Edizione n.9 di mercoledì 19 marzo 2025

economia

Famiglie numerose, slalom tra lavoro, servizi, costi di educazione e svago

In Lombardia solo duecentomila famiglie (4,3%) hanno almeno tre figli
famiglie numerose

Hanno - rispetto alle famiglie con meno figli - un reddito equivalente annuo di 25.500 contro 27.000 euro. Stentano a concedersi piccole spese personali e attività di svago fuori casa. Sono ancora più compresse tra rischio di povertà e difficoltà di arrivare a fine mese.
Non meraviglia se in Lombardia le famiglie con almeno tre figli, al censimento 2021, risultino solo 196mila (il 4,3% del totale) con un arretramento del 3,3% (pari a circa 6.700 famiglie) rispetto al censimento 2011. La popolazione invecchia e le condizioni economiche, le sfide quotidiane e le politiche di supporto sono state fotografate da PoliS Lombardia in una ricerca condotta in collaborazione con le Università Cattolica e Milano-Bicocca di Milano, l’Università di Torino e la società Swg.
Il 20 febbraio 2025 il direttore generale di PoliS Fulvio Matone e il gruppo di lavoro l’hanno presentata a Milano alla Commissione sociale dell’assemblea regionale. Nel dibattito sono intervenuti il presidente Emanuele Monti (Lega), Paola Bocci, Carlo Borghetti e Davide Casati (PD), Giacomo Zamperini (FdI), Luca Marrelli (Lombardia Ideale), Silvia Scurati e Gigliola Spelzini (Lega).
DIFFICOLTÀ E SOSTEGNI
In Lombardia le famiglie numerose arrivano a fine mese “con grande difficoltà” (18,4%) o riscontrano comunque “qualche difficoltà” (54,7%). A livello provinciale, la loro incidenza sulla popolazione è maggiore a Mantova (5,5%) e Brescia (5,2%), dove circa una famiglia ogni venti ha almeno cinque componenti. Nel periodo 2011-2021 la provincia con l’incremento più consistente è Milano con +17,5%, seguita da Pavia (+12,1%) e Lodi (+8,3%).
Per un nucleo numeroso le sfide chiave quotidiane sono soprattutto la conciliazione tra lavoro e vita familiare, l’inflazione dei costi per educazione e svago, l’accesso limitato ai servizi pubblici e privati. Le difficoltà economiche crescono in relazione all’età dei figli, mentre il livello di conoscenza e utilizzo delle agevolazioni economiche, come l’assegno unico e il fattore famiglia lombardo, risulta frammentario.
Dalla ricerca emerge netta la necessità di una maggiore continuità e prevedibilità nelle misure di sostegno, abbandonando la logica dei bonus una tantum ed estendendo l’adozione del Fattore Famiglia e una migliore comunicazione delle agevolazioni esistenti. Le politiche pubbliche dovrebbero, insomma, focalizzarsi sulle esigenze specifiche delle famiglie numerose, garantendo un supporto continuo, promuovendo la conciliazione tra famiglia e lavoro, e riducendo le disuguaglianze economiche per migliorare la qualità della vita.

Mercato svizzero, esportazioni varesine in crescita

Nel primo semestre 2012 fatturato cresciuto del 22 per cento

In Italia c’è crisi e in Canton Ticino spesso soffiano venti antitaliani, eppure l’export del Sistema Varese verso la Svizzera aumenta. Il fatturato realizzato tra gennaio e giugno 2012 è cresciuto addirittura del 22 per cento, toccando quota 421 milioni di euro.
Il mercato elvetico esige elevati requisiti di qualità ed è aperto a una forte concorrenza, ma lo sviluppo offre prospettive ampie, specialmente nel mercato del lusso. La crescita è pertanto un segnale incoraggiante e la conferma è venuta dal seminario di formazione della Camera di Commercio di Varese dedicato il 12 ottobre alla Svizzera.
A Ville Ponti oltre 130 tra imprenditori e rappresentanti d’azienda hanno avuto modo di ascoltare valutazioni e analisi dei relatori Fabrizio Macrì, della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, e Pier Paolo Ghetti, consulente in materia doganale, e poi anche di confrontare singole posizioni con vari esperti. Secondo Ghetti, sono prevalenti «la possibilità di usufruire dell’efficacia degli accordi di libero scambio tra Confederazione e Unione Europea, che danno diritto a un trattamento daziario preferenziale alle merci di origine comunitaria, e soprattutto il rilievo di un mercato di grande interesse e qualificato come quello svizzero».

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