Edizione n.4 di mercoledì 15 febbraio 2025

inaugurazione

San Gottardo, gran festa per la Galleria di base

In corso di adeguamento i collegamenti in Italia sulle linee Chiasso-Milano, Lago Maggiore e Arcisate-Stabio
FFS/Gottardo

Centomila visitatori e 240 treni speciali, compresi i 100 shuttle Gottardo e le trasferte in autobus tra i quattro angoli della festa. Sono alcuni numeri dell’inaugurazione della Galleria di base del San Gottardo tra sabato 4 e domenica 5 giugno.
I visitatori, giunti da ogni angolo della Svizzera e dalle limitrofe zone di confine, hanno affollato le aree di Erstfeld e Rynächt (nord) e di Pollegio e Biasca (sud). Momenti clou della festa le corse con lo shuttle Gottardo. In 35'000 circa hanno attraversato la galleria e hanno apprezzato, in particolare, la buona copertura del segnale di telefonia mobile nel più lungo tunnel ferroviario al mondo.
Ampio il programma d’intrattenimento con informazioni, eventi culturali e gastronomici e iniziative su misura per i bambini. Ai visitatori sono state presentate anche le esclusive prospettive di mobilità per il futuro.
Mancano ancora 189 giorni fino alla messa in servizio della galleria secondo l'orario dell'11 dicembre. Dall'estate i primi treni commerciali circoleranno attraverso la galleria di base nel quadro della fase di prova. L'obiettivo è quello testare e ottimizzare i processi nell'ambito di esercizio, manutenzione e sicurezza.
SCHEDA DELLA GALLERIA
La Galleria di base del San Gottardo collega Ersfeld nel Canton dell'Uri a Bodio in Canton Ticino, permettendo di risparmiare mezz'ora nella tratta Zurigo-Lugano. Con l'inaugurazione della Galleria Ceneri (Canton Ticino) nel 2019, il tempo di percorrenza sarà dimezzato di altri 30 minuti.
Con 57,1 chilometri, il tunnel del San Gottardo è la galleria ferroviaria più lunga del mondo (supera di 3,2 chilometri quella di Seikan in Giappone). La sua realizzazione è costata 12,2 miliardi di franchi svizzeri (11 miliardi di euro) e ha impiegato oltre 17 anni.
Per scavare il tunnel, sono state utilizzate quattro talpe meccaniche con un diametro di 9,5 metri e lunghe 450 metri. In tutto sono stati scavati 152 chilometri per i due binari unici e i cunicoli di areazione. Il materiale di terre e rocce da scavo è stato di 28,2 milioni di tonnellate, al 90 per cento riutilizzato per il calcestruzzo che riveste il tunnel.
Il San Gottardo è anche la galleria ferroviaria più profonda del mondo: raggiunge, nel suo punto massimo, oltre 2.300 metri. Il progetto sarà ancora più funzionale nel 2019 quando si completeranno in Svizzera, a sud del tunnel principale, i lavori di potenziamento del traforo del Ceneri e della linea Lugano-Chiasso.
A quell’appuntamento si sta preparando anche l’Italia. Sono già in corso le opere di potenziamento dei collegamenti sia sulla linea principale da Chiasso a Milano, sia sulla linea del lago Maggiore, oltre alla linea ferroviaria Arcisate-Stabio.  

Lago Maggiore, ponte musicale di giovani talenti internazionali

Dal 15 luglio al 19 agosto il Festival LagoMaggioreMusica presenta in 18 concerti i vincitori dei più importanti concorsi internazionali
Belgirate - Chiesa Vecchia

Ci saranno quest’anno di nuovo l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno e Villa Frua a Laveno (Varese) tra le incantevoli sedi del Festival LagoMaggioreMusica, in programma da sabato 15 luglio a sabato 19 agosto 2017.
Scenari sulla sponda piemontese del lago Maggiore: Casa Usellini ad Arona, Chiesa Vecchia a Belgirate, Chiesa parrocchiale di San Martino, Sala consiliare e Santuario della Madonna di Campagna a Lesa; scenari sulla sponda lombarda: Palazzo Perabò e Villa Frua a Laveno Mombello, Eremo di Santa Caterina a Leggiuno e Oratorio di San Vincenzo a Sesto Calende. La rassegna, giunta alla ventitreesima edizione, punta a diffondere la musica tra i giovani e valorizza le giovani eccellenze musicali attraverso il legame da tempo consolidato con la Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique.
Nei 18 concerti (inizio sempre ore 21) di musica classica, con aperture a jazz e folk, la Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, che ha sede a Milano, presenterà musicisti talentuosi, per lo più giovani, provenienti da tutto il mondo e distintisi nei più importanti concorsi internazionali degli ultimi anni. Tra i tanti nomi di spicco, il pianista Yekwon Sunwoo, che sabato 15 luglio aprirà la stagione a Laveno Mombello, e Umberto Jacopo Laureti, che si esibirà l’11 agosto a Belgirate.
Biglietti: intero euro 12; ridotto (over 65, under 25) euro 10; ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni.

SPONDA LOMBARDA
*Sabato 15 luglio, LAVENO MOMBELLO, Palazzo Perabò di Cerro, Yekwon Sunwoo (1° premio Concorso internazionale Van Cliburn di Forth Worth 2017), pianoforte.
*Venerdì 21 luglio, LEGGIUNO, Eremo di Santa Caterina del Sasso, Claudio Astronio (organo) e Marina Bartoli (voce).
*Sabato 22 luglio, LAVENO MOMBELLO, Villa Frua, Victor Julien-Laferrière (1° premio Concorso internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles 2017), violoncello, e Théo Fouchenneret, pianoforte.
*Venerdì 28 luglio, LEGGIUNO, Eremo di Santa Caterina, Yu Ying Chen (1° premio Israel International Harp Contest di Tel Aviv 2015), Arpa.
*Sabato 29 luglio, LAVENO MOMBELLO, Palazzo Perabò, I Bassifondi: Simone Vallerotonda (tiorba, chitarra) e Leonardo Ramadori (percussioni).
*Sabato 5 agosto, LAVENO MOMBELLO, Palazzo Perabò, Duo Canino-Ballista: Bruno Canino e Antonio Ballista, pianoforte.
*Sabato 12 agosto, SESTO CALENDE, Oratorio di San Vincenzo, Jacopo Taddei, saxofono, e Samuele Telari, fisarmonica.
*Sabato 19 agosto, LAVENO MOMBELLO, Palazzo Perabò, Quartetto Noûs: Tiziano Baviera, violino, Alberto Franchin, violino, Sara Dambruoso, viola e Tommaso Tesini, violoncello.

SPONDA PIEMONTESE
*Domenica 16 luglio, LESA, Sala consiliare (Società Operaia), Cécile Ensemble: Miriam Caldarini, clarinetto, Michaela Bilikova Bozzato, violino, Ruta Tamutyte, violoncello, e Alessandra Gelfini, pianoforte.
*Giovedì 20 luglio, ARONA, Casa Usellini, Quartetto Lyskamm: Cecilia Ziano, violino, Clara Franziska Schötensack, violino, Francesca Piccioni, viola, e Giorgio Casati, violoncello.
*Domenica 23 luglio, LESA, Santuario della Madonna di Campagna, Lazhar Cherouana, chitarra.
*Giovedì 27 luglio, ARONA, Casa Usellini, Alexander Panfilov (1° premio Concorso internazionale Rina Sala Gallo di Monza 2016), pianoforte.
*Martedì 1 agosto, LESA, Chiesa parrocchiale di San Martino, Mariam Batsashvili (1° premio Concorso internazionale Liszt di Utrecht 2014), pianoforte.
*Giovedì 3 agosto, ARONA, Casa Usellini, Quatuor Zahir (1° premio Concorso Internazionale di Osaka 2017): Guillaume Berceau, sax soprano, Sandro Compagnon, sax alto, Florent Louman, sax tenore, e Joakim Ciesla, sax baritono.
*Martedì 8 agosto, LESA, Sala consiliare (Società Operaia), Duo Bottasso: Simone Bottasso, organetto diatonico, e Nicolò Bottasso, violino. Canti e danze dal Piemonte occitano.
*Giovedì 10 agosto, ARONA, Casa Usellini, Zuzanna Sosnowska (1° premio Concorso Internazionale Lutoslawski di Varsavia 2015), violoncello, e Meri Tschabaschwili, pianoforte.
*Venerdì 11 agosto, BELGIRATE, Chiesa Vecchia, Umberto Jacopo Laureti, pianoforte.
*Giovedì 17 agosto, ARONA, Casa Usellini, Jonathan Fournel (1° premio Concorso Internazionale di Glasgow 2014), pianoforte. 

Voldomino, inaugurazione nuova sede della Comunità Montana Valli del Verbano

ingresso

A Voldomino (frazione di Luino), sabato 14 ottobre 2017 (ore 11), viene inaugurata in via Asmara 56 (ex tribunale) la nuova sede operativa della Comunità Montana Valli del Verbano. Alla cerimonia è prevista la partecipazione del presidente comunitario Giorgio Piccolo, del presidente del tribunale di Varese Vito Piglionica e del sindaco di Luino Andrea Pellicini.
L’ente montano è ritornato a Luino dopo sedici anni di lontananza in Valcuvia. Il rientro da Cassano Valcuvia (via Provinciale 1140) è iniziato lunedì 24 luglio e si è completato tra venerdì 28 luglio e venerdì 4 agosto 2017.

Nuova galleria del San Gottardo, a giugno inaugurazione, a dicembre messa in servizio

Settimana di festa per la galleria ferroviaria più lunga del mondo

Con la prima corsa di un treno merci comincerà, venerdì 3 giugno, l’attività della nuova galleria del San Gottardo che, con i suoi 57 chilometri, è la più lunga galleria ferroviaria del mondo. Per festeggiarla, il giorno prima, martedì 31 maggio, i vertici delle Ferrovie Federali Svizzere hanno incontrato le autorità nazionali e i ministri dei trasporti di numerosi Paesi del mondo.

Il treno partirà da Flüelen in presenza di Andreas Meyer, ceo Ffs, Peter Füglistaler, direttore dell’Ufficio federale dei trasporti, e Urban Camenzind, consigliere di Stato del Cantone Uri.
La grande festa popolare per l'inaugurazione sarà celebrata sabato 4 giugno nell’area di Rynächt ed Erstfeld e si concluderà domenica 5 giugno a Pollegio.
Per la messa in servizio, bisognerà aspettare l’11 dicembre 2016, quando entrerà in vigore il cambio orario 2016/17.
7 TRENI OGNI ORA
Da quel momento, grazie alla formazione di 3900 persone e l’equipaggiamento di impianti e stazioni con il sistema di segnalazione in cabina di guida ETCS Level 2, circoleranno fino a cinque treni merci e due treni viaggiatori l’ora per ogni direzione. Per il traffico merci significherà collegamenti sull’asse nord-sud del San Gottardo non solo più numerosi e rapidi, ma anche più affidabili e pianificabili per i clienti, poiché sarà possibile escludere gran parte delle interruzioni della tratta dovute alle condizioni meteorologiche.
Con la nuova galleria del San Gottardo il Ticino e la Svizzera tedesca, come pure il Ticino e la Svizzera romanda, saranno più vicini, il che creerà nuove opportunità di mercato per i clienti Cargo. Saranno possibili diversi recapiti e consegne quotidiani da e verso i principali centri del Ticino e la frutta e la verdura raccolta in Ticino e nell’Italia del Nord potrà arrivare nelle filiali della Svizzera romanda già il mattino successivo.
Per il traffico di transito internazionale, la nuova galleria costituirà un primo importante passo verso la ferrovia di pianura attraverso le Alpi, che dal 2020 consentirà fino al 20 per cento di aumento del volume del traffico sull’importante corridoio europeo da Rotterdam a Genova. La condizione, naturalmente, è che anche nei Paesi confinanti – Germania e Italia – siano completate le necessarie vie d’accesso.

COLLEGAMENTI PIÙ RAPIDI PER IL TICINO E MILANO
Nel traffico viaggiatori i passeggeri potranno usufruire di collegamenti più frequenti, treni moderni e tempi di viaggi nettamente più brevi.
Dal 2020, quando sarà in funzione anche la galleria di base del Ceneri, il viaggio da Zurigo a Lugano durerà meno di due ore e Milano disterà da Zurigo meno di tre ore. La riduzione dei tempi di viaggio sull’asse nord-sud sarà progressiva. Fino alla messa in servizio della galleria di base del Monte Ceneri sarà, infatti, in vigore un orario che tiene conto di diversi cantieri lungo questa linea, che in questa fase portano a minori guadagni in termini di tempi di percorrenza. Tuttavia, già da dicembre 2016, il viaggio da Zurigo e da Zugo verso il Ticino sarà circa 25 minuti più breve rispetto a oggi.
NUOVI TRENI E CAPACITÀ IN PIÙ
Attualmente, circa 9000 viaggiatori attraversano ogni giorno il San Gottardo con le Ffs. Entro il 2020 la domanda dovrebbe aumentare sensibilmente ad almeno 15000 viaggiatori al giorno. Le Ffs investono in nuovo materiale rotabile internazionale per il traffico nord-sud. Da novembre 2014 vengono gradualmente introdotti otto nuovi elettrotreni del tipo ETR 610 e dalla fine del 2019 sull’asse nord-sud circoleranno 29 nuovi elettrotreni di Stadler Rail.
Inoltre l’attuale flotta nazionale sarà adeguata alle più severe norme di sicurezza applicate nella nuova galleria del San Gottardo. Si tratta di 18 ICN, 13 locomotive e 127 carrozze IC standard, che saranno operativi entro la fine del 2016.
25 PROGETTI DI COSTRUZIONE ENTRO IL 2020
Il rinnovato asse nord-sud del San Gottardo raggiungerà la completa operatività nel 2020, con la messa in servizio della galleria di base del Monte Ceneri (2019) e del corridoio di 4 metri (2020).
Fino a quel momento le linee d’accesso saranno interessate da 25 progetti di costruzione, come lo “Zugersee Ost”, il risanamento del binario dell’Axen lato lago, il nodo ferroviario di Bellinzona, oltre a numerosi adattamenti di gallerie in Ticino. La densità di interventi in tempi ristretti costituisce una grande sfida per la stabilità dell’orario. Numerosi provvedimenti nei settori materiale rotabile, costruzione ed esercizio dovrebbero, però, consentire alle Ffs di ridurre al minimo le conseguenze per i clienti fino alla conclusione dei progetti. 

Mostra di Bernardino Luini (Milano, palazzo Reale, dal 10 aprile). Inaugurazione, Questioni di famiglia

9 aprile, ore 19.30. Piacevole, e a tratti insolito, buonumore milanese: sarà l’effervescenza delle idee del Salone del mobile, che riempie la città; sarà la grande attesa per la mostra (dopo così tanti anni da quella luinese); o forse sarà il cielo azzurro, come azzurro sa essere il cielo di Lombardia quando i tempi delle stagioni vengono rispettati. E, in questa sospesa atmosfera ambrosiana, pare proprio rispettato l’annuncio di una tersa primavera; e, con questa, di quel palpitante istante in cui si sciolgono i nodi e le tensioni legate a una lunga riflessione storico-critica e a un’altrettanto lunga ed estenuante costruzione del ‘grande evento’.
Il tempo dell’attesa è finito. Entriamo.
Come da programma, questa visita è per noi solo l’occasione per farci un’idea non troppo impegnativa della rassegna. L’occhio, preavvertito, cerca nel contrasto tra il bianco e il grigio sfumato delle strutture che ospitano, rispettivamente, i lavori di Luini e quelli di tutti gli altri. Pregustiamo i lavori del ‘maestro’, tra riconoscimenti e novità di segno e di contenuto. Cerchiamo i suoi ‘compagni’ d’arte e di vita: Lotto, Bramantino, Solario; Leonardo, soprattutto, la cui ‘Scapigliata’ sarà lì in mostra, da Parma, solo fino al 4 maggio. Rivediamo emozionati le Ragazze al bagno in mostra nel ’75 a Luino (precisando, non solo per vantare una certa giovane età, che non le abbiamo ammirate durante l’evento luinese, ma alla Pinacoteca di Brera). Gustiamo con calma la Sala delle Cariatidi nella quale, tra ricchi apparati decorativi, specchi e finestre, va in scena per sommi capi, la parabola della bottega Luini. Felici del privilegio di essere ormai quasi soli davanti al ‘nostro’, tentiamo di registrare quel dialogo che le opere sembrano aver avviato con lo spazio circostante: un dialogo a tratti di accoglienza e di sincerità reciproca a tratti di raffinatissima e cortese sfida. Non dimenticando, come precisato anche dal direttore di Palazzo Reale, l’esistenza, sul fondo, di un legame ‘affettivo’ tra Luini e la sede che ora nuovamente lo ospita: qui le Ragazze al bagno fecero bella mostra di sé al mondo da quando furono strappate (sono un affresco) dai muri di villa Rabia a Sesto S.G., nei primi dell’800.
Ci dedicheremo, prestissimo, alla visita, quella impegnativa. Ora abbiamo un’idea più precisa di quello che ci aspetta: i Luini, padre e figli, l’Aurelio in particolare, “che si prende sulle spalle il compito di affrontare i demoni del Manierismo” oltre che il peso di una legittima quanto complicata eredità.
Al Luini eravamo già particolarmente affezionati ma ora sta proprio diventando una questione di famiglia.
(a proposito dei 140 caratteri: promessa non mantenuta, lo ammettiamo, senza troppi sensi di colpa. Basterebbero solo per ricordare che la mostra è aperta fino al 13 luglio e che tutte le informazioni sono sul sito www.mostraluini.it)
Federico Crimi e Tiziana Zanetti 

Bosco di Montegrino Valtravaglia, primo Museo d’arte sacra nell'alto Varesotto

Altra tappa del progetto di recupero e valorizzazione grazie al volontariato di alcuni parrocchiani
museo, foto Achille Locatelli

In Bosco di Montegrino Valtravaglia (Varese) un nuovo progetto sta per essere realizzato nella chiesa parrocchiale dell’Annunciazione, grazie alla collaborazione fra l’associazione culturale Amici di G. Carnovali detto il Piccio e il parroco, don Giovanni Giudici: l’apertura del primo nucleo di un Museo d’arte sacra, unico nel nord della provincia di Varese.
Il lungo lavoro, iniziato nel 2010 per recuperare alcune tele della quadreria della chiesa, ha permesso di realizzare il restauro di tre opere seicentesche, di notevole pregio artistico, che saranno esposte in sede stabile, nella rinnovata sala adiacente alla sacrestia. Il locale è stato totalmente ristrutturato negli intonaci, nella pavimentazione, negli impianti elettrici e di protezione, grazie all’impegno di alcuni parrocchiani, che hanno offerto gratuitamente le loro competenze e tante ore di lavoro per allestire un ambiente adeguato alla custodia delle tele.

OPERE DAL '600 AL '900
Sulle pareti del nuovo Museo si possono ora ammirare le tre tele seicentesche “Il sacrificio di Isacco” della scuola del Vermiglio, il “Battesimo di Cristo” di scuola lombarda e una raffinata copia da Perugino “Madonna in trono con Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista e Agostino”.
Anche il prezioso Manto della Madonna, piviale settecentesco donato alla chiesa di Bosco da una sposa della famiglia dei Visconti, restaurato nel 2013, ha trovato posto nella sala museale, all’interno di una grande bacheca appositamente realizzata con il contributo di una coppia di coniugi boschesi.
Nel museo sono esposti anche due quadri significativi per la storia della parrocchia, che ritraggono don Ambrogio Parietti, il sacerdote che nel 1708 posò la prima pietra per edificare l’attuale chiesa, e don Augusto Dell’Acqua, parroco dal 1916 al 1965, che resse la parrocchia per cinquant’anni e fece costruire la nuova torre campanaria, la grotta di Lourdes e promosse numerosi altri interventi.
Completano l’esposizione due opere del pittore Massimo Antime Parietti - nato a Bosco cento anni fa - il Ritratto di don Nivo Formentini, sacerdote boschese di nascita, e un “Panorama del paese di Bosco” dominato dalla sua grande chiesa, dipinto donato dall’autore nel 1989 in occasione del quarto centenario della parrocchia.

CONTRIBUTI E PROGETTO
Il Museo d’arte sacra di Bosco ha potuto essere realizzato grazie al prezioso sostegno finanziario di vari privati e istituzioni bancarie o fondazioni. Sono alcuni affezionati parrocchiani, la ditta SIPI, la Banca Popolare di Milano, la Fondazione Comunitaria del Varesotto e la Fondazione Unione Banche Italiane per Varese. La ricerca dei finanziamenti e dei permessi di Curia e Soprintendenza è stata condotta da Carolina De Vittori, mentre Achille Locatelli ha coordinato tutti i lavori di recupero della sala museale.
Il Museo di Bosco va pertanto ad aggiungersi, all’interno degli spazi parrocchiali, ad un’altra esposizione diventata ormai famosa a livello internazionale: il “Presepe di radici di Fermo Formentini” anch’esso allestito in modo permanente nella chiesa di Bosco, luogo da non trascurare per chi ama l’arte nascosta, ma non secondaria, dei piccoli borghi.
L’auspicio è quello di concludere il progetto museale con la ristrutturazione della grande sacrestia e con il restauro delle altre tele che attendono qualche generoso finanziatore.

INAUGURAZIONE CON VICARIO EPISCOPALE
Il Museo d’arte sacra di Bosco sarà inaugurato sabato 3 maggio 2014 a partire dalle ore 20.30 con un concerto d’organo eseguito da Ivan Pedrocca, alla presenza del vicario episcopale di Varese, monsignor Franco Agnesi.
La visita al museo resterà aperta nel pomeriggio di domenica 4 maggio, festa patronale di Bosco, e tutti i giorni festivi, al termine della messa delle ore 9.
Si possono prenotare visite guidate per gruppi contattando gli “Amici del Piccio” (tel. 0332-508203).
Carolina De Vittori 

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