Edizione n.8 di mercoledì 12 marzo 2025

Prima pagina

AlpTransit, i raccordi mancanti

A partire da Milano, incomplete le linee di accesso alle gallerie di base del Gottardo e del Ceneri - Canton Ticino e Lombardia sollecitano Bruxelles, Berna e Roma
Bellinzona, vertice Canton Ticino Lombardia (foto LNews)

Dall’accordo del 17 ottobre 2024 sul trasporto di cabotaggio transfrontaliero con autobus ora Cantone Ticino e Lombardia hanno esteso la loro azione di lobby istituzionale anche al completamento di AlpTransit.
Da Bellinzona, il 10 marzo 2025, le due delegazioni, guidate dai presidenti, rispettivamente, del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino, Michele Guerra, e del Consiglio Regionale della Lombardia, Federico Romani, hanno in una lettera indirizzata a Bruxelles e ai rispettivi governi di Berna e Roma chiesto il completamento di AlpTransit con le »necessarie linee di accesso alle gallerie di base del Gottardo e del Ceneri a partire da Milano». Sostegno e interesse, ha aggiunto Romani, è stato assicurato anche da parte della Liguria.
TRATTA MILANO-LUGANO
Chiare e nette le motivazioni: garantire la piena funzionalità della rete TEN-T (Trans European Networks Transport) e del Corridoio del Mare del Nord-Reno-Mediterraneo sull’asse Rotterdam-Genova e scongiurare »perdite di produttività economica per le regioni e gli Stati lungo tutto il corridoio».
Sull’asse del Gottardo transitano il 90% delle merci che dall’Italia vanno in Svizzera per un valore complessivo superiore a un miliardo di franchi svizzeri.
Il presidente Guerra ha in particolare sottolineato la necessità di realizzare la tratta Giubiasco-Camorino e completare la Lugano-Chiasso-Monza, ricordando come lungo la tratta Milano-Lugano le merci viaggino oggi alla velocità media di soli 64 chilometri orari, un tempo di percorrenza decisamente troppo lento.
LOMBARDIA
Già lo scorso 6 febbraio 2025 dalla commissione speciale dell’assemblea lombarda per i rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera era stato sollecitato un maggiore impegno politico e istituzionale dei vertici regionali in «un progetto cruciale per la sostenibilità e l’efficienza del trasporto ferroviario come Alptransit».
Come ribadito dal suo presidente Giacomo Zamperini, «completare AlpTransit e potenziare le infrastrutture di accesso è fondamentale per garantire competitività e sostenibilità alla nostra economia. Ma anche per garantire un valore aggiunto non solo economico ma pure culturale, consolidando un asse di sviluppo strategico per il futuro della nostra regione».
PARTENARIATO ITALO-SVIZZERO
Nel corso dei lavori è stato anche evidenziato come la collaborazione sui progetti di partenariato italo-svizzero finanziati con i fondi Interreg si stia confermando particolarmente proficua. Nel 2024 sono stati finanziati sessanta progetti e dal 10 marzo 2025 è aperta la seconda tranche per la quale è possibile presentare domanda fino al 10 giugno.
Complessivamente sono stati messi a disposizione 143 milioni e 640 mila euro. Il piano finanziario privilegia progetti transfrontalieri legati a trasferimento tecnologico, tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale, mobilità, turismo e inclusione sociale.
Nella foto (LNews): il vertice istituzionale Canton Ticino-Lombardia. 

Milano, il Salone del mobile veicolo per il futuro e la rinascita

Renzi in visita a Milano, «Restituire dignità e valore al lavoro»
Salone mobile, ingresso

Il tempo bello, in alcune giornate addirittura estivo, con sole e brezza insieme, non è mancato sui padiglioni allestiti in Fiera Milano Rho per il Salone internazionale del mobile, andato in scena dall'8 al 14 aprile. Ne ha beneficiato l'impatto generale nell'accedere alla città e il caso ha mostrato a chi magari venendo dall'altra parte del mondo abbia in sé l'idea di una pianura lombarda scialba, sempre in mezzaluce e nebbiosa, inattesi, fruttuosi, aspetti. La città è stata benedetta anche da alcune prestigiose esposizioni in palazzo Reale (“Klimt. Alle origini di un mito”; “Piero Manzoni. 1933-1963”) e soprattutto da quella affascinante dedicata a un gigante dell'arte lombarda rinascimentale dal titolo "Bernardino Luini e i suoi figli” (vedere in 'Articoli in evidenza' in basso a questa pagina). Questa, promossa dal Comune di Milano-Cultura, organizzata insieme alla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologicidi Milano, al Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano, è prodotta insieme a 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, con il sostegno di Cosmit e Ford. Allestimento, progetto dell’architetto Piero Lissoni.
L'edizione 2014 del Salone è apparsa fin dall'avvio corposa, abbondante di quantità, e idiomi ovviamente. Migliaia i visitatori-turisti che si sono affiancati ai visitatori di categoria (artigiani, designer, artisti, professionisti, manager, giornalisti, grafici, tecnici, industriali...), un “Fuorisalone” o “Design Week” che è l'evento più importante al mondo sul tema del design, 984 appuntamenti legati al comparto hanno reso tangibile come non di sola crisi, o rimandi, o attese, debba vivere la nazione ma siano pronti e custoditi energia, estro, coraggio, slancio.
Fiducia anche, come indica la presenza di giovani e formazione. Un esempio. Giovedì 10 aprile, allo stand FederlegnoArredo, sono stati illustrati i percorsi formativi del settore al sottosegretario dell'Istruzione. In particolare è stata presentata la Fondazione ITS per lo sviluppo del Sistema Casa nel Made In Italy "Rosario Messina", Istituto tecnico superiore che erogherà il percorso post-diploma del Polo formativo del Legno Arredo di Lentate sul Seveso (MB). Al termine, chi frequenterà i corsi con successo avrà acquisito il titolo di "tecnico superiore di processo, prodotto, comunicazione e marketing dell'arredamento". Presso lo stand erano i ragazzi che studiano la filiera legno-arredo. Al Salone hanno seguito lezioni teoriche e pratiche, visitato alcune aziende focalizzandosi sulla parte espositiva e commerciale, per poi tornare allo stand della fondazione, fornito di tavoli da falegname e attrezzi, per creare oggettistica e gadget in tempo reale.
Spunti significativi quindi. Che ha colto anche l'applauditissimo presidente del Consiglio Matteo Renzi, giunto l'11 aprile a Milano per visita a Salone e incontri istituzionali su Expo. Le sue non sono sembrate parole di circostanza: «Qui vedo l'Italia viva», ha detto, «L'Italia ce la deve fare», «Dobbiamo restituire dignità e valore al lavoro».
L'impressione che molti hanno ricavato, dentro e fuori l'ambito specifico di questa manifestazione che dal 1961 dà impulso alle esportazioni italiane di mobili e affini e ne ha pubblicizzato ovunque la qualità, è quella della propensione a propulsione e ri-partenza. Basta venir messi in condizione di lavorare, sviluppare creatività, cultura, saperi e quelle talentuosità spesso inimitabili che fanno del Made in Italy un marchio e dell'attrazione verso la Penisola una risorsa.
Le cifre divulgate dal Cosmit circa l'edizione 2013 (i dati 2014 sono a venire, ma già nel primo giorno si è avuto il 20% in più) parlano di oltre 285.000 visitatori di cui 193.000 esteri, 6.578 operatori della comunicazione; di altre 38.000 presenze di pubblico nel weekend. Numeri enormi quindi. E i numeri, la facilità di movimento con mezzi privati e pubblici, le fruibilità per chiunque – cittadino o espositore – favoriscono, sono un incentivo economico, un richiamo, un volano, una commessa a portata di mano. Speriamo che nel futuro, quando nel 2015 Expo chiamerà a sé milioni di persone, Milano sia meglio pronta (pulita, per esempio, senza cartacce - ma certo non può essere lasciata sola a smaltirsi tutto, deve essere affiancata, al di là di cortine politiche, dalle componenti istituzionali regionali e nazionali -), le metropolitane abbiano sufficienti scale mobili in salita e in discesa, le persone con difficoltà di movimento non si sentano allo sbaraglio e schiacciate dentro i propri problemi, che gli affittacamere non vogliano guadagnare con la pigione di una settimana le pigioni mancate di un anno, che le ferrovie predispongano treni rinnovati, sufficienti, in orario, ben indicati. A proposito. Domenica 14, giorno finale del Salone del mobile, sui cartelloni delle stazioni fatale un messaggio: «cancellato», «cancellato», «cancellato». Dalle sera prima, sciopero. Disagi vari, e anche per il Malpensa Express da Milano all'aeroporto di Malpensa.
Ibis

AlpTransit si avvicina e i terminal aumentano

A Lugano accordo tra Hupac, Cemat e Fs

(gi) L'AlpTransit bussa alle porte e, dopo il 2017, un'ondata di traffico merci si profila per le ferrovie italiane. Il nuovo tunnel scaricherà un vortice di convogli sempre più lunghi e pesanti su una rete non sempre in grado di sostenerne l'impatto. Problemi spinosi sono l'adeguamento delle gallerie e il dimensionamento delle rotaie a serpentoni di 750 metri e 2000 tonnellate.
Se le Fs ancora non hanno definito come e dove faranno confluire la valanga, le aziende trasporti invece sanno bene quel che vogliono e si attrezzano ai tempi. Prova è il Forum di Trasporti "AlpTransit, opportunità per l'economia" organizzato da Hupac l'11 maggio a Lugano in occasione della propria 45ª assemblea generale.
Mobilità intermodale
La multinazionale elvetica spinge per la linea Bellinzona-Luino-Novara, impareggiabile valvola di sfogo del traffico del Gottardo, e la Lombardia è impegnata nello sviluppo della mobilità intermodale e nella movimentazione sostenibile delle merci.
I terminal intermodali rappresentano il futuro del traffico merci. Come ha osservato l'assessore regionale Raffaele Cattaneo, attualmente in Lombardia transitano su rotaia solo 24 dei 400 milioni di tonnellate movimentate. Troppo poco per un territorio che nel comparto della logistica vanta una ricchezza di oltre 10 miliardi di euro prodotta da 18.000 imprese e oltre 90.000 addetti. Un passo avanti notevole è pertanto l'intesa siglata tra Hupac, Cemat (azienda intermodale del Gruppo Fs) e Fs (era presente l'ad Mauro Moretti) per creare nuovi terminali.
Valanga merci
Con l'apertura della nuova galleria AlptTansit si prospetta l'aumento di traffico merci su ferrovia da Sud. Per Cattaneo, «nel 2019 dovremo essere in grado di assorbire circa 1.200.000 spedizioni annue di traffico combinato in aggiunta alle 900.000 dell'anno precrisi 2008».
La Lombardia manca di interporti, ma è la regione italiana dalla fitta rete di terminal. A Busto/Gallarate (Va) l'impianto Hupac è passato da circa 3 milioni di tonnellate annue a 6. A Segrate (Mi) il terminal intermodale ha superato i 2 milioni di tonnellate/anno. La realizzazione dei due nuovi impianti di Mortara (Pv) e Sacconago di Busto Arsizio (Va) ha permesso di sopportare una capacità operativa di altri 3 milioni di tonnellate.
In Lombardia un gruppo regionale dovrà individuare interventi utili alla mobilità delle merci a partire dallo sviluppo di una rete infrastrutturale dedicata. Uno di questi dovrà consentire il trasporto su ferro delle merci cosiddette "ad altezza 4 metri" sulla Milano-Mortara-Novara, oggi bloccate da alcuni impedimenti lungo il percorso. Interventi che daranno nuova linfa al polo di Mortara.
La Bellinzona-Luino-Novara continuerà a veder crescere il traffico merci. I contraccolpi - in primo luogo l'inquinamento acustico - per il territorio non saranno lievi. Sul versante ticinese le popolazioni hanno già ottenuto barriere antirumore e sono in stato di allerta contro l'intensificazione dei convogli. E da noi? Per ora, tutto tace. 

Verbania Intra, La Via del Marmo da antica via commerciale a risorsa turistica

Progetto di riapertura attraverso i Navigli, il Ticino, il Lago Maggiore e il fiume Toce
Blocchi marmo  (foto Museo del paessaggio)
Cava madre (foto Museo del paessaggio)

L’ultimo barcone carico di merci attraccò in Darsena nel 1979 e segnò la fine della Via del Marmo, l’antica via commerciale che collegava il Lago Maggiore e le valli circostanti a Milano. Quel viaggio di circa cento chilometri via acqua era il modo più semplice per trasportare il materiale allora impiegato per la costruzione del Duomo e ancora oggi utilizzato per il suo costante restauro.
Nella seconda metà del XIV secolo la Via del Marmo è il percorso dei blocchi di marmo dalle cave di Candoglia di Mergozzo, in Val Grande, fino al cuore di Milano, nel cantiere aperto per la realizzazione del Duomo. Al recupero di quella antica via commerciale come risorsa turistica la Città Metropolitana di Milano ha dedicato l’idea di una riapertura attraverso i Navigli, il Ticino, il Lago Maggiore e il fiume Toce.
Storia e progetto sono al centro del convegno su "La Via del Marmo”, promosso a Casa Ceretti di Verbania Intra dal Museo del Paesaggio insieme con le scuole del territorio in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio. Ampio il parterre di adesioni ed esperti relatori. Obiettivo dell’appuntamento, diffondere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini sui temi della salvaguardia del territorio e della sostenibilità ambientale. Ingresso è libero.
«Parleremo di valore del paesaggio – spiega il presidente del Museo del Paesaggio, Carlo Ghisolfi -, della sua conservazione ma anche del suo ruolo in termini produttivi. Il paesaggio era stato adattato alle esigenze produttive dell'epoca: il trasporto dei blocchi di pietra dall'Ossola a Milano. Oggi lo stesso rappresenta un'importante risorsa economica legata al turismo».
Info: wwww.museodelpaesaggio.it.
Nelle foto (Museo del Paesaggio): Blocchi marmo, Cava madre.

Castelseprio, all'occhiello il blasone Unesco

Foto FAI Monastero Torba

Il sito di Castelseprio-Torba (Varese) si è messo all'occhiello il blasone Unesco. Martedì 5 giugno l'assessore regionale Luciana Ruffinelli ha consegnato la targa attestante l'avvenuta iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
L'area archeologica di Castelseprio-Torba comprende il Castrum, la Chiesa di Santa Maria foris portas e la Torre di Torba e dal 25 giugno 2011 è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco all'interno del sito "I Longobardi in Italia. I Luoghi del potere (568-774 d.C)". 

Settore tessile, dai rifiuti ai tessuti riciclati

In Lombardia accordo multilaterale sul Recycling Hub
Riciclo capi tessili (foto LNews)

Altro passo in Lombardia nell’innovazione sostenibile del settore moda. Al recente investimento regionale di sette milioni di euro per ridurre i rifiuti delle piccole e medie industrie del tessile e delle plastiche si aggiunge il sostegno alle imprese nell’accesso al Recycling Hub già esistente in Piemonte.
Il 3 marzo 2025 Regione Lombardia, Confindustria Lombardia, Confindustria Moda, Confindustria Accessori Moda, Confartigianato Imprese Lombardia, Confapi Lombardia, Confesercenti Regionale della Lombardia e Unioncamere Lombardia hanno siglato un accordo. per promuovere lo sviluppo del primo centro di riciclo italiano.
Il Recycling Hub punta a trasformare i rifiuti tessili in risorse, creando valore e opportunità per le imprese e il sistema moda nella transizione verso l’economia circolare con una serie di azioni concrete. Il percorso dovrebbe facilitare l'immissione sul mercato di tessuti riciclabili e garantire alle aziende tessili un vantaggio competitivo dal punto di vista economico, nel pieno rispetto della sostenibilità delle imprese.
Varie le tappe del processo. Si va dal potenziamento della raccolta e della selezione dei rifiuti tessili alla promozione di progetti di eco-design e simbiosi industriale, dalla creazione di una piattaforma di scambio tra imprese, per trasformare scarti e sottoprodotti in risorse per altre filiere produttive, al rafforzamento delle competenze attraverso percorsi formativi per giovani e professionisti del settore moda.
Nella foto (LNews): riciclo capi tessili. 

Foreste, in un secolo scenario cambiato

In Lombardia coperto di boschi oltre un quarto del territorio
bosco Val Masino (foto LNews)

In Lombardia altroché deforestazione. Non è più l’agricoltura montana ad avanzare a scapito dei boschi, ma sono i boschi a conquistare spazi sempre più ampi. In un secolo la superficie boschiva è cresciuta del 45% e ora copre circa 618 mila ettari, corrispondenti al 26% dell’intero territorio.
Lo stato di salute del patrimonio forestale è stato riassunto nel rapporto dell’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (Ersaf), presentato il 26 febbraio 2025 dal presidente Fabio Losio nella commissione agricoltura dell’assemblea regionale, presieduta da Floriano Massardi.
BOSCHI E GESTIONE
I boschi sorgono prevalentemente nelle aree montane (81%), mentre il 12% si trova in collina e il 7% in pianura e alla oro gestione sovrintendono Ersaf, Consorzi forestali e imprese boschive. Enorme è la ricchezza di legname, che ha raggiunto i 145 milioni di metri cubi e aumenta ogni anno di 3 milioni di metri cubi.
L’Ersaf si occupa di 16.500 ettari di boschi di proprietà regionale e degli oltre 618.000 ettari boschivi di tutta la Lombardia. All’attività boschiva collaborano poi ventotto consorzi forestali, le imprese di servizi boschivi (aumentate del 70% negli ultimi dieci anni e con milleseicento addetti), il sistema degli enti pubblici e infine le Associazioni fondiarie (Asfo), che favoriscono una gestione unitaria delle proprietà private, troppo spesso di piccole dimensioni e prive di manutenzione.
Nella foto (LNews): bosco Val Masino.

Como, bicentenario di Alessandro Volta

Avviate le celebrazioni sulla scia delle Olimpiadi Milano-Cortina
Statua Alessandro Volta (foto LNews)

Fu l’inventore della pila e aprì le porte alle applicazioni di quell’elettricità divenuta, ai nostri giorni, la stella polare della vita quotidiana. Al compimento del suo bicentenario mancano, in verità, ancora due anni, ma in Lombardia si è già messo in moto il cantiere delle celebrazioni di Alessandro Volta (Como, 18 febbraio 1745 - 5 marzo 1827).
Lo speciale ‘Comitato nazionale’ è stato presentato a Como il 10 marzo 2025 e alla cerimonia è intervenuta anche l’assessora regionale alla cultura, Francesca Caruso. «Abbiamo scelto – ha spiegato – di partire con le celebrazioni in anticipo per preparare il territorio e per dare un lascito alle comunità che lo abitano. E lo facciamo attraverso un progetto culturale che coinvolge tutti gli ambiti: dall’arte al teatro, dalle biblioteche agli archivi, fino al cinema».
In Lombardia sono in vista le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e tali grandi appuntamenti saranno, secondo Caruso, «un’occasione per avvicinare sempre di più le persone alla figura di Alessandro Volta, un grande lombardo e un grande italiano».
Oltre la figura e l’opera di Volta, il repertorio di eventi promuoverà i cosiddetti ‘luoghi voltiani’, valorizzando le collezioni e i reperti che testimoniano l’influenza della sua eredità sul mondo moderno.
Nella foto (LNews): la statua di Alessandro Volta. 

San Gottardo, gran festa per la Galleria di base

In corso di adeguamento i collegamenti in Italia sulle linee Chiasso-Milano, Lago Maggiore e Arcisate-Stabio
FFS/Gottardo

Centomila visitatori e 240 treni speciali, compresi i 100 shuttle Gottardo e le trasferte in autobus tra i quattro angoli della festa. Sono alcuni numeri dell’inaugurazione della Galleria di base del San Gottardo tra sabato 4 e domenica 5 giugno.
I visitatori, giunti da ogni angolo della Svizzera e dalle limitrofe zone di confine, hanno affollato le aree di Erstfeld e Rynächt (nord) e di Pollegio e Biasca (sud). Momenti clou della festa le corse con lo shuttle Gottardo. In 35'000 circa hanno attraversato la galleria e hanno apprezzato, in particolare, la buona copertura del segnale di telefonia mobile nel più lungo tunnel ferroviario al mondo.
Ampio il programma d’intrattenimento con informazioni, eventi culturali e gastronomici e iniziative su misura per i bambini. Ai visitatori sono state presentate anche le esclusive prospettive di mobilità per il futuro.
Mancano ancora 189 giorni fino alla messa in servizio della galleria secondo l'orario dell'11 dicembre. Dall'estate i primi treni commerciali circoleranno attraverso la galleria di base nel quadro della fase di prova. L'obiettivo è quello testare e ottimizzare i processi nell'ambito di esercizio, manutenzione e sicurezza.
SCHEDA DELLA GALLERIA
La Galleria di base del San Gottardo collega Ersfeld nel Canton dell'Uri a Bodio in Canton Ticino, permettendo di risparmiare mezz'ora nella tratta Zurigo-Lugano. Con l'inaugurazione della Galleria Ceneri (Canton Ticino) nel 2019, il tempo di percorrenza sarà dimezzato di altri 30 minuti.
Con 57,1 chilometri, il tunnel del San Gottardo è la galleria ferroviaria più lunga del mondo (supera di 3,2 chilometri quella di Seikan in Giappone). La sua realizzazione è costata 12,2 miliardi di franchi svizzeri (11 miliardi di euro) e ha impiegato oltre 17 anni.
Per scavare il tunnel, sono state utilizzate quattro talpe meccaniche con un diametro di 9,5 metri e lunghe 450 metri. In tutto sono stati scavati 152 chilometri per i due binari unici e i cunicoli di areazione. Il materiale di terre e rocce da scavo è stato di 28,2 milioni di tonnellate, al 90 per cento riutilizzato per il calcestruzzo che riveste il tunnel.
Il San Gottardo è anche la galleria ferroviaria più profonda del mondo: raggiunge, nel suo punto massimo, oltre 2.300 metri. Il progetto sarà ancora più funzionale nel 2019 quando si completeranno in Svizzera, a sud del tunnel principale, i lavori di potenziamento del traforo del Ceneri e della linea Lugano-Chiasso.
A quell’appuntamento si sta preparando anche l’Italia. Sono già in corso le opere di potenziamento dei collegamenti sia sulla linea principale da Chiasso a Milano, sia sulla linea del lago Maggiore, oltre alla linea ferroviaria Arcisate-Stabio.  

Luino e Casalzuigno, scrittura e grafologia tra conferenza e laboratori

Appuntamenti il 28 e 29 marzo 2025
Pal Verbania, foto Ibis

Tra Luino e Casalzuigno, nel Varesotto, si svolgerà, da venerdì 28 a sabato 29 marzo 2025, il progetto “Scrittura e grafologia”, organizzato dall’Associazione Grafologica Italiana in collaborazione con le associazioni Le Sempiterne e Amici del Liceo Sereni, l’Istituto comprensivo statale “B. Luini” di Luino e il FAI Villa Della Porta Bozzolo di Casalzuigno.
Laboratori in alcune delle scuole primarie luinesi nella mattina del 28 marzo e poi - nel pomeriggio del giorno successivo - una visita guidata alla biblioteca di Villa Della Porta Bozzolo faranno corona a una conferenza di orientamento in programma, venerdì 28 marzo (ore 17), a Palazzo Verbania di Luino. Prenderanno la parola il presidente di Fondazione Varesotto Federico Visconti e la studiosa Francesca Boldrini. Maggiori informazioni sul feed @le_sempiterne e @orotrailaghi.

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