Edizione n. 31 di mercoledì 10 settembre 2025

Lombardia Piemonte Svizzera

Torino, metropolitana cardioprotetta

Dotate di defibrillatore le stazioni di Fermi, Porta Susa, Porta Nuova e Lingotto
TORINO palazzo Madama

Si estende in Piemonte il servizio di protezione delle persone colpite da improvviso malore. Dal 21 luglio la metropolitana di Torino, che trasporta ogni giorno più di 150.000 passeggeri e in un anno 38 milioni, è cardioprotetta.
Nelle stazioni di Fermi, Porta Susa, Porta Nuova e Lingotto sono stati installati quattro defibrillatori semiautomatici esterni. La consegna si è svolta nella stazione metropolitana di Torino Porta Susa alla presenza degli assessori della Regione Piemonte, Antonio Saitta, e di Torino, Stefano Gallo.
I defibrillatori sono stati acquistati grazie all’avanzo di gestione del IX Congresso Nazionale Società Italiana Sistema 118, svoltosi a Torino nel 2011, e con il contributo dell’azienda Progetti Srl. La loro donazione rappresenta un ulteriore impulso al potenziamento della rete cittadina per la defibrillazione precoce da parte di Regione, Comune, Anpas e Cri.
Il Piemonte ha varato, da alcuni anni, un progetto di diffusione di defibrillatori. Ne sono stati acquistati 280 e destinati a comuni, luoghi di interesse culturale, associazioni di volontariato, forze dell’ordine, ecc.) e migliaia di cittadini hanno partecipato alla necessaria formazione. In un anno l’Anpas, in qualità di Agenzia formativa regionale Aed (Automated external defibrillator), ha abilitato all’uso del defibrillatore 3.363 persone, fra volontari e personale di enti, aziende e società sportive, attraverso l’organizzazione di 134 corsi. 

Cannobio, Lo specchio del lago con Baj

Le sale espositive di Palazzo Parasi di Cannobio ospitano fino al 29 ottobre una raccolta di opere di Enrico Baj. Sono installate venti lavori incentrati sulla serie degli Specchi. Nelle sale il visitatore trova collage di specchi su materiali eterogenei, come tavola, tappezzeria, stoffa, tela, che creano spesso dei personaggi e dei mostri, come gli indimenticabili ultracorpi “Personaggio”, “A magic”, “Ultracorpo allo specchio”, insieme al “Grande Attrattore” del 1980, composto da ventisette pannelli specchianti. Alle opere si lega idealmente l'immagine dello specchio d'acqua del Lago Maggiore, sul quale si affaccia Cannobio. Compoaiono così le celebri “Modificazioni”, “Au bord du lac”,  figure popolari e kitsch , oppure “Lo scoppio è alto nel cielo” del 1953, esempio della pittura nucleare. Completano l'esposizione “Bagnanti a Gavirate” del 1947, un piccolo dipinto ad olio, e il libro d'artista “Sull'Acqua” del 2003 con tredici testi inediti di Giovanni Raboni.  

Documentari radio, nuova edizione del Premio RSI

Nato nel 1968 come Premio Canevascini per ricordare il fondatore di Radio Monteceneri e ribattezzato nel 2001 Premio RSI, il concorso - unico nel suo genere - giunge quest'anno alla diciottesima edizione. A scadenza biennale, vuole valorizzare il genere del documentario radiofonico, in cui la RSI vanta una consolidata tradizione che continua con spazi di palinsesto e produzioni apposite sulle tre reti.
Il premio è aperto a professionisti e non professionisti, collaboratori RSI ed esterni, senza distinzione di nazionalità, residenza o altro. Ogni partecipante può presentare al massimo un documentario che non deve superare i trenta minuti, deve essere (interamente o principalmente) in lingua italiana e, soprattutto, totalmente inedito, ossia mai diffuso - neppure in parte - né in radio né sul web e nei social.
Una commissione di esperti effettuerà una prima selezione. Successivamente una giuria specializzata nominata dal Dipartimento cultura RSI sceglierà il vincitore. Criteri di giudizio sono la specificità radiofonica, l’originalità, la creatività, la struttura narrativa e la realizzazione tecnica.
Il premio 2017 consiste in un assegno di 5 mila franchi che compensa il vincitore e garantisce alla RSI tutti i diritti di utilizzazione del prodotto.
Il materiale va inoltrato a Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, Premio RSI, via Canevascini, CH-6903 Lugano, entro giovedì 30 novembre 2017. La designazione del vincitore e la premiazione avverranno entro la primavera 2018.
Per bando e dettagli: www.rsi.ch/premiorsi ; o premiorsi@rsi.ch; o +41 (0)91 803 53 22.  

Angera, festa medievale alla Rocca

Domenica 1 ottobre giochi, botteghe e visite alle antiche sale e al Museo della Bambola e del Giocattolo
Dalla locandina

Accampamenti, sbandieratori, menestrelli e cantastorie, domenica 1° ottobre 2017, alla festa della Rocca di Angera, l’antico maniero dei Borromeo affacciato sulla sponda lombarda del lago Maggiore. Per l'intera giornata i visitatori potranno partecipare a giochi e tornei, misurarsi con il tiro con l’arco, assaggiare l’antica bevanda dell'idromele, ascoltare le indicazioni dell'erborista o le divinazioni della cartomante. Le botteghe degli artigiani, dal falegname al pellaio e alla sarta mostreranno le loro produzioni di spade di legno, elmi, scudi, archi e coroncine di fiori.
La festa sarà un’occasione per scoprire o rivedere gli sviluppi del Giardino Medievale creato nel 2007. Piante, percorsi, fiori e prospettive fanno rivivere ciò che era il giardino nel medioevo. Nel museo all'aria aperta si potranno trovare dalle erbe medicinali a quelle tintore, da quelle a uso alimentare a quelle che si riteneva  scacciassero il malocchio, ai fiori che, con i loro simboli, servivano a trasmettere segreti messaggi. Un verde senza forzature, che fa riscoprire la pianta “originaria", quella presente in natura spontaneamente, che non conosce l’intervento umano né le contaminazioni culturali tipiche dei secoli seguenti.
La Rocca aprirà le sue sale interne, prima tra tutte la Sala della Giustizia, dove un ignoto ma abilissimo artista creò un capolavoro d’arte e di racconto storico, descrivendo, a fresco, le vicende dell'arcivescovo Ottone Visconti, vincitore della battaglia di Desio del 1227. Negli eleganti saloni del Buon Romano, della Mitologia, delle Cerimonie, di San Carlo, dei fasti Borromeo immense tele, ritratti, arredi ricordano i grandi personaggi che qui passarono, non ultimo san Carlo Borromeo.
Un incontro con la storia offre anche il Museo della bambola e del giocattolo, il più grande d’Europa, che accoglie migliaia di poupées, giocattoli, automi, case in miniatura di ogni epoca e di molti Paesi. In caso di brutto tempo la manifestazione verrà annullata. 

Varese, conferenze su Mazzini

A Varese la Sezione “Giovanni Bertolè Viale” della Associazione Mazziniani d’Italia organizza due conferenze sulla figura del grande patriota del Risorgimento italiano.
Il 15 settembre 2017 (ore 17,30), nello Spazio Scopri Coop a Casbeno, Renata Castelli tratterà il tema “Giuseppe Mazzini, l’iconografia di un protagonista del Risorgimento”.
Seguirà, il 29 settembre 2017 (ore 17,30), al Caffè Zamberletti di corso Matteotti l’intervento di Bruno Belli su “La filosofia della musica di Giuseppe Mazzini”.
L’associazione ha sede a Varese (via Rainoldi 19; tel. 3358063266; email A.M.I.varese@libero.it). 

Piemonte, l’albergo diffuso esteso dalla montagna all’intero territorio

Il nuovo regolamento disciplina anche i servizi in outsourcing e i posti tappa

Uno stabile principale per i servizi di uso comune e, ad esso collegate, camere alberghiere ospitate in una serie di locali distanti fino a mille metri. E avviamento consentito non più solo in montagna ma in tutto il territorio regionale, nelle città come nei borghi o nei piccoli comuni.
Questo, in Piemonte, il profilo dell’albergo diffuso secondo le nuove regole introdotte il 15 maggio 2017 nel regolamento dalla giunta regionale. Obiettivo delle strutture diffuse, il recupero e la valorizzazione di patrimonio edilizio, cultura e tradizioni locali di centri storici, borghi e comuni.
Nelle città con più di 5mila abitanti dovranno essere circoscritti ai centri storici, mentre per i centri meno popolosi rimangono alcune deroghe. Rispetto alle caratteristiche degli alberghi, è previsto un numero minimo di camere inferiore (cinque anziché sette) e la possibilità di mantenere la destinazione d’uso residenziale, anziché turistico-ricettiva, per le strutture, ad eccezione di quelle principali.
REQUISITI E GESTIONE
Il regolamento approvato stabilisce inoltre caratteristiche e modalità di gestione delle aziende alberghiere e i requisiti tecnico-edilizi e igienico-sanitari necessari. Altre novità riguardano il sistema di classificazione e la simbologia grafica per identificare le aziende alberghiere.
Il regolamento contiene infine disposizioni in materia di:
-gestione alberghiera in outsorcing, formalizzando le modalità di affidamento dei servizi alberghieri a soggetti esterni;
-servizi aggiuntivi e complementari, regolamentando l’offerta di servizi e attività per la cura, il benessere e la salute;
- “posto tappa”, definendo criteri, caratteristiche e servizi delle strutture alberghiere collocate lungo percorsi e itinerari escursionistici riconosciuti dalla Regione;
-accessibilità delle strutture da parte dei portatori di disabilità. 

La tradizione letteraria lombarda da Porta a Gadda nell'estate di RSI Rete Due

Nelle domeniche estive e fino al 28 agosto, RSI Rete Due propone alle 15.35 la versione radiofonica di un ciclo di sei appuntamenti prodotti in collaborazione con l’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera italiana.
Da Carlo Porta a Carlo Emilio Gadda, incontrando Carlo Dossi, Delio Tessa e Alessandro Manzoni. Questo il percorso di “Da Carlo a Carlo. La linea lombarda”, condotto tra maggio e settembre 2015 da Maria Grazia Rabiolo nello Studio 2 RSI di Besso. A comporlo sono stati letture (con le voci di Diego Gaffuri e Claudio Moneta), interventi musicali (curati dal chitarrista Claudio Farinone insieme ad altri strumentisti) e i commenti dei vari docenti universitari invitati: Guido Pedrojetta, Fabio Pusterla, Mauro Novelli, Paola Italia, Carlo Ossola e Gianmarco Gaspari.
Ora la rivisitazione del regista Claudio Laiso fa sì che l’intera serie sia disponibile in versione radiofonica. Gli ascoltatori possono così seguire un ideale viaggio tra le migliori pagine della tradizione letteraria lombarda ottocentesca e novecentesca.
Da Fraa Diodatt e On miracol di Porta a L’Altrieri e alla Vita di Alberto Pisani di Dossi, da Caporetto 1917 eVerginità calcistica di Tessa all’Adalgisa, alla Cognizione del dolore di Gadda, ai Promessi Sposi di Manzoni, le dieci trasmissioni ricordano inoltre uno studioso che a questi scrittori ha dedicato tutta la vita professionale, Dante Isella.
Info, http://www.rsi.ch/rete-due/speciali/da-carlo-a-carlo/  

Da settembre Premio Chiara – Il festival del racconto

Da settembre a novembre 2017 riparte il percorso del Premio Chiara “Il festival del racconto” con numerosi incontri e ospiti che affronteranno tematiche diverse. Il primo appuntamento è per mercoledì 27 settembre, alle 21, in Villa Recalcati di piazza Libertà 1 a Varese. La serata è dedicata allo sport. Occasione, l'uscita del libro del giornalista Gianni Spartà Dimmi perché parti, Edizioni dEste. Intervengono Ivan Basso, Giulio Clerici, Paola Ferrario Nava e Elia Luini, conduce Pier Bergonzi.
Giovedì 28, alle 18, in Triennale di Milano, viale Alemagna 6 ,Vincenzo Castella, fotografo, verrà intervistato da Francesco Zanot. Inoltre, per il Premio Riccardo Prina, concorso fotografico riservato a fotografi professionisti e no dai 18 ai 40 anni, inaugurazione della mostra “Un racconto fotografico” (visitabile fino a domenica 8 ottobre, da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 20.30).
“Poeti del ‘900, Salvatore Quasimodo” è il tema dell'incontro di domenica 1° ottobre, alle 17.30, in Sala Triacca di via Volta 25 ad Azzate (Varese). Con Romano Oldrini. 

Maccagno, finanziati gli interventi su torrente Giona

Lavori possibili già a inizio 2018 dopo la necessaria progettazione comunale
foce Giona, alluv nov 2014

Mercoledì 13 settembre 2017 tecnici regionali incontreranno il sindaco Fabio Passera per chiarire tutti gli aspetti relativi agli interventi per la messa in sicurezza del torrente Giona. Nel marzo scorso la sua sistemazione idrogeologica è stata finanziata con 800.000 euro e i lavori potrebbero partire già a inizio 2018 a cura del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca (Varese), che sta ancora provvedendo alla necessaria progettazione.
Non è tutto. «Oltre ai fondi già citati, abbiamo stanziato ulteriori 150.000 euro per provvedere con un intervento d'urgenza alla rimozione del materiale alluvionale presente nel letto del torrente». Queste le precisazioni dell’assessora regionale al territorio, urbanistica, difesa del suolo e Città metropolitana Viviana Beccalossi circa la segnalazione del sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca sulla sicurezza del corso d’acqua.
OBIETTIVO: APPROVAZIONE A BREVE DEI DUE PROGETTI
La foce del Giona attraversa il centro abitato e ha patito, anche solo negli scorsi anni, rilevanti alluvioni che hanno rischiato di tracimare e di invadere il centro abitato.
L'assessora ha ricordato, inoltre, che gli interventi devono inevitabilmente fare i conti con le difficoltà legate alle caratteristiche chimiche naturali delle rocce che limitano la movimentazione dei sedimenti e con la presenza di una sede museale all'interno dell'alveo del torrente che di fatto favorisce il deposito di materiale prima della foce. «L'obiettivo – ha concluso Viviana Beccalossi - è arrivare il prima possibile all'approvazione di entrambi i progetti, quello comunale e quello regionale e risolvere, lavorando insieme, le criticità». 

Velate di Varese, restaurata la pensilina del tram

L’intervento sostenuto da FAI di Varese e Centro Culturale di Velate
dalla locandina del Fondo Ambiente Italiano
Pensilina del Tram di Velate Foto Laura Rampoldi  2016

A Velate di Varese, in via Adige 29, taglio del nastro sabato 5 novembre per la Pensilina del vecchio tram che portava alla Prima Cappella del Sacro Monte. La Delegazione FAI di Varese con la collaborazione del Centro Culturale di Velate ha curato il consolidamento conservativo e la messa in sicurezza della struttura insieme al recupero di una suggestiva traccia di un’epoca a rischio di oblio.
Il manufatto riparava dalle intemperie e dal sole i viaggiatori della rete tranviaria d’avanguardia che collegava Varese con i centri limitrofi Luino, Viggiù, Angera, Valcuvia, Ponte Tresa. L’esercizio della tramvia fu chiuso il 31 agosto 1953 e da allora la pensilina fu abbandonata.
Il manufatto di Velate è entrato di recente a far parte delle proprietà del FAI. Nel 2004 era risultato il bene più votato in provincia di Varese al secondo censimento nazionale de “I Luoghi del Cuore”.
LAVORI
È stato rifatto completamente il tetto riutilizzando le tegole nere marsigliesi. Le perline sono state risistemate esattamente come erano un tempo, con i riquadri originari e con estrema cura filologica, senza intervenire sui graffiti d’epoca che l’adornano e che ci restituiscono il sapore di storie passate.
Il pavimento a boccette bianche e rosa che era in buona parte crollato è stato totalmente ricostruito recuperando le boccette originali. Sono state inoltre ripristinate le vecchie panchine ed è stata inserita una fontanella per l'acqua. 

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