Edizione n.13 di mercoledì 16 aprile 2025

Museo del paesaggio

Verbania, “Mostra galeotta” a Villa Giulia con Artisti Dentro e il Tempesta

Villa GiuliaVerbania

Resterà aperta fino al 15 settembre a Villa Giulia di Verbania-Pallanza “Mostra galeotta, Artisti Dentro ”, a cura dell'associazione Artisti Dentro onlus di Milano. Esposti cartoline dipinte da detenuti e i quadri del pittore olandese Pieter Mulier il Giovane, detto “Il Tempesta” (1637-1701).
L'iniziativa, inaugurata il 22 luglio, ha il patrocinio della Città di Verbania e del Museo del Paesaggio. Due le sezioni.
Nella prima sono esposte cartoline dipinte da detenuti che utilizzano la pittura quale linguaggio universale, occasione di recupero e rinnovata comunicazione sociale; nella seconda si possono ammirare quattro quadri del pittore olandese Pieter Mulier il Giovane. Mulier nel 1679 fu condannato a vent'anni di prigione come mandante dell’omicidio della moglie.
Nesso stretto tra le sezioni è dunque l'esperienza della prigionia come anche il titolo scelto vuole evidenziare.

Le quattro tele con scenario naturale il Lago Maggiore sono state scoperte nel 2005 in una collezione privata italiana da Marcel Roethlisberger- Bianco, che le ha pubblicate nel 2008 indicandole come capolavorii della maturità del vedutista Mulier.
La qualità dei dipinti e la lettura di alcuni dettagli negli edifici e nel paesaggio fanno presupporre la conoscenza della pittura veneta e che i quadri ora a Villa Giulia siano stati realizzati nell’ultima fase creativa del pittore, tra 1685 e il 1701. Ormai libero, l'artista poteva viaggiare e lavorare tra Milano, il lago Maggiore, il Veneto e l’Emilia, ricercato da nobili committenti ed estimatori, compresi rappresentanti dei Borromeo.
Orari: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 21 // venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 21.

Verbania Intra, La Via del Marmo da antica via commerciale a risorsa turistica

Progetto di riapertura attraverso i Navigli, il Ticino, il Lago Maggiore e il fiume Toce
Blocchi marmo  (foto Museo del paessaggio)
Cava madre (foto Museo del paessaggio)

L’ultimo barcone carico di merci attraccò in Darsena nel 1979 e segnò la fine della Via del Marmo, l’antica via commerciale che collegava il Lago Maggiore e le valli circostanti a Milano. Quel viaggio di circa cento chilometri via acqua era il modo più semplice per trasportare il materiale allora impiegato per la costruzione del Duomo e ancora oggi utilizzato per il suo costante restauro.
Nella seconda metà del XIV secolo la Via del Marmo è il percorso dei blocchi di marmo dalle cave di Candoglia di Mergozzo, in Val Grande, fino al cuore di Milano, nel cantiere aperto per la realizzazione del Duomo. Al recupero di quella antica via commerciale come risorsa turistica la Città Metropolitana di Milano ha dedicato l’idea di una riapertura attraverso i Navigli, il Ticino, il Lago Maggiore e il fiume Toce.
Storia e progetto sono al centro del convegno su "La Via del Marmo”, promosso a Casa Ceretti di Verbania Intra dal Museo del Paesaggio insieme con le scuole del territorio in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio. Ampio il parterre di adesioni ed esperti relatori. Obiettivo dell’appuntamento, diffondere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini sui temi della salvaguardia del territorio e della sostenibilità ambientale. Ingresso è libero.
«Parleremo di valore del paesaggio – spiega il presidente del Museo del Paesaggio, Carlo Ghisolfi -, della sua conservazione ma anche del suo ruolo in termini produttivi. Il paesaggio era stato adattato alle esigenze produttive dell'epoca: il trasporto dei blocchi di pietra dall'Ossola a Milano. Oggi lo stesso rappresenta un'importante risorsa economica legata al turismo».
Info: wwww.museodelpaesaggio.it.
Nelle foto (Museo del Paesaggio): Blocchi marmo, Cava madre.

Condividi contenuti