Edizione n.14 di mercoledì 24 aprile 2024

Fondazione Pro Valtellina

Sondrio, la buona pasta della rinascita

Presentato il pastificio della locale Casa circondariale

Tutto ha avuto inizio anni fa con la riconversione di una autorimessa su iniziativa del Provveditorato di Milano e della Provincia di Sondrio. Ora il pastificio opera all’interno della Casa Circondariale di Sondrio e da mercoledì 8 marzo si è affacciato al grande pubblico con una degustazione guidata dallo chef Marcello Ferrarini in collaborazione con quattro persone detenute che hanno seguito un corso di formazione.
Il progetto di un pastificio è stato lanciato dalla direttrice della Casa Circondariale Stefania Mussio e subito sostenuto da Bim Adda, Fondazione Pro Valtellina e Confartigianato. La gestione dell’attività è stata affidata alla Cooperativa Ippogrifo, che ha accolto con favore l’invito del carcere e delle istituzioni locali ad impiegare personale detenuto.
I risultati sono stati da subito incoraggianti. «Abbiamo voluto realizzare – ha dichiarato Stefania Mussio - un prodotto di qualità, che fosse fin da subito inteso come un "buon prodotto". Vorremmo pertanto che le persone del territorio, che possono avere un interesse nella distribuzione e nella pubblicità del prodotto, possano conoscerlo, gustarlo, apprezzarlo e così stimolarne la vendita e la diffusione».
Alla responsabile della struttura penitenziaria e agli imprenditori coinvolti ha espresso piena adesione il presidente della Commissione speciale Carceri lombarda Fabio Fanetti. «La formazione dei detenuti e il loro reinserimento nella società – ha detto - sono fattori importanti e qualificanti. Tutto questo lavoro influisce sulla riduzione della recidiva e quindi porta benefici sia ai detenuti sia allo Stato, perché comporta una sensibile riduzione dei reati e quindi anche un importante risparmio sulla spesa pubblica». 

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