Edizione n.13 di mercoledì 16 aprile 2025
Luino, nuovo corso del Teatro Sociale all’insegna di Dario Fo e Franca Rame

(gi) Nell’aprile 2024 è diventato di proprietà comunale e ora la storica creatura della Società di Mutuo Soccorso di Luino inizia la sua nuova rotta all’insegna di due grandi protagonisti della cultura. Sabato 29 marzo 2025, il Teatro Sociale sarà ribattezzato “Teatro Sociale Dario Fo e Franca Rame” e l’intitolazione ufficiale sarà incoronata da uno spettacolo sull’opera ‘Io amo l’Italia’ di e con Sofja Zobina aperto a tutta la cittadinanza.
Il palcoscenico sarà calcato da attori con stretti legami con il territorio e con l’arte di Dario Fo e Franca Rame. La serata sarà condotta da Matteo Carassini e vedrà la partecipazione di Marina De Juli, Jacopo Fo, Mattea Fo e Flavio Sala. Dopo i saluti istituzionali, sarà presentata l’opera ‘Io amo l’Italia’ di e con Sofja Zobina.
«Essere riusciti a diventare proprietari del Teatro Sociale è stato un grande successo dell’amministrazione» ha dichiarato con legittimo orgoglio il sindaco Enrico Bianchi. «L’intitolazione a Dario Fo e Franca Rame - ha aggiunto - è un atto doveroso verso due artisti che hanno fatto la storia del teatro e della cultura italiana. Ma non solo, con la vittoria del Premio Nobel per la letteratura, Dario Fo ha portato il nome di questo territorio, insieme alla sua arte ovviamente, alla ribalta internazionale. Nostra intenzione è che oggi, il ‘Teatro Sociale Dario Fo e Franca Rame’ diventi un luogo di ispirazione per le nuove leve artistiche nel segno dell’arte e dell’impegno civile».
Per Mattea Fo, presidente della Fondazione Fo Rame, «le figure di Dario Fo e Franca Rame sono inscindibili, essendo due artisti che hanno lavorato per tutta la loro vita a quattro mani, e siamo molto felici che il comune di Luino abbia approvato l'intitolazione del Teatro Sociale ad entrambi, è il primo in Italia».
Bisogna dire che l’intitolazione del Teatro Sociale al suo nome non è un riconoscimento né unico né postumo di Luino a Dario Fo. Già il 16 ottobre 1996 l’amministrazione comunale, a guida allora del sindaco Piero Tosi, gli conferì la cittadinanza onoraria con una deliberazione consiliare passata con il voto favorevole di maggioranza e Lega e l’astensione di Polo e Viva Luino Viva.
OLTRE UN SECOLO E MEZZO DI STORIA
È passato di mano da un'associazione senza scopo di lucro a un ente pubblico, dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso a Palazzo Serbelloni, e ora, dopo oltre un secolo e mezzo, per il Teatro Sociale di Luino comincia una nuova vita.
Il 30 aprile 2024 il consiglio comunale di Luino ha deliberato il suo acquisto, stimato per 238.000 euro dalla direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Varese. È così calato il sipario su un cammino passato nel Novecento dalla fervida ed elegante Belle Époque allo sconvolgente intreccio tra ventennio fascista e conflitti mondiali, prima, e ricostruzione postbellica e rivoluzione tecnologica, poi.
Il glorioso edificio, la cui facciata riprende nello stile il teatro sociale di Mantova e Cremona e il "Carcano" di Milano, fu costruito nel 1870 su progetto del geometra Luigi Sbarra e la sua gestione continuò a far capo alla Soms fino al 1984. Da quell'anno il timone è passato in affitto al Comune di Luino dapprima per sei e, dal 1990, per venticinque anni in cambio di una ristrutturazione oltre che di un canone.
La facciata dell'edificio è rimasta sempre immutata, ma l'interno ha subito, il 25 marzo 1992, dolorose e doverose modifiche imposte dalle norme sull'abbattimento delle barriere architettoniche e progettate dall'architetto Nicola Stefanelli di Sondrio e successivamente, nel 2014, da una corposa mole di lavori agli impianti audio e di riscaldamento.
Nel 2016 la Soms, a fronte di crescenti spese di proprietà e calanti entrate sociali, si è ritrovata confrontata con il vecchio dilemma tra cessione e affitto. Da allora è cominciata la riflessione che alla fine ha inevitabilmente portato alla cessione.
Nelle foto (Il Corriere del Verbano): il Teatro Sociale; Dario Fo a Luino con il sindaco Piero Tosi.