Edizione n.9 di mercoledì 19 marzo 2025

Prima pagina

Volandia (Somma Lombardo), rivive l’idrovolante della trasvolata di Balbo

I primi pezzi della replica del S.55 X Siai Marchetti saranno esposti al convegno dedicato al progettista Alessandro Marchetti
Dalla locandina, Alessandro Marchetto

Sta per rivivere l’idrovolante S.55 X che nel 1933 solcò l’Oceano Atlantico nella trasvolata di Italo Balbo. L’aereo, ideato dall’ingegner Alessandro Marchetti (Cori, Latina, 16 giugno 1884 – Sesto Calende, Varese, 5 dicembre 1966), partì il 1 luglio 1933 da Orbetello e unito a uno stormo di 24 apparecchi sorvolò l’Europa, l’Islanda, Montreal, Detroit, Chicago e atterrò il 12 luglio 1933 a New York.
Il Savoia Marchetti Historical Group, coordinato da Filippo Meani, ha promosso una sua ricostruzione con il sostegno di altre associazioni di volontari. La replica in scala reale del velivolo - 24 metri di apertura alare – si basa sui disegni originali e sulle tecniche degli anni Trenta. Le parti già finite - i timoni e le derive - saranno presentate al pubblico il 3 dicembre a Volandia (Somma Lombardo).
TRA SESTO CALENDE E VOLANDIA
Palcoscenico dell’evento sarà il convegno “L’eredità dell’ingegner Alessandro Marchetti a cinquant’anni dalla sua scomparsa”, organizzato dal Parco e Museo del Volo e dal Savoia Marchetti Historical Group insieme con il Gruppo Lavoratori Seniores SIAI Marchetti e l’Associazione Amici di Volandia. Il convegno sarà preceduto da una mostra-conferenza commemorativa il 2 dicembre al Comune di Sesto Calende.
A Volandia il presidente Marco Reguzzoni accoglierà il sindaco della città natale di Marchetti, il nipote dell’illustre progettista, il team della Sezione Divulgazione Storica Multimediale dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e varie personalità del mondo aeronautico.
PIONIERI
L’ingegnere Marchetti fu protagonista, insieme con l’imprenditore lombardo Luigi Capè, della trasformazione di una segheria in un’industria aeronautica che, senza contare l’indotto, arrivò a impiegare più di 11.000 persone. A Volandia saranno esposti un suo busto celebrativo, il tecnigrafo da lavoro, il diario, un libro voli e un motore Isotta Fraschini “Asso” del tipo che equipaggiò il velivolo.
I timoni e le derive sono stati realizzati dall’Aerosviluppi di Lonate Pozzolo e il timone di profondità dalle Officine Villella di Sesto Calende. Altre parti sono in fase di realizzazione grazie alle ditte Merletti Aerospace, Gilegno di Grossoni Ernesto e Figli, Aviotecnica Srl, Faber di Stilo Massimo, Falegnameria Franchini, G&B Barberi, Bonomi di Bonomi Arnaldo & C. e Bramante Model & Service.  

Domenica 15, Lettere dalla Resistenza per ricordare la Battaglia del S. Martino

locandina

Domenica dedicata alla Resistenza e al suo significato a Cassano Valcuvia. Il 15 novembre si ricorderà infatti il 72° anniversario della Battaglia del San Martino che quest’anno si celebra proprio nel giorno in cui la battaglia si svolse.
La manifestazione, che vedrà cerimoniere Guido Calori, inizierà alle 9 con il ritrovo dei partecipanti al palazzo comunale di via IV Novembre, dopo mezz'ora Alzabandiera e alle 10 messa nella parrocchiale SS. Ippolito e Cassiano. Celebrerà padre Paolo Pigozzo, dei Padri Carmelitani Scalzi, priore dell’Eremo del Carmelo di Cassano Valcuvia. Il programma proseguirà alle 11 con la celebrazione civile cui interverranno sindaci e autorità terrioriali. Nella commemorazione sono stati coinvolti anche i ragazzi dell’Istituto comprensivo Luini che hanno lavorato sulla Seconda Guerra Mondiale. A loro sarà affidata la lettura, alle 11.30, di alcune lettere scritte da partigiani o semplici cittadini condannati a morte. Accompagnerà al violino Niccolò Minonzio, del Liceo musicale Manzoni di Varese. A cura del Teatro Periferico di Cassano Valcuvia inoltre “Lettura di lettere dei condannati a morte della Resistenza”. La commemorazione sarà a cura di Giorgio Roncari, studioso di storia locale.
Alla giornata parteciperà la Filarmonica Cuviese. In caso di maltempo la cerimonia si sposterà all’interno del teatro comunale. Info: 0332 252463
Nella foto della locandina, ufficiali del Genio sul San Martino (Biblioteca Civica del Comune di Mezzago-Mi, Archivio Luigi Brasca) . 

Disturbi alimentari, ambulatori a Varese e Laveno

Il 15 marzo nel Salone Estense informazioni e consigli con équipe disciplinare
Disturbi alimentari, ambulatori a Varese e Laveno

Comportamenti inappropriati possono nell’alimentazione sfociare in disturbi come anoressia, bulimia e’”abbuffata di cibo” (binge eating), che non solo compromettono la salute fisica, ma influiscono profondamente sul benessere emotivo e psicologico degli individui. Vitali sono allora prevenzione, alimentazione equilibrata, supporto professionale tempestivo.
Alle difficoltà di disturbi alimentari l’Asst Sette Laghi di Varese ha dedicato appositi servizi nella Casa di Comunità di Varese e nella Casa di Comunità di Laveno Mombello.
Gli ambulatori offrono prime visite con un approccio multidimensionale integrato, mirato al benessere psicologico e fisico dei pazienti. L’équipe interdisciplinare coinvolge medici psichiatri, psicologi, psicoterapeuti e dietisti per un trattamento globale e personalizzato.
Sui disturbi alimentari l’Asst varesina, in occasione della Giornata Mondiale dei Comportamenti Alimentari, ha organizzato il 15 marzo 2025 (ore 11-13) nel Salone Estense di Varese un incontro aperto alla popolazione, ai professionisti e alle associazioni. Un’équipe multidisciplinare sarà a disposizione di chi affronta questi disturbi per fare domande, informarsi e conoscere meglio le risorse esistenti su questi temi cruciali per la salute e il benessere. 

Qualità aria, limitazioni omogenee e anticipate nel Bacino padano

Il nuovo calendario dei divieti in vigore dall'1 ottobre 2017 al 31 marzo 2018

Via libera anche in Lombardia alle nuove misure per il miglioramento della qualità dell'aria. Il 18 settembre 2017 la giunta regionale ha dato seguito all'Accordo di programma del Bacino Padano 2017, sottoscritto lo scorso 9 giugno a Bologna dal Ministero dell'Ambiente e dalle Regioni del Bacino padano (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte).
Sarà anticipato di 15 giorni l'avvio dei provvedimenti nel periodo autunnale/invernale. In particolare, la stagione dei divieti decorrerà dall'1 ottobre 2017 (e non più dal 15 ottobre) fino al 31 marzo 2018 (non più il 15 aprile) e sarà in vigore dal lunedì al venerdì, escluse le giornate festive infrasettimanali, dalle ore 7.30 alle ore 19.30.
La modifica, limitata al calendario, si rende necessaria ai fini di una armonizzazione con le altre Regioni che, da tempo, utilizzano il calendario 1 ottobre-31 marzo. 

Varese, contro l’anemia alimenti fortificati con nanoparticelle

La frontiera aperta da una ricerca di studiosi dell’Università degli Studi dell’Insubria e dell’Università di Cambridge
Uninsubria, Bossi e Gornati

Forse non è così lontano un supercibo contro l’anemia. In campo potrebbero arrivare alimenti fortificati con nanoparticelle di ferro. Una ricerca firmata da studiosi dell’Università dell’Insubria e di Cambridge, pubblicata il 12 settembre 2017 sulla rivista inglese Scientific Reports del gruppo Nature, rivela il possibile sviluppo di alimenti, integratori e farmaci fortificati con nanoparticelle di ferro per correggere diverse forme di anemia.
Lo studio è stato condotto nel Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita di Uninsubria e ha visto coinvolte due professoresse, Elena Bossi e Rosalba Gornati (nella foto da sinistra), responsabili dei laboratori di Fisiologia Cellulare e molecolare e di Biologia Cellulare, il direttore del Dipartimento, professor Giovanni Bernardini, e un dottorando in Medicina sperimentale e transazionale, Daniele Zanella.
I due gruppi Insubri hanno collaborato alla scoperta con il supporto di un gruppo di chimici dell’Università di Cambridge. Il sostegno finanziario è venuto dal Fondo di Ateneo per la Ricerca dell’Università dell’Insubria e dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando di ricerca “Nanoparticles, nanotechnologies and ultrafine particles”.
«APPROCCIO PERCORRIBILE»
«Ancora oggi – spiega la professoressa Bossi - le forme di anemia da mancanza di ferro sono ampiamente diffuse per cause sia nutrizionali sia patologiche. La cura prevede nella maggior parte dei casi la somministrazione di ferro in forma ionica accompagnato da acido ascorbico per evitarne l’ossidazione e migliorarne l’assorbimento. Purtroppo spesso questa formulazione non può essere utilizzata come additivo fortificante aggiunto agli alimenti, in quanto ne altera considerevolmente le proprietà organolettiche.
«Utilizzando nanoparticelle di ferro, questa problematica – prosegue la professoressa Bossi - può essere risolta e la scoperta che le nanoparticelle sono in grado di attraversare direttamente la membrana plasmatica, senza incorrere nel sequestro da parte del comparto lisosomiale che ne ridurrebbe la disponibilità, apre nuove prospettive nella fortificazione dei cibi. Lo studio – conclude la scienziata - ha mostrato come questo nuovo approccio sia effettivamente percorribile e ne spiega la fattibilità grazie anche alla caratterizzazione chimico-fisica delle nanoparticelle fornita dai colleghi di Cambridge». 

Domodossola, la "leggerezza" prende il volo

Dal 21 al 24 settembre decolla “Domosofia, Festival delle Idee e dei Saperi”- Oltre 20 appuntamenti dall'impresa alla filosofia, dalla psicologia, medicina e scienza allo sport, musica, moda e giornalismo

Un incontro per studenti, giovedì 21 settembre, con Anastasia Buda di Samsung Italia e la giovanissima web talent Elisa Maino su "Amici di click, social senza paura". E poi, nelle quattro giornate di incontri, dibattiti, laboratori ed esibizioni artistiche di “Domosofia, Festival delle Idee e dei Saperi“ in programma dal 21 al 24 settembre a Domodossola (VCO), appuntamenti anche con lo psichiatra Eugenio Borgna, il filosofo Umberto Galimberti, il neuroscienziato Giovanni Frazzetto, ma anche l'alpinista Silvio Mondinelli, i campioni di scialpinismo Damiano Lenzi e di Ultra Trail Giulio Ornati, il giornalista sportivo Alberto Cerruti.
Ma Domosofia, organizzato dalla Città di Domodossola in collaborazione con l'Associazione Turistica Pro Domodossola e l'Associazione De Claritate Mentis, non finisce certo qui. In cartellone più di venti appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, uniti dal filo conduttore della "leggerezza" per scoprire come, attraverso e all'insegna di essa, si possa guardare alla vita nella sua complessità.
Studio, lavoro, amore, media, alimentazione saranno affrontati con donne e uomini dei mondi più diversi, dall'impresa alla filosofia, ma anche psicologia, medicina e scienza, sport, musica, moda e giornalismo. Interverranno la cantante dei Dirotta su Cuba Simona Bencini, la giornalista e scrittrice Fabiana Giacomotti, il direttore delle risorse umane del World Economic Forum Paolo Gallo.
Accanto ai dibattiti, le quattro giornate di Domosofia saranno animate da laboratori, concerti, giochi e teatro di strada, che coinvolgeranno adulti e bambini. Spazio anche alla leggerezza in cucina con la vicepresidente di Slow Food Cinzia Scaffidi, lo chef Giorgio Bartolucci, Massimo Sartoretti, ristoratore, e un confronto tra gli chef Matteo Sormani di Walser Schtuba e Andrea Ianni.
Sono queste solo alcune occasioni di incontri. Per il programma completo: www.domosofia.it 

Milano, Museo della Permanente, "Chagall. Sogno di una notte d'estate"

La mostra per la prima volta in Italia dal 13 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018

In Francia, unico posto dove è stato realizzato il progetto, ha avuto oltre 580.000 visitatori. Ora giungerà anche in Italia la mostra-spettacolo "Chagall. Sogno di una notte d'estate". Si terrà dal 13 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 al Museo della Permanente di Milano e proporrà una formula inedita di vivere l’arte, unendo spettacolo, teatro, musica, tecnologia e arte stessa. «Nulla a che vedere con quanto già visto in Italia nelle cosiddette “mostre immersive”: una regia sapientemente costruita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi, capace di coinvolgere, travolgere ed emozionare i visitatori», spiega la presentazione della manifestazione.
La mostra-spettacolo è un viaggio per tappe, quelle della creazione artistica di Marc Chagall e della sua vita. Vi si snodano dodici macro sequenze: Vitebsk, piccolissimo villaggio russo in cui Chagall è nato, La vita, La poesia, I collages, La guerra, Le vetrate, L’Opéra Garnier, Daphnis e Chloé, I mosaici, Il circo, Le illustrazioni per fiabe, La Bibbia.
In questo nuovo modo di fruire l’opera, il visitatore-spettatore è in grado di percepire l’enorme densità e la ricchezza espressiva del mondo onirico di Chagall. Perché l’opera è tutta attorno, a 360 gradi, mentre il racconto e la musica procedono, parte integrante dell’opera stessa, in una nuova modalità di conoscenza dell’arte. Forse quella che molti artisti hanno sognato e che ha come fine ultimo non solo la meraviglia e la capacità di stupire ed emozionare, ma quella di raccontare, coinvolgendo l’immaginazione dello spettatore, che diviene attore e protagonista.
L'iniziativa, con il patrocinio del Comune di Milano, è promossa dal Museo della Permanente di Milano ed è prodotta in Italia da Arthemisia con Sensorial Art Experience. In Francia la mostra è stata prodotta da CultureEspaces e realizzata a Carrières de Lumière. La regia è di Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi, la colonna sonora appositamente composta è di Luca Longobardi.
Aperte le prenotazioni. PREVENDITA: http://www.ticketone.it/biglietti.html?affiliate=ITT&doc=artistPages%2Ftickets&fun=artist&action=tickets&erid=1949757&includeOnlybookable=false&xtmc=chagall&xtnp=1&xtcr=1
INFO  E PRENOTAZIONI: www.chagallmilano.show; T. +39 02 89 29 711
ORARI Tutti i giorni 9.30 – 19.30.

In foto: Marc Chagall, La passeggiata, 1917_1918. Olio su tela, 169x163 cm. State Russian Museum, San Pietroburgo. © 2017. Foto Scala, Firenze. © Chagall®, by SIAE 2017 

Mura Veneziane, s’allarga la famiglia italiana dei siti Unesco

In Lombardia- e nel Varesotto - il maggior numero di beni culturali

Primato dell’Italia nel mondo (53), della Lombardia in Italia (11) e di Varese in Lombardia (4) per numero di siti iscritti nel Patrimonio dell'Umanità. A Cracovia (Polonia), il 9 luglio 2017, durante la quarantunesima sessione di lavori il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco ha inserito nella lista le Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo: Stato di Terra - Stato di Mare occidentale, un sito seriale transnazionale presentato dall'Italia insieme con Croazia e Montenegro.
Le Mura Veneziane sono presenti a Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda per l'Italia, Zara e Sebenico per la Croazia, Cattaro per il Montenegro e costituiscono un insieme straordinario dei più rappresentativi sistemi difensivi "alla moderna” (poi diffusI in tutta Europa), progettati dopo la scoperta della polvere da sparo e dislocati lungo lo Stato di Terra e lo Stato di Mare.
TESTIMONIANZA UNICA
Le opere di difesa veneziane “alla moderna” costituiscono un'eccezionale testimonianza dell'architettura militare che si sviluppò tra XVI e XVII secolo e interessò territori vasti e le loro interazioni. Nel loro insieme, le componenti testimoniano la presenza di una rete difensiva unica tra Stato da Terra e Stato da Mar occidentale incentrato sul Mare Adriatico storicamente conosciuto come Golfo di Venezia. Tale progetto difensivo ebbe connotazione civile, militare e urbana che si estese oltre il bacino mediterraneo spingendosi a Oriente.
«Con le Mura veneziane salgono a undici i siti Unesco della Lombardia, dieci 'materiali' più il sito 'immateriale' del 'saper fare il liutario' riconosciuto alla città di Cremona» ha dichiarato il presidente Roberto Maroni. «La Lombardia rafforza il proprio primato di regione con il maggior numero di siti Unesco in Italia e si conferma, anche in questo ambito, una vera eccellenza nazionale».
I “MAGNIFICI 11” LOMBARDI
In Lombardia sono questi i siti del Patrimonio mondiale dell’Umanità: 1) BESANO (Varese), Monte San Giorgio; 2) CAPRIATE SAN GERVASIO (Bergamo), Villaggio operaio di Crespi d'Adda; 3) CASTELSEPRIO (Varese), torre di Torba e Chiesa di Santa Maria Foris portas e - a GORNATE OLONA - Monastero di Torba; 4) CREMONA, Palazzo Pallavicino Ariguzzi, sede dell'Istituto di Istruzione Superiore 'Antonio Stradivari'; 5) ISOLINO VIRGINIA (Varese); 6) MILANO, Cenacolo Vinciano; 7) OSSUCCIO (Como), Sacro Monte; 8) SABBIONETA (Mantova), Palazzetto del Valleggero; 9) VALLE CAMONICA (Brescia), incisioni rupestri; 10) VARESE, Sacro Monte; 11) MURA VENEZIANE.

STORIA DELLE MURA VENEZIANE
Le Opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo Stato da Terra-Stato da Mar occidentale sono costituite da sei componenti fortificate situate in Italia, Croazia e Montenegro, che formano un sistema esteso per oltre mille chilometri tra la Regione Lombardia, in Italia, e la costa orientale adriatica.
L'introduzione della polvere da sparo comportò notevoli trasformazioni delle tecniche e dell'architettura militare, cambiamenti riflessi nella progettazione delle fortificazioni denominate alla moderna. Gli apparati difensivi dello Stato di Terra (a protezione della Repubblica dai potentati europei del nord-ovest) e dello Stato di Mare (a difesa delle rotte marittime e dei porti, dal Mare Adriatico fino a Levante) erano entrambi necessari per proteggere l'assetto territoriale e il potere della Repubblica di Venezia.
SISTEMI BASTIONATI
Durante il Rinascimento, il vasto e strategico territorio della Serenissima fu lo spazio ideale per sostenere la nascita dei sistemi bastionati o 'alla moderna'.
Gli elementi di eccezionale valore universale sono molteplici: dalle colossali operazioni di scavo per i percorsi ipogei alle realizzazione di complessi manufatti che riflettono i nuovi requisiti costruttivi messi a punto tra XVI e XVII dai tecnici della Repubblica. Al valore del sito contribuisce poi sensibilmente il contesto paesaggistico in cui si inseriscono le sei componenti, ciascuna in grado di offrire notevoli suggestioni visive all'interno del proprio contesto.
Ibis

Galleria Monte Ceneri, verso il traguardo anche il terzo cantiere di Alptransit

Sopralluogo della delegazione Ue Commissione Coter – Adeguamento delle linee ferroviarie italiane di Luino, Chiasso e Domodossola
Monte Ceneri veduta aerea
Monte Ceneri, Cattaneo (al centro) con la delegazione Coter e il console svizzero Baumann nella galleria del Monte Ceneri

Prima Lotschberg (34,6 chilometri) nel 2007, poi San Gottardo (57,1 chilometri) l’11 dicembre 2016 e, ora, Monte Ceneri (15,4 chilometri) dal 2020. Sono le tre gallerie del progetto Alptransit realizzato con tipica puntualità dalla Svizzera. Obiettivi: trasferire il maggior volume di traffico dalla strada alla rotaia, agganciare la rete ferroviaria europea ad alta velocità, collegarsi direttamente con l'asse Rotterdam-Anversa-Genova.
Il costo complessivo di Alptransit ammonta a circa 22 miliardi e mezzo di euro. A questa montagna di soldi vanno poi aggiunti altri 42 miliardi e 300 milioni di euro, investiti nei grossi ampliamenti previsti da Ferrovia 2000, nello sviluppo di 130 progetti dell'infrastruttura ferroviaria SIF, nel raccordo diretto con la rete ferroviaria europea ad alta velocità e nei collegamenti lungo l'asse Rotterdam-Anversa-Genova,

LAVORI A LUINO, CHIASSO E DOMODOSSOLA…
La colossale opera non solo risponde a un preciso mandato politico del popolo rossocrociato (1994), ma ha inevitabili e benefiche ricadute anche sul fronte italiano.
L’inaugurazione e la messa in servizio della Galleria di base del Ceneri sono previste per il 2020. La sua realizzazione comporterà un miglioramento delle interconnessioni con la Lombardia e l'istituzione di nuove linee ferroviarie da parte della TiLo (la società mista Ticino Lombardia).
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha in corso interventi di potenziamento tecnologico e infrastrutturale per circa 500 milioni di euro lungo i tre valichi transfrontalieri di Luino, Chiasso e Domodossola, tra cui adeguamenti per consentire il transito di carichi alti fino a quattro metri, l’adeguamento del modulo dei binari allo standard europeo di 750 metri  e l’installazione di tecnologie di ultima generazione per incrementare la capacità di traffico merci e viaggiatori.
…E PROSSIMO TRAFFICO MERCI
Con il completamento del Ceneri, unitamente a quella del San Gottardo, si potrà ottenere un’unica linea ferroviaria quasi completamente pianeggiante, in grado di accogliere sul suo percorso treni merci dal peso complessivo di 2mila tonnellate.
A lavori completati, la capacità di traffico merci sarà di 390 treni al giorno a fronte dei 285 di oggi, di cui 170 al valico di Chiasso, 90 al valico di Luino e 130 al valico di Domodossola. Entro fine anno, con un investimento complessivo di 260 milioni di euro, è infine prevista l’attivazione anche della linea Arcisate–Stabio, che grazie all’interscambio di Gallarate consentirà di collegare facilmente l’aeroporto di Malpensa con le principali città della Svizzera centrale e meridionale.
SOPRALLUOGO EUROPEO
Ai cantieri della Galleria Monte Ceneri ha fatto visita, l’8 giugno 2017, la Commissione europea per le politiche di Coesione territoriale (Coter) a margine di un seminario sul tema della cooperazione transfrontaliera organizzato il giorno precedente al Joint Research Centre di Ispra (VA).
Il presidente Raffaele Cattaneo e la delegazione sono stati accolti a Sigirino dal presidente della Direzione generale di AlpTransit San Gottardo Renzo Simoni, il presidente del Consiglio di Stato del Ticino Manuele Bertoli, il presidente del Consiglio Cantonale ticinese Walter Gianora e il responsabile della comunicazione dell'Ufficio federale svizzero dei Trasporti Gregor Saladin. «I lavori procedono nel rispetto dei tempi previsti - ha sottolineato Cattaneo - ed entro il 2020 il sistema Alptransit sarà pienamente operativo. Sul fronte italiano dobbiamo adoperarci per rispettare i tempi di realizzazione per le opere complementari, dall'Arcisate-Stabio a quelle in programma in prossimità dei valichi di Luino, Chiasso e Domodossola, e sono fiducioso che ci riusciremo in modo puntuale».
GALLERIA DEL MONTECENERI
I cantieri del tunnel del Monte Ceneri sono stati illustrati dal direttore dei lavori Alberto De Col. Con i suoi 15,4 chilometri di lunghezza, la Galleria di base del Monte Ceneri rappresenta, dopo l’apertura della Galleria di base del San Gottardo, il secondo maggiore progetto di galleria della Svizzera.
Analogamente alla Galleria di base del San Gottardo, anche quella del Ceneri è costituita da due canne a binario unico, distanziate tra loro di circa 40 metri e collegate l’una all’altra ogni 325 metri attraverso cunicoli trasversali. Vista la sua lunghezza, non sono necessari cambi di corsia né stazioni multifunzionali. Su richiesta del Cantone Ticino è in corso di realizzazione la bretella Locarno–Lugano, che servirà anche a smaltire il traffico regionale ticinese, riducendo i tempi di percorrenza del tratto tra le due località dagli odierni 59 minuti a 31 minuti.
Per collegare la Galleria di base del Ceneri alla linea ferroviaria esistente sono in fase di costruzione altre opere al nodo di Camorino: tra di esse spiccano soprattutto il ponte a quattro binari sovrastante l’autostrada A2 e i due viadotti ferroviari.
Nelle foto: Il presidente Cattaneo (al centro) con la delegazione Coter e il console svizzero Baumann nella galleria del Monte Ceneri; veduta aerea del cantiere Alptransit 

8 Marzo: per non dimenticare

Sembra opportuno ricordare o far conoscere Elisabeth Cady Stanton (1815-1902), considerata la leader del primo movimento femminista statunitense, autrice della Dichiarazione dei Sentimenti, pronunciata ed approvata alla Convenzione sui Diritti delle Donne, passata alla storia come Convenzione di Seneca Falls (1848).
Sono sue queste parole, «Chi, vi chiedo, può prendere, osare prendere su di sé i diritti, i doveri, le responsabilità di un'altra anima umana?»
Parole che la storica Anna Rossi Doria, l'intellettuale più stimata ed influente nell'universo politico femminile negli anni '70-'90, recentemente scomparsa, volle stampate sulla copertina di uno dei suoi libri più noti “Le donne nella modernità”.
Come commento, a guisa di controcanto, riportiamo il contenuto di una poesia satirica sulle donne di Seneca Falls.

Si son fatte le idee di voler parlare di sé
e brandiscono la Bibbia e la penna.
Son salite sul rostro, quelle elfi-megere
e -orrendo- parlano agli uomini!
Senza sbiancare vengono davanti a noi
ad arringarci, dicono, a favore degli sciocchi.
La cultura delle nostre nonne consisteva un tempo
nello stender la tovaglia sulle loro tavole generose,
nel far girare la conocchia o lavare il pavimento
e nell'obbedire il volere dei loro Signori.
Adesso le signore possono ragionare, pensare e dibattere
tanto che l'obbedienza è fuori moda.

I nostri saggi hanno cercato invano di esorcizzare
i loro spiriti turbolenti:
è come avere a che fare con il mare che non ha catene
o come voler conquistare l'etere con la spada.
Come i diavoli di Milton si rialzano dopo ogni colpo
e con spirito invitto insultano il nemico...

Per ridere un po' ma anche per meditare...

Jolanda Leccese
della Società Italiana delle Letterate  

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