea, dalla neuropsichiatria infantile alla fisiologia di neurotrasportatori, e saranno sviluppati in quattro diversi Dipartimenti dell'ateneo, due con sede a Varese e due con sede a Como».
Nella foto Uninsubria, il professor Loredano Pollegioni, delegato della rettrice alla Ricerca e Innovazione tecnologica
Bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk, in Lombardia nasce un museo diffuso
In Lombardia si contano oltre seicento bande musicali e quattrocento gruppi corali, ai quali vanno sommati i cori scolastici, i cori parrocchiali, i gruppi folkloristici e le fanfare. In loro sostegno una legge regionale del 15 aprile 2025 approvata all’unanimità prevede la promozione dell’insegnamento e della pratica della cultura musicale di tipo bandistico, corale, strumentale, folkloristico e delle fanfare, con particolare attenzione al repertorio popolare.
La legge istituisce anche un museo diffuso e integrato delle bande musicali, cori, fanfare e gruppi strumentali e folk.
ATTIVITÀ E BENEFICIARI
Per il 2025 è stata messa a disposizione una dotazione complessiva di 700mila euro. Beneficiari sono i comuni e tutti i complessi bandistici e corali, i gruppi folk e le fanfare con sede nel territorio regionale da almeno due anni. Incentivi economici sono mirati all’attività di ricerca di partiture, compositori, documenti e testi ai fini della conoscenza del repertorio storico delle bande musicali, dei cori, delle fanfare, dei gruppi folk e strumentali, oltre ai loro più importanti esponenti.
Oltre al censimento delle bande, sarà creata una piattaforma digitale di conservazione delle registrazioni e delle trascrizioni delle composizioni musicali tradizionali in collaborazione con l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale. Tra le novità figurano incentivi economici per l’acquisto di strumenti musicale, il rinnovo delle divise e i costi di affitto dei luoghi dove si effettuano le prove, i costi di trasferta di persone e strumenti.
Nella foto: la Musica Cittadina di Luino "Pietro Bertani”.
Criminalità in Lombardia, nei capoluoghi i livelli più alti
Alla città di Bergamo il primato dei furti in abitazione. A Milano capoluogo quello per l’intera gamma di furti. In tutti i capoluoghi i livelli di criminalità notevolmente più elevati rispetto alle rispettive province. Ecco il quadro della sicurezza urbana e periurbana in Lombardia secondo la ricerca “Sicurezza in Lombardia: analisi dei flussi dei fenomeni delinquenziali nella città metropolitana di Milano e nelle province lombarde”, condotta da Polis Lombardia in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’indagine si basa sui dati del ministero dell’Interno dal 2011 al 2023. I fattori fisici, funzionali, sociali e culturali vengono soppesati per individuare due categorie fondamentali: l’indice di “criminalità appropriativa”, per reati come il furto o lo scippo, e l’indice di “criminalità violenta”, per reati come rapine, omicidi, violenze sessuali.
CAPOLUOGHI E PROVINCE
Le province con gli indici più alti di criminalità violenta sono Brescia (16,72), Milano (15,92), Pavia (15,31) e Varese (13,94).
Le differenze tra capoluoghi e rispettive province sono particolarmente pronunciate in alcune aree, come Sondrio (capoluogo 33,68; provincia 10,05), Milano (capoluogo 39,09; provincia 15,92), Lecco (capoluogo 33,69; provincia 10,93), Bergamo (capoluogo 34,03; provincia 13,25), Mantova (capoluogo 32,06; provincia 12,89), Como (capoluogo 28,92; provincia 11,01) e Cremona (capoluogo 27,69; provincia 11,76).
L’analisi dei tassi di delittuosità per i furti nel periodo 2011-2023 evidenzia una tendenza decrescente per tutte le tipologie di reato considerate, con un calo oscillante dei tassi fino al 2020. In quell’anno si registra il valore minimo, influenzato anche dalle misure di restrizione della mobilità adottate durante la pandemia da Covid-19. Tuttavia, dal 2020 al 2023, si osserva un’inversione di tendenza, con una crescita dei tassi, che potrebbe essere attribuita alla ripresa delle attività economiche e sociali post-pandemia.
Varese, si finge carabiniere e truffa 500 mila euro ad anziana
Giovanissimo, 18 anni. Ma già tanto abile da ingannare una signora di 85 e sottrarle una somma più che ingente. L'episodio si è sviluppato e concluso nella mattinata del 24 aprile, quando i militari della Sezione operativa della Compagnia Carabinieri di Varese hanno arrestato l'autore della truffa, colto in flagranza. Il giovane, fingendosi carabiniere, aveva precedentemente convinto la vittima a consegnargli contanti e preziosi per un valore complessivo superiore ai 500 mila euro. Motivo addotto, verificare la presenza in casa di merce rubata, legata a una presunta rapina avvenuta in città.
I militari hanno fermato il giovane subito dopo la consegna del bottino, recuperato l’intera refurtiva che è stata restituita alla legittima proprietaria. Per il diciottenne aperte le porte del carcere di Varese a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Aurano (Verbania), riapre il Rifugio di Pian Vadà
Ai piedi del monte Zeda, nel territorio di Aurano (Verbania), il Rifugio non gestito di Pian Vadà riaprirà - da giugno 2025 - con nuovo accesso automatico. I lavori di manutenzione straordinaria si sono conclusi e - solo dopo lettura del regolamento su www.rifugiopianvada.it - è già possibile la prenotazione online, sia con largo anticipo sia all'ultimo minuto.
A prenotazione effettuata, una email comunicherà in pochi minuti un codice di accesso e, dalle ore 12 del giorno di prenotazione fino alle 12 del giorno successivo, sarà possibile entrare nel rifugio in qualsiasi momento. Niente problemi di ritiro o riconsegna delle chiavi al gestore.
UN SECOLO E MEZZO DI STORIA
La zona del Pian Vadà gode di una posizione panoramica strategica per quanti vogliano percorrere la Linea Cadorna e accedere al Monte Zeda. Qui tra il 1887 e il 1889 la Sezione Verbano del Club Alpino Italiano costruì il rifugio, un esempio di architettura alpina, con pareti in pietra e calce e interni in legno di larice.
Nell’estate del 1944, come ricorda l’Ente Parco Valgrande di Vogogna, il rifugio fu distrutto dai nazifascisti durante un’offensiva che colpì anche altre strutture alpine, come il Rifugio Pian Cavallone e la Cappella della Marona. Sul sito sessantacinque anni dopo, nell’estate 2009, l’Ente ha inaugurato un nuovo bivacco su due piani, dotato di tavoli, panche e una stufa a legna, al piano inferiore, e sette letti a castello muniti di materasso, al piano superiore.
Quella prima struttura ricettiva è stata poi completata con un ricovero di emergenza sempre aperto, dotato di tre posti letto, finanziato con fondi UE nell’ambito del progetto Interreg “Forti e linea Cadorna” e attuato insieme alla Provincia di Verbania. All’esterno del ricovero di emergenza c’è anche il locale servizi igienici di solo uso estivo. L’acqua per il consumo umano sgorga invece da una fontana posta di fronte al bivacco principale.
Nella foto (Ente Parco Valgrande): il Rifugio di Pian Vadà.