Edizione n.4 di mercoledì 15 febbraio 2025

Telefonia mobile e banche nelle comunità montane, «troppe le zone dell'Italia senza copertura»

L’Uncem rinnova le sue campagne sui «territori senza segnale» e lo «scandalo banche»
Antenna (foto Uncem)

In tutta Italia - dati Anci alla mano - si contano circa 5.500 piccoli comuni, dei quali 1.046 in Piemonte e in 1.043 in Lombardia. Eppure per questa popolazione di 10.068.213 residenti, pari al 17% di quella nazionale, la vita non è - né molto né sempre - facile, come attesta un diffuso abbandono. Alle difficoltà quotidiane delle distanze e dei collegamenti s’accompagna da tempo una crescente riduzione dei servizi, dalla scuola alla sanità, dal segnale televisivo a quello telefonico e ora anche alle banche.
Contro questa progressiva desertificazione di vitali gangli della rete sociale si batte da tempo l’Uncem-Unione nazionale comuni comunità enti montani, che torna a levare ancora una volta la sua voce sul problema del «telefono che non prende» o divario digitale - la situazione cioè che divide la popolazione nell'accesso a internet - e sullo «scandalo banche che chiudono».
DIVARIO DIGITALE
Su territori senza segnale e telefoni senza linea, «con la tv che non si vede e le zone montane senza banda ultralarga», l’Uncem torna alla carica con una seconda campagna della «mappatura» dopo la prima presentata a ottobre 2019. «Non possiamo intervenire, come Paese, solo lungo le linee dell'alta velocità Ac/Av, dove il segnale manca. Serve un piano nazionale per coprire tutte le aree montane. Tutta l'Italia, anche quella più interna, remota, rurale, impervia» è la inequivocabile motivazione.
Due anni fa, sono stati risolti una serie di problemi segnalati da sindaci e cittadini. Le imprese - spiega il presidente nazionale dell’Uncem Marco Bussone - hanno pianificato investimenti che si stanno concretizzando. Nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1,5 milioni per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. «Ma il segnale è comunque positivo» aggiunge. «Anche le Regioni hanno programmato investimenti e altri dovranno essere previsti nei Por Fesr e grazie al Pnrr. Dove non arrivano le imprese private, deve intervenire lo Stato con investimenti pubblici. Nessuno però deve voltarsi dall'altra parte. Il digital divide parte dalle reti mobili ed è un problema serio».
BANCHE CHE CHIUDONO
Un fatto non tralasciabile per le agende politiche è, per l’Uncem, la chiusura degli sportelli nei piccoli comuni. «L'abbandono delle banche che se ne vanno fregandosene dei clienti, in nome di una finanziarizzazione del sistema, della speculazione e del presunto home banking che ci salva, o di qualche chat bot per rispondere a tutto, richiede una mobilitazione».
Chiudere in città è ben diverso che in un piccolo comune. «Siamo pronti a tornare in piazza, come fatto a Monticello d'Alba e a Bobbio Pellice» sottolinea Bussone, che insieme con i sindacati denuncia «lo scandalo» da almeno dieci anni.
«Le banche che chiudono sono scandalo per un Paese policentrico e per paesi che non accettano prese in giro con smobilitazioni in nome di risparmi che fanno solo bene agli ingenti utili ed 'extraprofitti' di banche multinazionali. Si salvano le Bcc che in passato vennero portate in unici grandi gruppi provando di fatto a smontarle, a unirle per frammentarle. Si salva Poste Italiane che in nome di una legge, la 158/2017, è sui piccoli comuni e lotta con noi».
Nella foto (Uncem): antenna. 

Diagnosi precoce delle malattie, alba di una rivoluzione

All’Università dell’insubria ricerca sperimentale del team del professor Matteo Clerici
Varese, Matteo Clerici (foto Uninsubria)

È nella luce quantistica il futuro nella diagnosi precoce delle malattie e la prima dimostrazione sperimentale porta la firma di un team dell’Università dell’Insubria di Varese e Como.
Sulla rivista Science Advance è stato pubblicato il risultato di una ricerca condotta dal team del professore Matteo Clerici, associato di Fisica sperimentale della materia, che illustra come l’uso della radiazione quantistica possa migliorare la sensibilità della spettroscopia risolta in tempo, integrando così due ambiti di ricerca precedentemente distinti.
La materia, evidentemente complessa e di non facile accesso, non è alla portata di ogni palato, ma l’avanzamento degli studi apre sempre in tutti uno spiraglio di conoscenza e di prospettiva sul fronte delle malattie.
TECNOLOGIA
La spettroscopia risolta in tempo si basa sulla misura del campo elettrico a larghissima banda dopo che esso ha attraversato o è stato riflesso dal campione sotto analisi. Consente di migliorare la sensibilità delle misure in diversi campi, tra cui la ricerca sui materiali, l’identificazione di sostanze esplosive o nocive, e la biologia e la medicina.
I risultati riportati nell’articolo, come precisato dall’ateneo, sono stati ottenuti in condizioni specifiche e richiedono ulteriori studi per essere applicabili a scenari pratici.
SCENARI
L’attuale traguardo rappresenta, tuttavia, un passo importante per lo sviluppo futuro di questa tecnologia. Sebbene ancora in via di sviluppo e non ancora validata pienamente nella ricerca medica, potrebbe fornire un contributo significativo anche nella diagnosi precoce di malattie cardiovascolari e disordini metabolici.
Stimolata dallo sviluppo della fisica dei laser a impulsi ultracorti, questa rivoluzione è attualmente limitata dalle proprietà quantistiche della luce, che introducono un rumore apparentemente irriducibile.
«Gli studi di meccanica quantistica degli ultimi decenni - è stato precisato dall’ateneo - hanno però sviluppato strumenti innovativi per superare questo limite. Tra questi la radiazione laser generata in cristalli non lineari, nota come “squeezed light” (luce compressa), possiede proprietà uniche che incrementano notevolmente la sensibilità di misure come quelle utilizzate nella rilevazione delle onde gravitazionali».
Nella foto (Uninsubria): il professor Matteo Clerici. 

Turismo, continua la crescita tra i Sette Laghi

Nel Varesotto 2 milioni e 700 mila le presenze nel 2024
Varese, dati turismo completa (CdC)

Una forte espansione degli arrivi internazionali principalmente da Germania, Stati Uniti, Francia, e Svizzera. Una permanenza media nelle strutture alberghiere ed extralberghiere in crescita rispetto ai livelli pre pandemia. L’attrattività di un territorio che beneficia della vicinanza all'aeroporto di Malpensa e alle zone dei laghi.
Il resoconto annuale della Camera di commercio di Varese, basato anche su dati Ross1000-Polis Regione Lombardia e presentato il 9 febbraio 2025 alla Bit di Milano, non lascia spazio a ombre. Nel 2024 le presenze turistiche sono salite a quota 2 milioni e 700 mila con un +18,6% rispetto al 2019 e del 11,5% rispetto al 2023.
Significativo anche l’incremento degli arrivi, che ha superato il milione e mezzo di turisti (+7,5% rispetto al 2019 e +12% rispetto al 2023).
PERMANENZE
La permanenza media si attesta intorno a 1,8 giorni e ribadisce una tendenza di crescita rispetto ai livelli prepandemia. Le strutture alberghiere si confermano la scelta principale per l’ospitalità turistica con 2 milioni di pernottamenti e 1 milione e 300 mila arrivi (85% del totale). Non meno rilevante anche il lavoro di quelle extra alberghiere, che hanno raggiunto 200 mila arrivi (15% del totale) e 750 mila presenze.
TURISMO INTERNAZIONALE
Continua l’espansione del turismo internazionale. i turisti stranieri rappresentano il 65% degli arrivi e delle presenze nel 2024, consolidando l’andamento di crescita rispetto agli anni precedenti.
Gli arrivi dall’estero hanno superato 1 milione di unità, con un incremento del +14,3% rispetto al 2019 e del +15,9% rispetto al 2023. Le presenze internazionali sono salite a 1 milione e 800 mila (+15,5% rispetto al 2023 e +27,4% rispetto al 2019).
MALPENSA E LAGHI
Un valore aggiunto rimane la morfologia del territorio, che beneficia della vicinanza all'aeroporto di Malpensa e alle zone dei laghi.
Con 800.000 arrivi (+18,2% rispetto al 2023) e 1,1 milioni di presenze l’area dell’aeroporto di Malpensa si riafferma un hub turistico di rilevanza strategica.
Il Lago Maggiore si distingue per la durata media del soggiorno (3,5 giorni), registrando 130.000 arrivi e 450.000 presenze. Anche i laghi di Varese e Ceresio hanno visto nel tempo una crescita dei flussi turistici, in particolare il Lago Ceresio ha raddoppiato le presenze rispetto al 2019.
Nelle foto (CdC Varese): tabelle flussi turistici nel 2024. 

Campione d’Italia, vertice sui laghi Verbano e Ceresio

Sicurezza e gestione della navigazione al centro di un incontro tra le delegazioni italiana e svizzera
Navigazione Verbano e Lugano, incontro italia svizzera (foto Autorità di Bacino lacuale Ceresio)

Il riconoscimento reciproco dei contrassegni delle imbarcazioni e delle immatricolazioni rilasciate dai due Stati, il salvataggio e l’assistenza in acqua sono alcuni nodi della navigazione sui laghi Verbano e Ceresio affrontati il 24 gennaio 2025 a Campione d’Italia.
Nella sede dell’Agenzia delle dogane esponenti italiani e svizzeri si sono confrontati sulle criticità riscontrate nella stagione 2024 e sull’esame di soluzioni condivise. Al centro del vertice, temi tecnici, ma cruciali, che toccano da vicino operatori professionali non meno che diportisti.
Migliorare la sicurezza e la gestione della navigazione in queste aree condivise è stato il filo conduttore del confronto tra il direttore dell’Autorità di Bacino lacuale Ceresio, Piano e Ghirla, Maurizio Tumbiolo, il tenente colonnello della guardia di finanza Paolo Zottola, il capitano di fregata della guardia costiera Riccardo Cavarra e la dirigente della polizia di stato di Como, Chiara Nocera, da parte italiana, e il capo della Sezione della circolazione Elia Arrigoni con i collaboratori Luca Bühler e Mattia Carrucciu e il capitano della polizia cantonale Andrea Cucchiaro con il suo collaboratore Gabriele Galli da. parte rossocrociata.
Entrambe le delegazioni hanno espresso volontà di lavorare a una più sicura e regolamentata navigazione con un approccio pratico e orientato alle esigenze del territorio. Obiettivo comune, una collaborazione transfrontaliera che punta a un futuro più fluido – in ogni senso – per chi vive e lavora sui laghi.
Nella foto (Autorità di Bacino lacuale Ceresio): le due delegazioni a Campione d’italia. 

Scuole di musica, ripresa dell’educazione alla bellezza

Primo censimento ufficiale di associazioni pubbliche e private in tutte le province della Lombardia
Lombardia, scuole di musica, violino (LNews)

Sono centonovantasei le Scuole di musica distribuite su tutte le dodici province della Lombardia nel 2025. Sono suddivise tra Milano 41, Brescia 31, Bergamo 27, Monza e Brianza 17, Varese 16, Mantova 17, Lecco 12, Cremona 11, Como 10, Sondrio 8, Lodi 3, Pavia 3. Le province più attive, in termini di numero di scuole e sedi, sono risultate Milano, Brescia e Bergamo.
È quanto emerge dal primo censimento ufficiale promosso dalla Regione per raccogliere dati sui soggetti pubblici e privati impegnati nella formazione musicale, al di fuori dei circuiti dell’istruzione professionale e dell’Alta Formazione Artistica Musicale.
NASCITA E CORSI L’80% si configura come associazioni e molte di esse (ottanta istituti) sono legate ai corpi bandistici locali, dimostrando il forte legame con le tradizioni musicali del territorio. Un dato interessante riguarda la nascita delle scuole: centocinque istituti sono stati fondati tra il 2000 e il 2020, mentre quattordici sono nati dopo la pandemia, segno di una ripresa dell’interesse per l’educazione musicale.
Nelle scuole censite vengono, in totale, erogati oltre tremilasettecento corsi, con un’attenzione particolare alla chitarra, al canto, alla batteria e alla propedeutica musicale.

STRUMENTAZIONE E FORMAZIONE L’83% delle scuole dispone della propria dotazione strumentale e il 62% riceve contributi pubblici, anche se, nel 56% dei casi, questi non superano il 10% del bilancio. Quanto alla formazione, la qualità dell’insegnamento è garantita da docenti con un’elevata preparazione: centocinquantotto scuole hanno insegnanti diplomati nei Conservatori.
Anche quest’anno è prevista la riapertura della procedura di adesione al censimento per consentire ad altre scuole di partecipare e fornire ulteriori dati utili alla programmazione regionale. Alla data di chiusura della procedura è emerso che centonovantacinque scuole di musica hanno sede legale in Lombardia e un istituto operante sul territorio di Mantova ha sede legale fuori dal territorio della regione.
Nella foto (LNews): l’arte della bellezza. 

Cittiglio, radiologia rinnovata

All’ospedale installate e in piena attività altre due macchine digitali
Cittiglio, telecomandato (foto Asst Sette Laghi)
Cittiglio, IMG (foto Asst Sette Laghi)

Consentono le esecuzioni diagnostiche di radiografie convenzionali e le panoramiche delle arcate dentarie. Sono una scheletrica e un ortopantomografo - valore oltre 175mila euro, la prima, e quasi 73mila euro, la seconda - le ultime due macchine installate a dicembre 2024 nella radiologia dell'Ospedale di Cittiglio e ormai in piena attività.
La sostituzione conclude il rinnovamento tecnologico avviato due anni fa, sempre a Cittiglio, con l’arrivo della Tac, valore di oltre 500mila euro. Si tratta di apparecchiature digitali di ultima generazione, che permettono di acquisire immagini ad alta risoluzione e qualità diagnostica, riducendo al contempo la dose di radiazioni, secondo i più recenti protocolli.
Il rinnovamento tecnologico di Cittiglio porta a termine l'installazione entro la fine del 2024 di tutte le grandi tecnologie nell’Asst Sette Laghi di Varese. Il piano, finanziato dal Pnrr, ha permesso di sostituire diciannove macchine per un totale di 14,8 milioni di euro con macchine di maggiore impatto e complessità, tra cui due acceleratori lineari, due Rmn, altrettante Tac, quattro angiografi e una Pet Tac.
Nelle foto (Asst Settelaghi): le ultime due macchine a Cittiglio

Luino, Inchiesta della polizia su due “agenzie” di cittadinanze italiane

A libro paga cinque persone, compreso un ex funzionario pubblico

Dovranno rispondere dei reati di falso e corruzione cinque persone, tra cui un ex funzionario di un comune dell’alto varesotto, indagate dalla procura della repubblica di Varese sul rilascio “iure sanguinis” in favore di oltre trecento cittadini brasiliani. La polizia di stato di Luino ha chiuso il cerchio su alcune anomalie riscontrate dagli agenti dell’ufficio passaporti.
L’indagine ha consentito di individuare l’esistenza di due agenzie gestite da persone brasiliane, di cui una situata in provincia, che in pratica vendevano cittadinanze ai loro connazionali, con la compiacenza di un ex funzionario comunale che percepiva, per ogni pratica, compensi tra i 200 e i 500 euro per garantire il tempestivo buon esito della procedura di riconoscimento.
I poliziotti, in particolare, sono stati insospettiti da uno strano e crescente numero di richieste volte ad ottenere il passaporto da parte di cittadini brasiliani naturalizzati italiani proprio pochi giorni prima, tutti domiciliati nella medesima zona di un comune dell’alto varesotto. Addirittura, è stato riscontrato che ben ottantaquattro persone risultassero domiciliate allo stesso indirizzo, all’interno di un singolo appartamento.
A seguito di questi accertamenti, l’autorità giudiziaria ha disposto l’acquisizione della documentazione relativa alle pratiche di riconoscimento “iure sanguinis” presenti agli atti d’anagrafe e di stato civile di quel comune. I poliziotti del Settore polizia frontiera di Luino hanno quindi analizzato la documentazione relativa a trecentosessantadue persone, tutti cittadini brasiliani, appurando, oltre a numerose mancanze e incongruenze, che le istruttorie per le pratiche erano state portate a termine in tempi record e senza che venissero effettuati i controlli circa la sussistenza dei requisiti per ottenere la naturalizzazione. 

Alla scienziata Amalia Ercoli Finzi il Chiara alla carriera

Premiazione a Luino, Teatro Sociale, domenica 6 aprile
L'ara di Piero Chiara a Luino, foto Ibis

Amalia Ercoli Finzi, scienziata aerospaziale, tra le maggiori figure internazionali in questo campo, consulente scientifica di Nasa, Asi, Esa e prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia riceverà a Luino (Teatro Sociale), domenica 6 aprile, il Premio Chiara alla carriera. L'annuncio da parte dell'Associazione Amici di Piero Chiara è stata diffuso nei giorni scorsi. Così la motivazione dell'attribuzione: «Scienziata, che, con il valore aggiunto dell’empatia e di un eloquio sempre chiaro e ben comprensibile, ha contribuito alla diffusione della conoscenza dello spazio e delle missioni spaziali ad un vasto pubblico». Dialogherà con Amalia Ercoli Finzi il giornalista e saggista scientifico Giovanni Caprara.

Concorso letterario Premio Chiara Giovani
Si è aperto in questi giorni il concorso letterario Premio Chiara Giovani 2025 promosso dall'Associazione Amici di Piero Chiara e destinato a età tra 15 e 20 anni. Come ogni anno ai partecipanti è richiesta la realizzazione di un racconto breve, originale e inedito. Traccia. "Luogo”. «La posta in palio è alta - annota l'Associazione Amici di Piero chiara -, la pubblicazione del racconto in un libro, un ricco montepremi e la possibilità di essere presentati alla finale insieme alle "grandi firme" della letteratura italiana».

Il racconto e la documentazione relativa dovranno essere depositati entro il 21 aprile sul sito web, alla pagina https://www.premiochiara.it/inviochiaragiovani/ Per approfondimenti e bando https://www.premiochiara.it/wp-content/uploads/2025/02/Premio-Chiara-Giovani-2025-giusto.pdf

In foto Ibis, l'ara di Piero Chiara al cimitero di Luino

Varese, Conoscere la musica contemporanea

Dal 15 aprile al 15 giugno 2025 nuovo corso di formazione all’Uninsubria
Varese,corso musica  (foto Uninsubria)

Storia della popular music; Storia dell’editoria musicale e del music writing; Come scrivere di musica, dal pitch al prodotto; L’importanza della musica nella storia contemporanea; Musica e immagini; L’industria discografica; La comunicazione musicale; Musica contemporanea; Musica e social media.
Sono questi alcuni tra i moduli di insegnamento in programma all’Università dell’Insubria dal 15 aprile al 15 giugno 2025 per una durata complessiva di 60 ore. La formazione "Conoscere la musica contemporanea: forme, industria, storytelling" è organizzato dal corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo con la rivista Rumore.
COMPETENZE E APPLICAZIONI
Le competenze acquisite possono essere applicate in numerosi ambiti, spaziando dal giornalismo alla divulgazione, dall’insegnamento alle realtà culturali, creative e intellettuali, sia nel settore privato che nelle istituzioni, nel mondo associativo e nelle libere professioni.
Obiettivo del corso, fornire gli strumenti per comprendere la musica contemporanea: la storia della musica pop, il sistema socio-culturale, le caratteristiche di contenuto, i generi e i sottogeneri, le relazioni con il sistema editoriale e quello industriale, lo sviluppo delle professioni ad essa collegate, l’impiego dei diversi mezzi di comunicazione, i collegamenti che stabilisce con il mondo dell’audiovisivo, la sua importanza nel fotografare e descrivere la realtà e nella costruzione dell’opinione pubblica, i legami con il mercato e le applicazioni commerciali.
LEZIONI E ISCRIZIONI
Le lezioni si terranno due volte a settimana, dalle 18 alle 21. È previsto un esame finale, al quale sarà possibile accedere solo previa frequenza di almeno l’85 per cento delle lezioni, che si terranno in presenza e su piattaforma Teams. Per coloro che non potranno partecipare in diretta, saranno disponibili le registrazioni delle lezioni da visionare off-line. Le iscrizioni sono aperte fino al 14 marzo 2025 e saranno accettati un massimo di 60 partecipanti, con un minimo di 35 iscritti. La quota di iscrizione è fissata a 290 euro.
Per ulteriori informazioni: a.orecchia@uninsubria.it
Nella foto (Uninsubria): locandina corso.

Piemonte, "Bagna Cauda della Merla" anche a Budapest

Iniziativa dell’associazione Astigiani Aps riproposta nella formula del Bagna Cauda Day
logo bagna della merla.jpg

Una salsa a base di acciughe, olio d'oliva e aglio, preparata in una fonduta o una terrina e accompagnata con verdure crude come cardi, carote, peperoni, finocchi e cavolfiori. È la ricetta della Bagna Cauda, celebrata in tutto il Piemonte con qualche puntata all’estero e quest’anno riproposta dall’Associazione Astigiani con la novità della Bagna della Merla dal 29 gennaio al 2 febbraio 2025.
Il Bagna Cauda Day è un evento organizzato dall’associazione di Asti “Astigiani Aps”, presieduta da Piercarlo Grimaldi, che pubblica anche l’omonima rivista di storia e storie diretta da Sergio Miravalle. «È una mia vecchia idea - spiega Miravalle - che lanciammo un paio di decenni fa, poi diffusa da Sabrina Mossetto, con grafica e sacchetti portabottiglie».
Il logo dell’evento era una merla in volo che porta nel becco una testa d’aglio a conferma della vena ironica che si ritrova anche nel bavagliolone dato in omaggio con il motto “Esageruma nen, il mondo è di tutti”. 
Anche dall’estero non sono mancate le adesioni. A Budapest la Bagna della Merla ha inaugurato all’Osteria Pomo d’Oro la nuova sede dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei vini d’Alba con l’investitura dei nuovi cavalieri. L’iniziativa si deve a Fabio Aimar, originario di Saluzzo e da quattro anni dirigente dello staff del ristorante italiano aperto dal patron Gianni Annoni, originario di Gallarate.
Non è mancata, il 31 gennaio, la premiazione con materiale didattico di elaborati, disegni, video, tabelloni scolastici su “Bagna alla lavagna”, una ricerca su cambiamenti dell’alimentazione tra le generazioni promossa anche per il 2024 dall’Associazione Astigiani.
Nella foto (Associazione Artigiani): logo dell’evento.

Canottaggio, 143 società e 3.800 atleti alla regata di fondo a Torino

Per gli undici atleti luinesi un bronzo e notevoli piazzamenti
Canottieri Luino, 4x master

Sole e pioggia hanno accompagnato a Torino, domenica 9 febbraio 2025, la partecipazione della squadra della Canottieri Luino alla 42ª edizione della storica regata internazionale "D'Inverno sul Po”. Protagonisti 3.800 atleti in rappresentanza di centoquarantatré società remiere e dieci Paesi.
La Canottieri Luino, allo start con undici iscritti, ha portato a casa una medaglia di bronzo firmata da Emma Donnarumma con il quattro di coppia Allieve C femminile misto Canottieri Gavirate, Canottieri Germignaga e Canottieri Sebino Lovere.
Un gradino sotto al podio, si è classificato il quattro di coppia Allievi C maschile, misto con la Canottieri Varese, con Martino Scalfone e Tommaso Seminatore. Nella stessa categoria, alla sua prima esperienza su una gara di fondo, si è piazzato nono Diego Bassi D'Alessio sull’equipaggio misto con la Canottieri Monate. Ha chiuso al ventunesimo Daniel Paganotto sul quattro di coppia Cadetti maschile, misto Cus Milano e Tritium.
Rilevante anche la prestazione del quattro di coppia Under 17 maschile di Valentino Arioldi, Emanuele Buzzi, Emanuele Fognini e Tiago Funaro, che si sono piazzati al quindicesimo posto nella specialità più affollata, con ben quarantaquattro partecipanti. Sedicesimo invece giunge il quattro di coppia Master 43-54 maschile, misto con la Canottieri Varese, di Luca Manzo e Fabrizio Sorrentino.
Nella foto (Canottieri Luino): atleti luinesi in gara.

Varese, in attività anche il terzo acceleratore lineare

All’Ospedale di Circolo a regime radioterapia con apparecchiature di ultimissima generazione
acceleratore lineare, foto Asst Sette Laghi

All’Ospedale di Circolo di Varese è entrata a regime anche l'attività dell’ultimo dei tre acceleratori lineari (Linac) di ultimissima generazione sostituiti tra il 2022 e il 2024. Il nuovo Linac, utilizzando un sistema di Image guided radiotherapy (Igrt), permette di erogare trattamenti radioterapici in modo altamente accurato e preciso, limitando gli effetti collaterali.
Grazie al potenziamento del fascio con tecnologia Flattening filter free rende possibile erogare trattamenti stereotassici ad alte dosi con precisione millimetrica, riducendo la durata della procedura. Inoltre, consente di monitorare il movimento respiratorio del paziente durante i trattamenti ed è dotato di un sistema di riconoscimento di superficie cutanea per i target più superficiali. Aspetto non secondario, ricorda il dottor Italo Dell’Oca, direttore della SC di Radioterapia, la possibilità di «accrescere significativamente la capacità di soddisfare i bisogni clinici nel settore oncologico, con un impatto positivo sulla qualità dei trattamenti radianti e sulla gestione delle liste di attesa».
Le tre apparecchiature, due finanziate con fondi Pnrr e una con fondi stanziati da Regione Lombardia, per un valore rispettivo di circa 1,5 milioni di euro, sono in grado di garantire efficacia e precisione, consentendo, grazie alla versatilità di utilizzo, un impiego estremamente flessibile ed efficace in molteplici situazioni cliniche.
Con il funzionamento del terzo acceleratore lineare si conclude per l’Asst Sette Laghi un anno di grande rinnovamento tecnologico. Accanto agli oltre 14 milioni di euro del Pnrr, l’azienda ha potuto beneficiare di ulteriori 4,2 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia, in aggiunta ad altri grandi finanziamenti regionali, a partire dai 3,5 milioni di euro investiti per la realizzazione della nuova sala operatoria ibrida.
Nella foto (Asst Sette laghi): acceleratore lineare.

Galleria del Sempione, da febbraio lavori di risanamento

Tra Domodossola e Milano ampliato il corridoio di quattro metri
Immagine, copy BLS e FFS

Per la galleria del Sempione si avvia un’intensa operazione di ristrutturazione da parte di FFS. Occuperà i quattro anni a venire. La prima fase di lavori è programmata già per febbraio e inciderà soprattutto sull’orario del trasporto veicoli BLS tra Briga e Iselle; la maggior parte di treni RegioExpress tra Briga e Domodossola circolerà regolarmente secondo orario.
«La canna est della galleria – spiegano BLS e FFS - deve essere risanata sull’intera lunghezza, in particolare sono necessari interventi di manutenzione su parti della volta e operazioni di ottimizzazione del sistema di drenaggio. I lavori si svolgeranno dal 2025 al 2028 per un periodo di sei mesi all’anno e avranno luogo in coordinamento con i cantieri di altre gallerie in Svizzera, in modo da garantire comunque un’offerta minima di treni viaggiatori e merci attraverso le Alpi».
FFS svilupperanno la prima tornata di opere tra il 3 febbraio e il 27 luglio 2025 senza interrompere l’esercizio. Ripercussioni sul traffico ferroviario previste: i treni del trasporto veicoli BLS tra Briga e Iselle circoleranno ogni due ore invece che ogni ora e mezza. La maggior parte dei treni RegioExpress tra Briga e Domodossola rispetterà la cadenza bioraria. Per i viaggiatori consigliato consultare l’orario online. Il trasporto merci risentirà dei lavori nella misura in cui l’attività del corridoio di quattro metri in galleria del Sempione è soggetta a forti limitazioni.

Lavori anche tra Domodossola e Milano
«Anche in Italia si investe nell’infrastruttura ferroviaria», sottolineano BLS e FFS. Da una parte verrà ampliato il corridoio di quattro metri tra Domodossola e Milano (ne trarrà beneficio il trasporto merci transalpino); dall’altra in specifici orari si svolgerà la manutenzione della tratta. Nell’arco di più anni l’offerta sull’asse del Sempione dovrà venir ridotta.
Come nel 2024, per i lavori tra Domodossola e Milano, anche quest'anno durante la settimana transiteranno tre anziché quattro treni EC in entrambe le direzioni tra Basilea‒Berna‒Milano e Ginevra‒Briga‒Milano. Un treno EC in entrambe le direzioni da/a Basilea circolerà solo fino a Domodossola, da/a Ginevra solo fino a Briga. Nel fine settimana l’offerta resterà invariata con quattro treni EC in entrambe le direzioni tra Basilea‒Berna‒Milano e Ginevra‒Briga‒Milano. Fino al 31 gennaio 2025 saranno soppressi anche i treni IR tra Briga–Domodossola il lunedì con partenza alle 9.37 da Briga e alle 13.48 da Domodossola, e da mercoledì a venerdì con partenza alle 10.44 da Briga e alle 13.48 da Domodossola. 
La tratta tra Domodossola e Milano sarà chiusa al traffico ferroviario dall’8 giugno al 27 luglio e dal 31 agosto al 12 settembre 2025. Verranno pertanto soppressi tutti i treni EC tra Domodossola e Milano. Sarà predisposto servizio sostitutivo con autobus.
Immagine, copy BLS e FFS 

Castiglione Olona, restauro globi seicenteschi

Prima fase di lavori sui due capolavori del cartografo olandese Willem Janszoon Blaeu
Castiglione Olona, restauro mappamondi

A Castiglione Olona, l’”Isola di Toscana in Lombardia”, si è conclusa la prima fase degli interventi di restauro sui due mappamondi seicenteschi, uno terrestre e uno celeste, preziosi lasciti della nobile Famiglia Castiglioni e collocati nel percorso di visita del museo civico castiglionese. A Palazzo Branda Castiglioni, venerdì 7 febbraio 2025 (ore 20.45), in un incontro a ingresso libero saranno presentati i primi lavori di un vero e proprio “cantiere aperto” che ha regalato al pubblico del museo un’esperienza unica.
Il restauro, voluto dall’amministrazione comunale e guidato dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, è stato eseguito sul posto, nelle quattrocentesche sale affrescate di Palazzo Branda Castiglioni, da Paola Bertaglia, restauratrice specializzata in policromie lignee, opere in carta, dipinti su tela e tavola.
Durante la serata interverrà anche il filologo medioevista dell’Università di Ginevra, Marco Zocco Ramazzo, che si è interessato della traduzione dei testi in latino presenti nelle decorazioni dei due globi, datati 1622 e realizzati dal cartografo olandese Willem Janszoon Blaeu e figli.
Nella foto: locandina della serata. 

Piemonte, Plasmamobile verso il donatore

Anche nelle province di Novara, Biella, Verbania, Vercelli e Cuneo possibile la donazione di plasma direttamente sul territorio e non solo nei Servizi trasfusionali
Piemonte,plasmamobile (foto Piemonte News)

In Piemonte è entrata in servizio la prima Plasmamobile, che consente due donazioni in contemporanea. Integrerà i servizi trasfusionali e le unità di raccolta gestite dalle associazioni dei donatori. Permetterà la plasmaferesi nelle province di Novara, Biella, Verbania, Vercelli e Cuneo, che diversamente da quella di Torino non erano dotate di autoemoteche in grado di garantire la donazione di plasma direttamente sul territorio.
L’iniziativa rientra nel progetto “Se il Donatore non va alla plasmaferesi... la Plasmamobile va dal donatore”, avviato dalla Regione Piemonte nel 2023 e finanziato dal ministero della Salute con oltre 390.000 euro con l’obiettivo di aumentare la raccolta di plasma anche con l’acquisto di un’autoemoteca attrezzata.
Attraverso la Struttura regionale di coordinamento dell’attività trasfusionale, il progetto ha visto la collaborazione di donatori volontari di sangue. Associazioni e federazioni ne potranno chiedere la presenza nelle giornate di raccolta già previste oppure organizzare eventi dedicati alla promozione e alla raccolta del plasma in tutti i siti dove attualmente non sia possibile tale tipologia di donazione.
Nella foto (Piemonte News): la plasmamobile. 

Varese e la battaglia di Nikolajewka

Ricordato il sacrificio del Corpo d'Armata Alpino
Giornata Alpini

Dopo Brescia e Milano, quest’anno è stata Varese la località della terza “Giornata nazionale della memoria e del sacrifico degli Alpini”, introdotta dal Parlamento con una unanime legge del 5 maggio 2022. Domenica 26 gennaio 2025 la ricorrenza, sempre celebrata dall’Associazione nazionale alpini, è stata articolata in due appuntamenti.
Il Centro congressi De Filippi ha ospitato una conferenza sul tema “Alpini ribelli–Le penne nere nella Resistenze 1943–1945” a cura di Rolando Anni, Stefano Contini, Alberto Leoni e Filippo Masina e moderata da Mauro Azzi. Nel pomeriggio si è rinnovato l’annuale pellegrinaggio alla sommità del Sacro Monte, concluso con la commemorazione della Battaglia di Nikolajewka.
La battaglia di Nikolaevka sul Don fu combattuta il 26 gennaio 1943 durante la seconda guerra mondiale e vide solo 13.420 dei 61.155 uomini del Corpo d'Armata Alpino uscire dall’accerchiamento di truppe sovietiche. Altre Penne Nere rimasero ferite o congelate.
Finalità della “Giornata nazionale della memoria e del sacrifico degli Alpini”, come ricorda il presidente dell'Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero, è «conservare la memoria dell’eroismo dimostrato dal Corpo d’armata alpino nella battaglia di Nikolajewka» e «promuovere i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli alpini incarnano». Proprio per sottolinearne la valenza nazionale, l’Ana ha scelto di celebrare ogni anno la Giornata in una località diversa.

Nella foto Ana: la locandina dell’evento.

Luino, laboratori di cucito e caffè il primo ponte tra generazioni

Alla Fondazione Mons. Comi avviato il progetto “L’ascolto che cura” con l’Associazione Costa Sorriso

Sono un laboratorio di cucito e un laboratorio di caffè le prime attività di scambio tra “nonni” e “nonne” della Fondazione Comi e i giovani con disabilità dell’Associazione Costa Sorriso. Le educatrici della Fondazione Mons. Comi, Monica Rossi e Margherita Parolin, affiancate dalla psicologa Eleonora Colaleo, dopo un primo incontro preliminare con due giovani di Costa Sorriso hanno definito un piano annuale di attività che terminerà nel gennaio 2026.
È così entrato nella fase operativa il progetto “L’ascolto che cura”, un ponte tra giovani con disabilità e ospiti della residenza sanitaria assistenziale concordato tra la presidente dell’Associazione Costa Sorriso, Cristina Dedè, e il presidente e il direttore generale della fondazione Gianfranco Malagola e Fausto Turci.
FASI DEL PIANO
Il piano prevede una prima fase di ambientamento dei giovani con delle attività iniziali a cui seguirà un progressivo inserimento con nuove attività e maggiori ruoli di responsabilità.
«Nel periodo estivo - è stato precisato - si struttureranno altre attività con i residenti per poi consolidare le abilità acquisite e le relazioni instaurate grazie anche a momenti di confronto e riflessione sugli obiettivi raggiunti e sulle sensazioni provate dai giovani in questo coinvolgente progetto». Al termine è prevista una valutazione finale dei risultati raggiunti con un attestato delle competenze acquisite.
I DUE PIONIERI
La ragazza  ha iniziato a svolgere un laboratorio di cucito, che, grazie anche al prezioso aiuto delle volontarie dell’Associazione di Volontariato Mons. Comi, diventerà mano a mano un laboratorio per la creazione di bambole a tema per ogni periodo dell’anno. Poi, più avanti, prenderà parte anche all’attività della tombola per sperimentarsi in un contesto leggermente più complesso.
Il ragazzo sta, invece, portando avanti il laboratorio del caffè, svolto direttamente nei vari piani della residenza sanitaria assistenziale. Ora è impegnato nella relazione con i residenti attraverso l’ordinazione dei caffè e la preparazione, assieme al personale della struttura, del materiale necessario.

LILT, Giornata mondiale lotta ai tumori visite gratuite a Luino

Il 4 febbraio ricorre la Giornata mondiale della lotta ai tumori promossa dall’Union for International Cancer Control (UICC) per sensibilizzare verso la prevenzione della malattia oncologica, LILT – Associazione provinciale di Varese ha organizzato nell'occasione visite senologiche con ecografia all’ambulatorio di Luino di via della Vittoria (ex ufficio del turismo). Prestazioni gratuite, prenotazioni al numero 320 617 6456 dalle 17 alle 20.

Viggiù (Varese), al vecchio cimitero con app e indovinelli

Progetto dell’Università dell’Insubria di musealizzazione oltre a scavi archeologici e indagini bioarcheologiche
Viggiù, team progetto Vivi (foto Uninsubria)
Cimitero vecchio Viggiù (foto Uninsubria)

Utilizzato per circa un secolo e chiuso nel 1910, si è conservato quasi integralmente, mantenendo intatto il suo fascino ottocentesco. Ora Il cimitero vecchio di Viggiù, paese del Varesotto famoso per i suoi scalpellini, si trasforma in un museo a cielo aperto, da visitare con una app e un percorso a indovinelli.
Un progetto dell’Università dell’Insubria, sostenuto da Fondazione Cariplo con un contributo di 170mila euro nell’ambito del bando "Luoghi da rigenerare 2024", comprende, oltre a scavi archeologici e indagini bioarcheologiche sui resti umani, anche una musealizzazione del sito con possibilità di un’esperienza insolita. Responsabile scientifico di "Vivi – Vivere il cimitero di Viggiù" è Marta Licata, ricercatrice in Antropologia e docente di Archeobiologia del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della vita dell'Insubria, che è l’ente capofila del progetto in partenariato con il comune di Viggiù, l’associazione Naturalis Insubria Aps e l’associazione Amici dei Musei Civici Viggiutesi.

Con una combinazione di gioco e crescita professionale l’app "Vivi" guida i visitatori lungo percorsi che raccontano le vicende del luogo, dei suoi abitanti e dei personaggi più celebri nella storia della scultura. Inoltre, attraverso enigmi e indovinelli basati sull'osservazione dei monumenti e delle lapidi, svelerà progressivamente dati antropologici e storico-biografici, rendendo la visita un percorso educativo e unico.
Varcando il cancello del cimitero vecchio, si entra in un’atmosfera inconsueta che rimanda indietro nel tempo. All'interno sono sepolti alcuni dei numerosi artisti viggiutesi che con la propria attività nel campo della scultura, della pittura e dell’architettura, contriburono alla diffusione in campo nazionale ed internazionale del nome del loro piccolo luogo natale. Per conservare il sito, nel progetto sono previsti anche il consolidamento delle strutture murarie esistenti e la creazione di un nuovo ingresso. 
Nelle foto (Uninsubria): il team del progetto (da sinistra: Daniele Trentini, Daniele Caverzasi, Marta Licata, Carla Staffolani, Emanuela Quintiglio, Francesco Rizzi e Francesca Curletto) e una foto del cimitero vecchio di Viggiù. 

Boschi e foreste in Lombardia, in un secolo 45 per cento in più

Su oltre 618.000 ettari quelli di proprietà regionale sono 16.500 - Oltre l’Ersaf con 100 operai, attive 325 imprese boschive con oltre 1.600 addetti e 28 Consorzi forestali
boschi e foreste Lombardia (foto LNews)

È costituito da 145 milioni di metri cubi di legname, aumenta di 3 milioni di metri cubi l’anno ed è in grado di trattenere 103,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Questo l’identikit del patrimonio forestale della Lombardia, cresciuto in un secolo di quasi il 45%.
A occuparsene è l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (Ersaf), che con poco più di cento operai gestisce 16.500 ettari di boschi di proprietà regionale e si occupa degli oltre 618.000 ettari di tutta la Lombardia. Lo stato di questa ricchezza naturale è stato fotografato nella sua diciassettesima edizione del “Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia 2023”.

DISTRIBUZIONE E SPECIE
La provincia con la maggiore superficie boscata è Brescia con 171.000 ettari di bosco, mentre Como e Lecco sono quelle con il maggiore tasso di boscosità con il 47% del territorio coperto da foreste, seguite da Bergamo (43%), Varese (41%) e Sondrio (39%). Le 'famiglie' più rappresentate sono i castagneti (11,7%), carpini/frassini (11,4%), abeti rossi (11,1%), e faggete (10,8%).
Il 21,6% delle foreste si trova all’interno della Rete Natura 2000 e il 21,6% è contenuto in ventitré parchi regionali e un parco nazionale (Stelvio), a testimonianza dell’impegno per la tutela degli habitat più sensibili. Inoltre, l’84,2% del bosco regionale è soggetto a vincolo idrogeologico e il 12% a vincolo paesaggistico.
Il bosco non è solo paesaggio e ambiente, ma anche fattore di crescita economica, Le imprese boschive sono 325 (+70% rispetto al 2009) con oltre 1.600 addetti. Rilevante anche il ruolo dei 28 consorzi forestali, che gestiscono circa 88.000 ettari di bosco.
Nella foto (LNews): boschi e foreste Lombardia.

Poste Ferrera, ammodernamento concluso

l'ufficio Pt di Ferrera

Terminati i lavori nella sede, ha riaperto al pubblico nei giorni scorsi l’ufficio postale di Ferrera di Varese. Ristrutturazione e ammodernamento sono stati finalizzati ad accogliere anche i principali servizi della pubblica amministrazione secondo le linee del progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”. L’iniziativa mira al rilancio ed è ideata da Poste Italiane «per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti».
Tra gli interventi effettuati, il rinnovo del layout, dell’impianto elettrico e di illuminazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi e postazioni ergonomiche con banconi ribassati per meglio accogliere i clienti. Oltre i servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia, disponibili i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico).
L’ufficio, in via Parrocchiale, seguirà il consueto orario (lunedì mercoledì e venerdì dalle 8.20 alle 13.45). Dopo l’autorizzazione della Commissione Europea a fine ottobre 2022 i lavori di ristrutturazione sono stati avviati in oltre 3490 uffici postali della Penisola. 

Da appuntare

* L’anno del 90° dell’Orchestra della Svizzera italiana è iniziato con un bis prestigioso. Dopo la vittoria del 2018, il Premio ICMA 2025 - nella categoria “Programmi misti” - è stato attribuito all’ultimo cd dell’OSI, uscito a giugno per l’etichetta ECM. Diretto da Markus Poschner, è dedicato a due fra i più importanti autori del ‘900, Hindemith e Schnittke, con la pianista Anna Gourari. L'annuncio da parte della giuria degli International Classical Music Awards (ICMA) il 14 gennaio 2025.

*  Per i collezionisti è disponibile dai primi dell'anno negli uffici postali con sportello filatelico oltre che nei dieci Spazio Filatelia del territorio e online sul sito poste.it, il nuovo Libro dei Francobolli 2024. Tra queste il francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Patrimonio naturale e paesaggistico” dedicato al mondo senza tempo delle ferrovie: Ferrovia Vigezzina-Centovalli, emesso il 2 agosto 2024 in occasione del centenario.

*  Giovedì 6 febbraio, alle 20.30, in Villa Frua a Laveno Mombello si svolgerà il Salone dello studente. Ci si potrà orientare nella scelta universitaria parlando con studenti universitari e neolaureati di vari corsi. Organizza per il terzo anno consecutivo il Consiglio Comunale dei Giovani di Laveno Mombello. In via Roma 16/A. Saranno presenti più di trenta corsi di laurea e anche esponenti delle Forze Armate Italiane che illustreranno le opportunità e modalità di accesso alla carriera nei vari Corpi. Parteciperanno alla serata anche l’Associazione Vigili del Fuoco, GdF, Carabinieri, ATS, la Polizia di Stato e la Marina militare. Presente anche il Centro per l'Impiego di Laveno Mombello che si occuperà di orientamento lavorativo.

*  Giovedì 6 febbraio, ore 21, da 
ekoné di via Voldomino 3 Luino l'incontro mensile del Gruppo impegno missionario ospiterà rappresentanti della Cooperativa L'Aquilone, che gestisce il Servizio Affidi e Prossimità Familiare della Comunità Montana Valli del Verbano e sta facendo conoscere il proprio lavoro e creando reti solidali. Laura Cazzani (pedagogista) e Rossella Gusmeroli (psicologa) parleranno in particolare della prossimità familiare, forma di aiuto ancora poco conosciuta ma preziosa.

Varese, Pietre d’inciampo e medaglie a deportati e internati nei lager nazisti

Cerimonia organizzata dalla prefettura per il Giorno della Memoria
Varese, medaglie prefettura

A Varese si è arricchito di nuovi riconoscimenti e testimonianze l’elenco di cittadini italiani militari e civili deportati e internati nei lager nazisti al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.
Nel Salone Estense il prefetto Salvatore Pasquariello ha celebrato, il 27 gennaio 2025, il Giorno della Memoria consegnando quattordici medaglie d’onore ai familiari dei perseguitati e presentando dieci nuove “Pietre d’inciampo” ai sindaci e vice dei comuni di Venegono Superiore, Venegono Inferiore e Vergiate. Alla cerimonia erano presenti esponenti e rappresentanti di istituzioni culturali, politiche, sociali e militari del territorio.
Le medaglie sono state assegnate alla memoria di Augusto Bassotto, Angelo Berto, Giuseppe Bianchi, Giovanni Brunella, Eugenio Butti, Carlo Corazzari, Luigi Girotti, Domenico Lauria, Andrea Nicoli, Carlo Trevisanello, Giuseppe Vanzulli, Enzo Zamperoni, Antonio Zazzaron, Alfredo Stefanoni.
E’ poi seguita – alla presenza dei sindaci e vice dei tre comuni interessati – la presentazione di dieci nuove “Pietre d’inciampo” a Venegono Superiore, Venegono Inferiore e Vergiate. Ha chiuso la celebrazione della ricorrenza l’intervento del professor Fabio Minazzi dell’Università dell’Insubria dal titolo “Pensare Auschwitz”.
Nella foto (prefettura di Varese): le medaglie d’onore.

Varese e Como, tumori e prevenzione

Campagne di vaccinazione di Ats Insubria con le Asst Lariana, Sette Laghi e Valle Olona
Varese e Como, tumori e prevenzione

Nel corso del 2023 in terra comasca e varesina, secondo una rilevazione effettuata nel 2024 dall’Agenzia di tutela della salute dell’Insubria, si sono verificati circa 4.300 decessi a causa di tumori, circa il 28% della mortalità sul nostro territorio.
Sempre nello stesso anno si sono registrati circa 15.000 ricoveri per patologie neoplastiche - 10% sul totale dei ricoveri. Inoltre, si calcola che siano poco più di 47.000 i pazienti con patologia oncologica presenti sul nostro territorio che corrispondono a circa il 3% della popolazione di Ats Insubria.
L’Ats Insubria, in stretto coordinamento con le Asst Lariana, Sette Laghi e Valle Olona, propone counseling breve antifumo, ambulatorio vaccinale dedicato ai pazienti con diagnosi di tumore, screening Hcv per tutti i nati dal 1969 al 1989. I calendari dettagliati delle iniziative sono pubblicati sui siti di Ats Insubria e delle Asst Lariana, Sette Laghi e Valle Olona.
Esperte di screening saranno presenti nelle hall d’ingresso degli Ospedali di Circolo a Varese e Sant’Anna a Como; nel capoluogo comasco saranno anche in via Napoleona e inoltre andranno in Casa di Comunità di Saronno.
Non si ferma intanto anche la promozione di sani stili di vita per favorire movimento, alimentazione adeguata, consumo contenuto di alcolici e con particolare attenzione alla disassuefazione da fumo. Esempi sono la vaccinazione anti Hpv, per prevenire il tumore della cervice uterina e altre tipologie di tumori (ad esempio del cavo orale), o l’antiepatite B. L’adesione a tali campagne permette di ridurre il numero di persone che si ammalano di cancro. Inoltre, partecipare ai percorsi di screening mammografico, colon retto, cervice uterina, epatite HCV e prostata, consente di individuare precocemente l’insorgenza delle malattie.
Immagine, Asl Insubria, foto Ibis