Edizione n.4 di mercoledì 15 febbraio 2025
Musei
Milano, uno sconosciuto Leonardo tra cibo e vigna
Di Leonardo pittore, architetto, ingegnere, scenografo, scrittore e via elencando si sa un po’ tutti, ma di Leonardo vignaiolo e cultore del cibo sicuramente in molto meno. A gettare luce su questi altri aspetti del genio vinciano è la mole di iniziative sollecitate da Expo non solo da Palazzo Reale al Castello, dai Navigli alla Galleria, ma anche da Palazzo Bagatti a Palazzo degli Atellani.
Al rapporto tra Leonardo da Vinci e Milano la Regione Lombardia ha dedicato una articolata serie di iniziative culturali. Il panorama abbraccia l'opera di ingegneria sulle vie d'acqua in collaborazione con la società Navigli Lombardi. A cura dell' “ambasciatore delle Belle Arti” Vittorio Sgarbi sono stati allestiti alcuni padiglioni sul Cenacolo di Santa Maria delle Grazie e la preziosa esposizione della Bella Principessa.
A questi eventi si aggiunge la particolare iniziativa “E Leonardo Parlò-Cibo e natura negli scritti del genio di Vinci”, una serie di letture/recitazioni di opere vinciane sul cibo e la natura, realizzate in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnica, Randastad spa, Il Sole 24ore, Centro sperimentale di Cinematografia-Lombardia e Museo Bagatti Valsecchi.
IL GENIO E IL CIBO - Si tratta di una serie di letture/recitazioni di opere vinciane che hanno come tema il Cibo e la natura tratti da 'Il Bestiario' e 'Le Novelle'. Buona parte di questi testi raccontano di tematiche legate al cibo e alla natura. Pur essendo brevi, sono assolutamente gustosi anche dal punto di vista dell'ironia e della acutezza intellettuale.
La preferenza è ricaduta su 'Scritti Scelti' riportati in un agile volumetto pubblicato nell'edizione 'Gli indispensabili' e curato dal gruppo editoriale 'Il Sole 24ore'. Di questo volume sono stati selezionati i seguenti componimenti: dal 'BESTIARIO': Amore di virtù, Gratitudine, Ingratitudine, Crudeltà, Liberalità, Giustizia, Fedeltà ovver lialtà, Falsità, Busia, Fortezza, Magnanimità, Vana gloria, Umiltà, Superbia, Gola, Lussuria, Ostriga: pel tradimento Coccodrillo: ipocresia, Lione, Taranta, Correzione, Astinenza, Castità.
Dalle 'NOVELLE' sono tratti i brani: La penitenza dell'acqua, L'inchiostro e la carta, L'alloro, il mirto, il pero, La farfalla e la fiamma della candela, La fiamma e la candela, Il ragno e il grappolo d'uva, Il cedro ambizioso, Il fuoco superbo e il paiolo, L'ostrica, il topo e la gatta, La vite e l'albero vecchio, La penna e il temperino, La vendetta del vino, Il merlo e il rovistico, La scimma e l'uccellino, La rete e i pesci, La noce e il campanile, La pulce sul cane.
Le letture/recitazioni, affidate agli attori Giulia Faggioni, Daniele Monachella e Francesco Wolf, sono state videoregistrate nel Museo Bagatti Valsecchi. Il materiale è realizzato nel formato adatto per la trasmissione sul web e sarà messo a disposizione di scuole, enti musei e di tutti coloro che vorranno usufruirne.
LA VIGNA DI LEONARDO
Ma la sorpresa maggiore sulla figura del grande genio toscano è sicuramente “La vigna di Leonardo”, ritornata a piena vita e bellezza nella Casa degli Atellani, vicina a S. Maria delle Grazie. Un progetto realizzato in collaborazione con Confagricoltura e RaiCom ha riscoperto e ripristinato un fazzoletto di terra donato dal duca di Milano Ludovico il Moro a Leonardo a riconoscimento dei suoi capolavori e delle sue varie opere per Milano.
Lo splendido palazzo sorge in corso Magenta 65 e custodisce pitture antiche di scuola del Luini mescolate con restauri di Piero Portaluppi. Il passaparola sulla apertura è stato rapido. Nel giro di pochi giorni si sono create file di visitatori, incantati dalla bellezza e dalla suggestione del sito.
Bosco di Montegrino Valtravaglia, primo Museo d’arte sacra nell'alto Varesotto
In Bosco di Montegrino Valtravaglia (Varese) un nuovo progetto sta per essere realizzato nella chiesa parrocchiale dell’Annunciazione, grazie alla collaborazione fra l’associazione culturale Amici di G. Carnovali detto il Piccio e il parroco, don Giovanni Giudici: l’apertura del primo nucleo di un Museo d’arte sacra, unico nel nord della provincia di Varese.
Il lungo lavoro, iniziato nel 2010 per recuperare alcune tele della quadreria della chiesa, ha permesso di realizzare il restauro di tre opere seicentesche, di notevole pregio artistico, che saranno esposte in sede stabile, nella rinnovata sala adiacente alla sacrestia. Il locale è stato totalmente ristrutturato negli intonaci, nella pavimentazione, negli impianti elettrici e di protezione, grazie all’impegno di alcuni parrocchiani, che hanno offerto gratuitamente le loro competenze e tante ore di lavoro per allestire un ambiente adeguato alla custodia delle tele.
OPERE DAL '600 AL '900
Sulle pareti del nuovo Museo si possono ora ammirare le tre tele seicentesche “Il sacrificio di Isacco” della scuola del Vermiglio, il “Battesimo di Cristo” di scuola lombarda e una raffinata copia da Perugino “Madonna in trono con Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista e Agostino”.
Anche il prezioso Manto della Madonna, piviale settecentesco donato alla chiesa di Bosco da una sposa della famiglia dei Visconti, restaurato nel 2013, ha trovato posto nella sala museale, all’interno di una grande bacheca appositamente realizzata con il contributo di una coppia di coniugi boschesi.
Nel museo sono esposti anche due quadri significativi per la storia della parrocchia, che ritraggono don Ambrogio Parietti, il sacerdote che nel 1708 posò la prima pietra per edificare l’attuale chiesa, e don Augusto Dell’Acqua, parroco dal 1916 al 1965, che resse la parrocchia per cinquant’anni e fece costruire la nuova torre campanaria, la grotta di Lourdes e promosse numerosi altri interventi.
Completano l’esposizione due opere del pittore Massimo Antime Parietti - nato a Bosco cento anni fa - il Ritratto di don Nivo Formentini, sacerdote boschese di nascita, e un “Panorama del paese di Bosco” dominato dalla sua grande chiesa, dipinto donato dall’autore nel 1989 in occasione del quarto centenario della parrocchia.
CONTRIBUTI E PROGETTO
Il Museo d’arte sacra di Bosco ha potuto essere realizzato grazie al prezioso sostegno finanziario di vari privati e istituzioni bancarie o fondazioni. Sono alcuni affezionati parrocchiani, la ditta SIPI, la Banca Popolare di Milano, la Fondazione Comunitaria del Varesotto e la Fondazione Unione Banche Italiane per Varese. La ricerca dei finanziamenti e dei permessi di Curia e Soprintendenza è stata condotta da Carolina De Vittori, mentre Achille Locatelli ha coordinato tutti i lavori di recupero della sala museale.
Il Museo di Bosco va pertanto ad aggiungersi, all’interno degli spazi parrocchiali, ad un’altra esposizione diventata ormai famosa a livello internazionale: il “Presepe di radici di Fermo Formentini” anch’esso allestito in modo permanente nella chiesa di Bosco, luogo da non trascurare per chi ama l’arte nascosta, ma non secondaria, dei piccoli borghi.
L’auspicio è quello di concludere il progetto museale con la ristrutturazione della grande sacrestia e con il restauro delle altre tele che attendono qualche generoso finanziatore.
INAUGURAZIONE CON VICARIO EPISCOPALE
Il Museo d’arte sacra di Bosco sarà inaugurato sabato 3 maggio 2014 a partire dalle ore 20.30 con un concerto d’organo eseguito da Ivan Pedrocca, alla presenza del vicario episcopale di Varese, monsignor Franco Agnesi.
La visita al museo resterà aperta nel pomeriggio di domenica 4 maggio, festa patronale di Bosco, e tutti i giorni festivi, al termine della messa delle ore 9.
Si possono prenotare visite guidate per gruppi contattando gli “Amici del Piccio” (tel. 0332-508203).
Carolina De Vittori
Varese, installazione speciale nel Museo Tattile
A Varese, nella Villa Baragiola (via Caracciolo 46), si è aggiunto alla mostra del Museo Tattile Varese il nuovo percorso “Il Castello dei nomi dei suoni”.
Dall’8 dicembre 2012 fino al 13 gennaio 2013 non vedenti, ipovedenti e vedenti avranno possibilità di ampliare le proprie conoscenze del reale, della cultura e dell'arte attraverso un’istallazione speciale che ospita oggetti che potranno essere ascoltati, suonati e “nominati”.
Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus ed è stato presentato da Livia Cornaggia e Dede Conti, rispettivamente presidente e responsabile stampa dell’Associazione Controluce e del Museo Tattile.
Varese, “bollino” a 20 musei e raccolte
C’è anche per venti strutture del varesotto il bollino regionale di qualità su offerta museale e preparazione del personale. La certificazione è arrivata dal “Quinto riconoscimento dei musei e delle raccolte museali in Lombardia” reso noto il 5 giugno da Palazzo Lombardia.
Il provvedimento seleziona strutture di qualità, sia per l'offerta museale sia per quanto concerne la preparazione del personale. Le domande sono state presentate nel corso del 2014 e del 2015 da nuove strutture e, soprattutto, da realtà che non avevano mai avanzato richiesta in precedenza o non avevano tutti i requisiti. «Il riconoscimento - ha precisato l'assessore alle culture, identità e autonomie della Lombardia Cristina Cappellini - permette a musei e raccolte museali di vantare un ulteriore attestato della loro qualità e andrà anche a vantaggio dei visitatori, migliorando la qualità dei servizi integrati offerti dal sistema museale lombardo».
Questo l’elenco delle raccolte museali e dei musei in provincia di Varese con indicazione di comune, denominazione e tipo di riconoscimento.
- ANGERA, Civico museo archeologico (raccolta museale);
- ARSAGO SEPRIO, Museo civico archeologico (raccolta museale);
- BESANO, Museo civico dei fossili di Besano (raccolta museale);
- BRINZIO, Museo della cultura rurale prealpina (raccolta museale);
- BUSTO ARSIZIO, Civico museo storico artistico (museo);
- BUSTO ARSIZIO, Museo del tessile e della tradizione industriale (museo);
- CASALZUIGNO, Museo Villa Della Porta Bozzolo (museo);
- CASSANO VALCUVIA, Centro documentale frontiera nord Linea Cadorna' (raccolta museale);
- GALLARATE, Museo Ma*Ga (museo);
- GEMONIO, Museo civico Floriano Bodini (raccolta museale);
- LAVENO MOMBELLO, Museo internazionale design ceramico civica raccolta di terraglia (museo);
- MALNATE, Civico museo di Scienze naturali Mario Realini (raccolta museale);
- SAMARATE, Museo Agusta (raccolta museale);
- SARONNO, Museo delle industrie e del lavoro del saronnese raccolta museale;
- SARONNO, Museo di ceramiche antiche Giuseppe Gianetti (raccolta museale);
- SOMMA LOMBARDO, Parco e Museo del volo - Volandia (museo);
- VARESE, Musei civici di Varese (museo);
- VARESE, Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese (museo);
- VARESE, Museo villa e collezione Panza (museo);
- VIGGIÙ, Musei civici Enrico Butti (raccolta museale).
