Edizione n.4 di mercoledì 15 febbraio 2025

Cassano Valcuvia, inaugurato il Centro Documentale “Linea Cadorna”

In occasione dell’annuale commemorazione della battaglia del S. Martino

Giornata memorabile quella di domenica, 18 novembre, nella quale si è posta una pietra miliare sul percorso, spesso faticoso, del recupero della memoria storica del nostro territorio.
L’occasione la celebrazione della commemorazione della battaglia del S. Martino, che quest’anno si è tenuta a Cassano Valcuvia (Varese), dove è stato inaugurato il Centro Documentale Frontiera Nord “Linea Cadorna”, fortemente voluto dal sindaco Marco Magrini e dalla Comunità Montana Valli del Verbano di cui è presidente. Un’opera realizzata anche con il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.
Sei sale espositive raccontano la storia della linea di difesa Cadorna, della cruenta battaglia partigiana del S. Martino, evidenziando nel contempo, in modo dettagliato, la geologia, la geomorfologia, la fauna, la flora e gli aspetti naturalistici della nostra zona. Un lavoro che si è avvalso della preziosa consulenza di Francesca Boldrini, Gianfranco Giannantoni e Federico Pianezza, coadiuvati da numerosi collaboratori cassanesi.

Istituzione unica nel Varesotto
Le sale multimediali espositive sono dotate di strumentazioni audio-visive, di pannelli iconografici, di punti interattivi e di documenti ed oggetti pertinenti alle varie tematiche trattate. Il fabbricato che accoglie il Centro è stato donato al comune dalla famiglia Giani in memoria del partigiano Marco Giani.
Un’istituzione unica nella nostra provincia, destinata a diventare un polo di riferimento per le scuole, per i ricercatori, per la promozione di un’articolata offerta culturale e didattica. Questo l’auspicio espresso più volte durante la mattinata dal presidente Magrini e dalle varie personalità intervenute. Una cerimonia che ha visto la presenza di una folta rappresentanza dei comuni della provincia, insieme ai sindaci o ai loro delegati.

Reduci del S. Martino
Un gran numero di gonfaloni, gli uni accanto agli altri, hanno sfilato, al termine della messa nella chiesa parrocchiale, lungo le vie del paese per convergere nella piazza dove sorge il monumento ai Caduti. Momenti di intensa commozione soprattutto quando Pietro Somaini, uno dei reduci del S. Martino, ha rievocato i drammatici avvenimenti di cui è stato testimone e protagonista. Sul palco d’onore anche Carlo Alini, classe 1916, lui pure scampato al massacro. Presenti inoltre il prefetto di Varese, Giorgio Franco Zanzi, Luca Marsico, vicepresidente della Provincia, il senatore Giuseppe Zamberletti, l’ex assessore regionale Raffaele Cattaneo, il presidente provinciale dell’ANPI, Angelo Chiesa. Da parte di tutti gli oratori è stato ribadito l’invito, in un momento di generale sconforto come quello che stiamo attraversando, a dare concreta attuazione agli ideali di libertà, di impegno politico e sociale, per i quali i partigiani del S. Martino hanno combattuto mettendo a repentaglio la loro vita. (Altre immagini sulla manifestazione in Prima pagina)
Emilio Rossi