Edizione n.11 di mercoledì 27 marzo 2024

Castiglione Olona

Castiglione Olona, visita guidata ai Musei Civici

Vecchietta, Processione S. Orsola, Palazzo Branda

A Castiglione Olona (Varese), sabato 23 e domenica 24 settembre, speciale visita “Castiglione Olona: dalla prima Città Ideale dell’Umanesimo al Laboratorio di Ricerche Estetiche del 1970” alla scoperta di Palazzo Branda Castiglioni, Museo Arte Plastica e Casa del Pio Luogo dei Poveri di Cristo in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Guida sarà il curatore scientifico onorario dei Musei Civici, Andrea Spiriti. Ritrovo in piazza Garibaldi alle ore 14.30.
La partecipazione è su prenotazione fino ad un massimo di trenta persone. Occorre registrarsi entro giovedì 21 settembre sul sito comunale oppure telefonare al numero 0331.858301 dal martedì al sabato (orario 9-12 e 15-18).
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio i Musei Civici saranno visitabili sabato 23 settembre (orario 9-12 e 15-18) e domenica 24 settembre (10.30-12.30 e 15-18) con ingresso cumulativo ridotto di euro 2.

Castiglione Olona e le Città Ideali, la rete del Rinascimento italiano

A Varese atenei e centri di ricerca italiani e stranieri a confronto sulla “prima città ideale” dell’Umanesimo e due secoli di sviluppo del tema
Castiglione Olona, foto Uninsubria
Andrea Spiriti, foto Uninsubria

È la prima Città ideale dell’Umanesimo e dal XV al XXI secolo è il simbolo di una singolare operazione culturale, urbanistico-architettonica e figurativa voluta dal cardinal Branda Castiglioni. È Castiglione Olona, per Gabriele D'Annunzio “l'Isola di Toscana in Lombardia”, al centro di un convegno internazionale in programma a Varese dal 28 al 30 settembre 2022 all’Università dell’Insubria, dove verrà anche presentata la rete interuniversitaria «Città ideali del Rinascimento italiano».
Ideato e presieduto dal professor Andrea Spiriti e aperto al pubblico, il congresso è organizzato con la segreteria scientifica di Laura Facchin e Massimiliano Ferrario e riunirà oltre venticinque relatori, provenienti da atenei e centri di ricerca italiani e stranieri, che dibatteranno su Castiglione Olona e due secoli di sviluppo del tema “Città ideali”. Seguirà, sabato 1° ottobre, una visita a Castiglione Olona riservata ai convegnisti.
La prima sessione, prevista mercoledì 28 settembre, è incentrata su «Filosofia e teologia della Città Ideale» con interventi di Enrico Dal Covolo, Erasmo Silvio Storace, Emmanuele Vimercati, Paolo Luca Bernardini. Giovedì 29 settembre si parlerà di «Castiglione Olona, il paradigma» con Mario Conetti, Andrea Spiriti, Massimiliano Caldera, Mirko Moizi, Beatrice Bolandrini e Laura Facchin; il pomeriggio invece si aprirà con «Confronti» con Cristina Galassi, Fabio Marcelli, Simone Fatuzzo, Silvia Beltramo, Luca Tomìo, Lorenzo Fusini.
Infine, venerdì 30 settembre, «La rete interuniversitaria Città Ideali del Rinascimento italiano» sarà il focus delle relazioni di Mario Bevilacqua, Elena Svalduz, Emanuela Ferretti, Andrea Spiriti e Francesco Ceccarelli. Poi, nel pomeriggio, Gianmarco Gaspari, Vito Isacchi, Fabio Zucca, Anna Vyazemtseva, Antonella Ranaldi, Massimiliano Ferrario affronteranno il tema «Città ideale e contemporanea» con conclusioni di Andrea Spiriti.

Ed ecco la Città Ideale del cardinal Branda Castiglioni nella ricostruzione dell'Università dell'Insubria.

Sei secoli di fascino

Rifondata nel 1421-1422 e ultimata verso il 1443, ma con riprese e modifiche fino al 1513, Castiglione è la grande operazione culturale, urbanistico-architettonica e figurativa voluta dal cardinal Branda Castiglioni. Il nucleo inferiore è epicentrato sul palazzo del cardinale, il palazzo dei familiari, il palazzo dei Poveri di Cristo, la Scuola (una delle prime d’età moderna) e, soprattutto, la chiesa del Corpo di Cristo, detta chiesa di Villa. Il nucleo superiore, antica rocca, comprende la Collegiata dei Santi Stefano e Lorenzo e il Battistero (in origine, cappella palatina).
La volontà del cardinale di realizzare un microcosmo europeo, basato sull’interazione di artisti lombardi, veneti, toscani, francesi, tedeschi, boemi, ungheresi porta a geniali accostamenti di stili fra tardogotico e umanesimo, alle chiese che uniscono con abilità i linguaggi architettonici, ai grandi cicli di affreschi, dovuti a Masolino da Panicale, Paolo Schiavo, il Vecchietta: la Veduta ideale e il ciclo della cappella di San Martino in Palazzo Branda; le Storie della Vergine e dei Santi Stefano e Lorenzo nella Collegiata; le Storie di
San Giovanni Battista nel Battistero, con un forte messaggio antivisconteo.
La chiesa di Villa presenta un impianto umanistico fiorentino, alla Brunelleschi, arricchito dalla presenza di sculture lombarde, lombarde alla friulana, senesi; la Collegiata è una “chiesa a sala” d’impianto tedesco con portale alla francese, sculture lombarde e venete, lampadario alla boema, oreficerie lombarde (nel vicino Museo).
Un cenno particolare merita, poi, la precocissima Natura morta affrescata in Palazzo Branda; e la Veduta di Roma nel Battistero, derivazione di Masolino dal proprio celebre affresco romano, perduto, di Palazzo Orsini a Montegiordano, con la straordinaria anticipazione, nel 1435, del progetto di ricostruzione a pianta centrale cupolata di San Pietro in Vaticano
.

Nelle foto (Uninsubria): «Veduta di Buda» di Masolino da Panicale (Castiglione Olona, palazzo Branda) e il professor Andrea Spiriti. 

INTERVENTO - Castiglione Olona, il Comune lancia un appello per completare il recupero dei cicli pittorici di Palazzo Branda Castiglioni

Il governo Renzi ha deciso di lanciare una campagna che coinvolge i cittadini nel proporre un luogo culturale da recuperare o salvaguardare allo scopo di restituirlo alla propria città. Per far questo ha creato l’indirizzo mail bellezza@governo.it tramite il quale è possibile scrivere, entro il 31 maggio, segnalando il bene storico/artistico meritevole di essere valorizzato, accompagnato da una breve motivazione. Una commissione ad hoc valuterà le richieste ricevute ed indicherà le realtà che necessitano maggiormente di essere finanziate.
Di fronte a questa grossa opportunità, Palazzo Branda Castiglioni non può restare indifferente e chiede un piccolissimo ma concreto e sostanzioso aiuto al fine di poter riportare l’intera ala ‘300 esclusa dal percorso museale al suo originale splendore. Un primo intervento stratigrafico con saggi alle pareti eseguito sotto la direzione della Soprintendenza milanese ha infatti portato alla luce quelli che potrebbero essere dei cicli pittorici appartenuti al periodo del Cardinale Branda Castiglioni (Sec. XV).
Un pool di esperti del ministero per i Beni e le Attività Culturali, coadiuvati da qualificati collaboratori del settore, hanno confermato la validità dei ritrovamenti e sono già stati avviati i contatti con la direzione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze per studiare un approfondito piano d’intervento.
«Ci troviamo ad affrontare – spiega l’assessora alla Cultura Graziella Magnoni – quello che potrebbe essere un importante ritrovamento pittorico in grado di incrementare il patrimonio storico artistico nazionale. La situazione venutasi a creare è simile a ciò che accadde in questo edificio nel 1982 quanto, partendo da una semplice ricerca stratigrafica, riportammo alla luce la Cappella di San Martino attribuita dai massimi studiosi internazionali a Lorenzo di Pietro detto “il Vecchietta” e considerata tutt’ora uno dei principali ritrovamenti del primo Rinascimento italiano».
Il Comune di Castiglione Olona non ha risorse economiche per poter finanziare l’intervento ed è per questo che lancia l’appello ed invita tutti a scrivere all’indirizzo e-mail bellezza@governo.it copia/incollando la seguente frase:
“Il palazzo del cardinale Branda Castiglioni in Castiglione Olona (Sec. XIV-XV) non smette di stupirci. Sappiamo che cicli pittorici di grande valore sono stati coperti nei secoli passati. Aiutateci a riportarli al loro antico splendore. Masolino da Panicale e il Vecchietta ci lanciano il loro appello per restituire al Palazzo del cardinale Branda il giusto valore ed il posto che merita nella storia dell’arte italiana”.
Musei Civici Castiglione Olona

Era in Inghilterra il dipinto "Ritratto di Cristo" di Crespi rubato a Castiglione Olona nel 1989

L'hanno rintracciato i Carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale di Roma e Monza attraverso sofisticate indagini telematiche

Risale al 1989, esattamente alla notte tra il 16 e 17 gennaio, il furto in una abitazione di Castiglione Olona del dipinto di inizio Seicento “Ritratto di Cristo”. L'olio su tavola, di 64 per 48 centimetri, è attribuita al pittore bustese Daniele Crespi (1597-1630), formatosi alla scuola istituita da Federico Borromeo alla Pinacoteca Ambrosiana. A lui, nel 2006 la città natale dedicò una mostra monografica, radunando opere conservate nei musei italiani e stranieri.
I Carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale di Roma e quelli del competente nucleo di Monza, nel novembre 2011, a seguito di accertamenti telematici su sito specializzato (censisce risultati d’asta di tutto il mondo), avevano accertato che il quadro era stato posto in vendita nel 2004 a un'asta di “Sotheby’s” di Londra, la quale risulta comunque estranea alla vicenda. Le foto ricavate dal sito permettevano così agli eredi legittimi di riconoscere con certezza il dipinto che era appartenuto al padre, nel frattempo mancato.
I particolari tecnici della vicenda lasciano ipotizzare un ingresso clandestino del quadro nel Regno Unito e in quest’ottica è stato richiesto dal Pubblico Ministero di Varese Massimo Politi, attraverso rogatoria internazionale, di farlo rientrare in Italia. Le ipotesi di reato formulate dalla Procura varesina, diretta da Maurizio Grigo, sono di “ricettazione” e “riciclaggio” (reati non ancora prescritti secondo la legge italiana) e di furto ed esportazione illecita di opera d’arte (reati prescritti secondo la legislazione italiana). La richiesta si fonda anche sulla Convenzione europea di assistenza giudiziaria (CEAG) in materia penale, ed è diretta alle autorità britanniche per recuperare il bene, sottoporlo a sequestro e acquisire la documentazione necessaria a individuare i respoonsabili. Una volta ottenuto il via libera dall’autorità giudiziaria inglese, i Carabinieri voleranno nel Paese anglosassone per riportare a casa il dipinto. 

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