Edizione n.9 di mercoledì 19 marzo 2025

Ricorrenze

Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, celebrazioni da Cagliari a Luino

La manifestazione nazionale e quelle locali si terranno l’8 ottobre 2017

Domenica 8 ottobre le 106 Sezioni dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) celebreranno la sessantasettesima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro all'insegna dello slogan "Cambiamo la storia". La manifestazione nazionale sarà ospitata a Cagliari.
La Sezione di Varese ha previsto l'organizzazione delle manifestazioni locali a Luino. I partecipanti si ritroveranno davanti al municipio (ore 9.30). Di qui partirà il corteo per piazza Risorgimento, dove sarà deposta una corona davanti al monumento ai Caduti. La cerimonia proseguirà con i discorsi celebrativi in municipio (ore 11) e messa in prepositurale (ore 12).

La Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro è stata dal 1998 istituzionalizzata nella seconda domenica di ottobre con decreto della presidenza del Consiglio dei ministri e annualmente coinvolge circa 50.000 persone tra soci e familiari.
«SITUAZIONE ALLARMANTE»
«Purtroppo, stando agli ultimi dati Inail, la situazione resta allarmante con un andamento altalenante delle denunce sia degli infortuni sia delle malattie professionali sia di quelli con esito mortale». Questa la poco confortante valutazione dell’Anmil.
Già nei primi sette mesi dell’anno sia gli infortuni sia i morti sul lavoro sono cresciuti in misura, rispettivamente, dell’1,3% e del 5,2% rispetto allo stesso periodo 2016. In particolare, tra il 1° gennaio e il 30 luglio 2017 sono stati denunciati circa 380.000 infortuni con un incremento di quasi 5.000 unità rispetto ai 375.000 circa dello stesso periodo dell’anno precedente.
La crescita degli infortuni sul lavoro risulta più consistente tra quelli cosiddetti “in occasione di lavoro”, aumentati di quasi 3.000 casi, rispetto a quelli “in itinere” (+2.000 casi circa). Ancora più preoccupante l’andamento delle denunce degli infortuni mortali che dai 562 casi dei primi 7 mesi 2016 sono passati ai 591 dell’analogo periodo 2017: vale a dire 29 vittime del lavoro in più.
L’incremento dei decessi è praticamente equiripartito tra quelli “in occasione di lavoro” cresciuti di 14 unità e quelli “in itinere” dove l’aumento è stato di 15 unità. «Questi dati non possono non destare forte preoccupazione, in quanto prospettano una quasi certa ed inaspettata inversione del positivo trend storico dell’andamento infortunistico nel nostro Paese e nel nostro stesso territorio» ha affermato il presidente territoriale Anmil Antonio Di Bella. 

Eccidio della Gera, un testimone raccolto da insegnanti e studenti

Primato della scuola nell'educazione ai valori di libertà, solidarietà, civismo. Testimone della memoria storica affidato e accolto dalle nuove generazioni. Contributo della donna al Secondo Risorgimento italiano e alla creazione di una società egualitaria e democratica. Sono anche questi i germi nati domenica 6 ottobre dalla celebrazione dell'Eccidio della Gera del 7 ottobre 1943.
Nuvole minacciose hanno imposto il taglio del corteo e della posa di corone ai monumenti di Garibaldi e ai Caduti e lo svolgimento della commemorazione in municipio accompagnata dalla Musica Cittadina. Poi il cielo si è stabilizzato e al sacrario di Voldomino ha potuto regolarmente aver luogo la cerimonia religiosa.
In una sala consiliare incoronata da bandiere e stendardi di comuni e associazioni del territorio il vicesindaco Franco Compagnoni ha accolto sindaci, partigiani, pubblico, rappresentanze civili, militari e scolastiche. In prima fila le dirigenti del Liceo "Sereni", Maria Luisa Patrizi, e dell'Isis "Città di Luino", Lorena Cesarin insieme con sette studenti.
Compagnoni ha esaltato l'attualità del sacrificio dei martiri della Gera e il presidente della comunità montana Valli del Verbano, Marco Magrini, ha richiamato il ruolo delle istituzioni nella difesa della convivenza civile. Lorena Cesarin ha messo in luce nella tragedia della Gera il ruolo della donna nelle figure di Maria Garibaldi e della sedicenne figlia Rosetta. Gli studenti hanno intervallato l'orazione ufficiale leggendo pagine tratte dalla pubblicazione di Emilio Rossi "I Martiri della Gera-Una storia da non dimenticare".

"Semi per una nuova cultura"

Domenica 6 ottobre, nella sala del consiglio comunale di Luino si poteva cogliere un filo di empatia, trasparente, gentile, ma resistente e saldo che univa le studentesse accompagnate dalle loro dirigenti Lorena Cesarin e Maria Luisa Patrizi, al sacrario della Gera di Voldomino dove un’altra grande donna, Rosetta Garibaldi Merini, con il suo sorriso confortante, custodiva e custodisce la sua testimonianza.
Abbiamo ascoltato, ancora una volta, il racconto delle ultime ore di vita di quei ragazzi che ora chiamiamo martiri, dalla voce di ragazze e ragazzi così lontani da quei giorni disperati. Ci siamo confrontati con quel coraggio che faticosamente ci sforziamo di trovare dentro di noi.
Abbiamo ascoltato parole penetranti e commoventi, musiche coinvolgenti, visto colori di bandiere familiari. Emozioni forti ma positive e forse fruttuose.
Sono semi per una nuova cultura, sconosciuta o dimenticata, per un albero che dovrà crescere dentro di noi, nutrito principalmente dalla nostra intelligenza emotiva.
Elisabetta Donegani 

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