Edizione n.30 di mercoledì 4 settembre 2024

Siccità, laghi varesini sotto zero idrometrico

Allarme della Coldiretti provinciale - Il lago Maggiore pieno solo al 25%

Lago di Varese in discesa costante nelle ultime settimane, Lago Maggiore pieno solo al 25% della sua capacità. I laghi varesini hanno sete. A lanciare l’allarme è la Coldiretti di Varese, i cui tecnici sono stati impegnati tra lunedì 28 e martedì 29 agosto 2017 nel monitoraggio del livello delle acque dei più grandi bacini della provincia.
Il lago di Varese è arrivato a -19 centimetri sotto lo zero idrometrico, mentre il Lago Maggiore è ad un’altezza idrometrica di -1,2 centimetri contro i +53,2 centimetri della media. «L’allarme, ovviamente, è diffuso su tutto il territorio italiano, dove temperature massime sono risultate superiori di 3,9 gradi la media, mentre le precipitazioni sono risultate in calo del 62,3% con una crisi idrica di portata storica a livello nazionale». Questo il commento del presidente di Coldiretti Varese, Fernando Fiori.

CROLLO A LUGLIO E AGOSTO
Tutta colpa della scarsità di precipitazioni. A luglio, come rileva l’associazione degli agricoltori, le piogge nel Varesotto hanno fatto segnare un -45% rispetto alla media climatica, mentre a giugno un -39,4%.
La situazione del mese di agosto non è di certo migliore, visto che la prima e la seconda decade del mese hanno fatto registrare, rispettivamente, il 75,6% e 45,7% di precipitazioni in meno rispetto alla media.
«Le bolle di caldo africano e la rarefazione delle piogge sono state il marchio di fabbrica dell’estate 2017. Un’estate, e più in generale un anno, che ha portato non pochi problemi ai raccolti e alle produzioni dei prodotti locali, come miele, latte, ortaggi, verdure e mais.
«Gli agricoltori - aggiunge Fiori - sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l'uso razionale dell'acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l'innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare».