Edizione n.30 di mercoledì 4 settembre 2024

Svizzera

Un cambio di rotta per la navigazione sui laghi transfrontalieri

A Lugano convegno sul trasporto pubblico e turistico
Foto Camera di commercio italiana per la Svizzera-Società navigazione lago di Lugano

Un primo passo verso un cambio di rotta per la navigazione sui laghi transfrontalieri. Cuore delle progettualità, la sostenibilità, l’innovazione e il potenziamento del trasporto pubblico e turistico.
È l’obiettivo del “Convegno sulla navigazione nei laghi transfrontalieri ticinesi. Sostenibilità, innovazione, trasporto pubblico e turistico”, organizzato il 18 settembre 2024 al Centro culturale "Lac Lugano arte cultura" di Lugano dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera insieme alla Società Navigazione del Lago di Lugano e patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Berna.
Ai mondo economico, istituzionale, imprenditoriale ma anche ai cittadini saranno illustrati i progetti attuali e quelli futuri sulla navigazione nei laghi ticinesi. Attraverso l'integrazione della navigazione lacuale nella rete di mobilità esistente si vogliono creare collaborazioni utili a modernizzare e si vuole rendere sostenibile la navigazione, a vantaggio di turisti e residenti e a creare nuovi posti di lavoro.
Il convegno va inquadrato nella cooperazione tra Italia e Svizzera rafforzata, l'11 dicembre 2023, dal Nuovo accordo quadro di cooperazione, che estende le collaborazioni tecniche e commerciali tra Gestione Governativa Navigazione Laghi (GGNL) e Società Navigazione del Lago di Lugano (SNL).
L’accordo sarà in vigore fino al 2046 e mira non solo a migliorare il servizio di trasporto per cittadini e turisti, ma anche a facilitare lo scambio di competenze sulla transizione energetica. L'obiettivo finale è una navigazione intermodale e sostenibile, che diventi un elemento chiave per alleviare il traffico stradale e promuovere lo sviluppo economico dei territori coinvolti.
Foto: Camera di commercio italiana per la Svizzera-Società navigazione lago di Lugano

Tour remiero sul Lago Maggiore, bandiera federale alla Canottieri Luino

Consegnata al presidente Luigi Manzo durante un convegno del 23 giugno a Maccagno
girovogando, consegna del guidone (foto Canottaggio.org)
Maccagno, presentazione GiroVogando (foto Canottaggio.org)

Una bandiera nautica recante le storiche fattezze della prima bandiera federale con cucito sopra l’attuale logo della Federazione Italiana Canottaggio, il logo di GiroVogando e un trittico di colori simboleggiante l’alba e il tramonto sul mare. È il guidone ufficiale del primo circuito di GiroVogando, l’evento di remo-turismo della Federazione in programma dal 17 al 23 settembre 2023 lungo le sponde lombarda, piemontese e svizzera del Lago Maggiore.
I consiglieri federali Luciana Reale e Fabrizio Quaglino, il 23 giugno, lo hanno consegnato al presidente della Canottieri Luino Luigi Manzo durante la presentazione del tour di vogatori, svoltasi il 23 giugno a Maccagno con la partecipazione anche dei sindaci Fabio Passera di Maccagno e Enrico Bianchi di Luino e della delegata di Sport e Salute per la Provincia di Varese Donatella Bianchi. Durante il convegno sono stati inoltre illustrati i progetti FIC/Sport e Salute sul territorio e la tesi di laurea sul tema del remo-turismo sul lago Maggiore di Aurora Taietti, prima atleta e oggi membro dello staff tecnico della Canottieri Luino.

TAPPE E DISTANZE
La prima edizione di GiroVogando sarà organizzato dal Circolo Canottieri Luino e, attraverso i 120 chilometri di percorso previsto, toccherà alcune delle più splendide località affacciate sul lago Maggiore.
Si comincerà domenica 17 settembre 2023 con la cerimonia di apertura e la presentazione di tour e regole di sicurezza. Il percorso globale di 120 chilometri sarà scandito in cinque tappe secondo questo programma:
*Lunedì 18 settembre 2023, Maccagno-Luino-Caldè (sosta); Laveno-Cerro-Reno (Arolo), 24 km;
*Martedì 19 settembre, Reno (Arolo)–Ispra–Angera, 16 km;
*Mercoledì, 20 settembre, Angera-Stresa–Isole-Feriolo, 27 km;
*Giovedì, 21 settembre, Feriolo–Pallanza-Cannero, 23 km;
*Venerdì, 22 settembre, Cannero-Ascona–Maccagno, 30 km. Cerimonia chiusura e cena commiato.
*Sabato 23 settembre, visita di Luino e partenze.
Foto Canottaggio.org

Lugano, nasce Fai Swiss, prima delegazione internazionale del Fai

Italia e Svizzera insieme per nuovi scambi culturali

Dà buoni frutti, utili alla salute culturale e alla crescita sociale, il Fondo Ambiente Italiano, che ora supera le frontiere di casa e si volge a missione anche internazionale. Come? Con la prima delegazione non italiana, che si chiama Fai Swiss e è fondazione di diritto svizzero, con sede al Museo delle Culture di Lugano. Suo scopo «sviluppare e consolidare i legami tra la cultura italiana e quella svizzera».
Si tratta – come sempre nelle ideazioni e intuizioni del Fai - di un progetto ad ampio respiro, proiettato nel futuro, che offrirà alla Svizzera e all’Italia un nuovo, stabile punto di riferimento culturale di livello internazionale.
Il Fai, nato dall’idea ispiratrice di Elena Croce, nipote del filosofo, opera in Italia dal 1975. Una fitta rete di volontari persegue da allora una missione sociale di protezione del paesaggio, di conservazione dei beni artistici e di diffusione culturale. Quando si dice “diffusione” non si deve pensare soltanto all'informazione, al trasferimento di nozioni e culture. Il Fai vuole di più, vuole penetrare nelle coscienze, rovesciare cattive abitudini, scuotere dai torpori. In Italia in questi anni di sua attività ha fatto e sollecitato molto, anche se il lavoro è lungo e con molti ostacoli da superare, per esempio certe impermeabilità dei politici.
La presenza Fai sul territorio elvetico avrà come obbiettivo non solo di accrescere a livello internazionale la conoscenza e la sensibilizzazione dei beni italiani, quali patrimonio universale dell’umanità, ma anche quello di contribuire alla promozione della cultura svizzera in Italia. L’interscambio culturale tra i due Paesi rappresenta così il fulcro dell’attività e la filosofia alla base di tutte le iniziative e le proposte culturali di Fai Swiss.
A garanzia di questa visione, la Fondazione si avvale della collaborazione di un importante protagonista della cultura svizzera, il Museo delle Culture di Lugano, il quale ospiterà la sede di Fai Swiss, in base ad un accordo sottoscritto con la Città di Lugano.
Nel programma si prevede inoltre l’affidamento della villa Fogazzaro a Oria di Valsolda, di proprietà del Fai, alla Fondazione Fai Swiss di Lugano.
Il progetto culturale, già attivo sul territorio da oltre un anno, ha ottenuto un buon riscontro di pubblico. Visti i successi, questa attività viene ora istituzionalizzata grazie alla costituzione della Fondazione Fai Swiss per diventare crocevia permanente di scambio, riflessione e di salvaguardia del territorio.  

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