Edizione n.11 di mercoledì 27 marzo 2024

Savoia Marchetti Historical Group

Volandia (Somma Lombardo), rivive l’idrovolante della trasvolata di Balbo

I primi pezzi della replica del S.55 X Siai Marchetti saranno esposti al convegno dedicato al progettista Alessandro Marchetti
Dalla locandina, Alessandro Marchetto

Sta per rivivere l’idrovolante S.55 X che nel 1933 solcò l’Oceano Atlantico nella trasvolata di Italo Balbo. L’aereo, ideato dall’ingegner Alessandro Marchetti (Cori, Latina, 16 giugno 1884 – Sesto Calende, Varese, 5 dicembre 1966), partì il 1 luglio 1933 da Orbetello e unito a uno stormo di 24 apparecchi sorvolò l’Europa, l’Islanda, Montreal, Detroit, Chicago e atterrò il 12 luglio 1933 a New York.
Il Savoia Marchetti Historical Group, coordinato da Filippo Meani, ha promosso una sua ricostruzione con il sostegno di altre associazioni di volontari. La replica in scala reale del velivolo - 24 metri di apertura alare – si basa sui disegni originali e sulle tecniche degli anni Trenta. Le parti già finite - i timoni e le derive - saranno presentate al pubblico il 3 dicembre a Volandia (Somma Lombardo).
TRA SESTO CALENDE E VOLANDIA
Palcoscenico dell’evento sarà il convegno “L’eredità dell’ingegner Alessandro Marchetti a cinquant’anni dalla sua scomparsa”, organizzato dal Parco e Museo del Volo e dal Savoia Marchetti Historical Group insieme con il Gruppo Lavoratori Seniores SIAI Marchetti e l’Associazione Amici di Volandia. Il convegno sarà preceduto da una mostra-conferenza commemorativa il 2 dicembre al Comune di Sesto Calende.
A Volandia il presidente Marco Reguzzoni accoglierà il sindaco della città natale di Marchetti, il nipote dell’illustre progettista, il team della Sezione Divulgazione Storica Multimediale dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e varie personalità del mondo aeronautico.
PIONIERI
L’ingegnere Marchetti fu protagonista, insieme con l’imprenditore lombardo Luigi Capè, della trasformazione di una segheria in un’industria aeronautica che, senza contare l’indotto, arrivò a impiegare più di 11.000 persone. A Volandia saranno esposti un suo busto celebrativo, il tecnigrafo da lavoro, il diario, un libro voli e un motore Isotta Fraschini “Asso” del tipo che equipaggiò il velivolo.
I timoni e le derive sono stati realizzati dall’Aerosviluppi di Lonate Pozzolo e il timone di profondità dalle Officine Villella di Sesto Calende. Altre parti sono in fase di realizzazione grazie alle ditte Merletti Aerospace, Gilegno di Grossoni Ernesto e Figli, Aviotecnica Srl, Faber di Stilo Massimo, Falegnameria Franchini, G&B Barberi, Bonomi di Bonomi Arnaldo & C. e Bramante Model & Service.  

Condividi contenuti