Edizione n.9 di mercoledì 19 marzo 2025
Anpi
Remo Passera, una “staffetta” della libertà
Usava dire, «Finché ci siamo noi, finché possiamo raccontarlo noi che l'abbiamo visto, che sappiamo come sono andate le cose, bisogna andare avanti, mai fermarsi. Il pericolo è sempre in agguato».
Era un antifascista lucido e appassionato Remo Passera, che della necessità di testimonianza ha fatto il filo conduttore dell'intera vita. Giovanissima staffetta partigiana - aveva quattordici anni quando entrò nella Resistenza - ha proseguito nell'impegno di divulgazione, approfondimento, avvicinamento - anche delle generazioni più giovani - alla conoscenza dei fatti che, qui e fuori, circondarono gli anni bui della storia italiana. Socio fondatore dell'Anpi, commendatore della Repubblica, insignito della Medaglia della Liberazione conferita dal Ministero della Difesa nel settembre 2016, mai si è risparmiato e, aiutato da un carattere gioviale, coinvolgente ma anche determinato, ha saputo farsi ascoltare.
È strano adesso parlare di lui al passato, proprio perché, per ottantasei anni e malgrado gli inevitabili acciacchi, che fossero il mondo degli Alpini o quello della Protezione civile, che fosse la Pro Loco di Brezzo di Bedero di cui è stato presidente o le associazioni di volontariato, la sua presenza è stata costante e sempre nella discrezione. Pareva cioè una di quelle personalità su cui il tempo non ha presa. Invece Remo Passera si è spento domenica 5 marzo, quasi sorprendendoci.
I funerali si svolgeranno mercoledì 8 marzo (alle 16,15) a Brezzo di Bedero, dov'era nato, nella Canonica.
Remo Passera, medaglia della Liberazione
Il Ministero della Difesa ha conferito al presidente dell’Anpi di Luino Remo Passera la medaglia della Liberazione. L’onorificenza sarà consegnata dal prefetto di Varese Giorgio Zanzi, sabato 3 settembre (ore 9.30), nell'aula magna dell'Università dell'Insubria.
Poi nel pomeriggio (ore 17), alla Schiranna, durante la festa di Anpi, la presidente Ester Maria De Tomasi gli assegnerà un riconoscimento del Comitato provinciale di Varese.
A Luino Giorno della Memoria nel ricordo di Salvo D’acquisto e Enrico Sibona
Sono passati duecento anni da quando Vittorio Emanuele I di Savoia fondò l’Arma dei Carabinieri, per fornire anche al Regno di Sardegna un corpo di polizia simile a quello francese della Gendarmerie. I Carabinieri hanno vissuto da protagonisti tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del regno sabaudo prima e del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana successivamente.
L’Arma, durante i molteplici mutamenti del nostro Paese, si è sempre accreditata come insostituibile presidio della pubblica e privata sicurezza. In momenti particolarmente drammatici, come durante la lotta di liberazione nazionale, ha continuato a seguire percorsi di fedeltà e di servizio alla collettività, ispirati a valori quali l’onestà, l’impegno sociale e civile, il senso del dovere, la disciplina e la tenacia, il senso di giustizia. E sarà proprio in occasione della Giornata della Memoria, in programma a Luino nella mattinata di martedì 18 febbraio nel Teatro Sociale, che verrà ricordata una pagina gloriosa della sua storia: il sacrificio del giovane vice brigadiere Salvo D’Acquisto e la vicenda del maresciallo Enrico Sibona.
IL SACRIFICIO DI SALVO D'ACQUISTO…
Come è noto, nel settembre 1943, Salvo, pur essendo totalmente estraneo ai fatti, si autoaccusò come responsabile di un presunto attentato per il quale era stata minacciata una rappresaglia da parte dei tedeschi, contro ventidue cittadini inermi, scelti a caso tra la popolazione di Torrimpietra. Gli ostaggi, che erano stati costretti a scavarsi una fossa comune, alcuni con le pale, altri a mani nude, furono immediatamente liberati e Salvo fu barbaramente ucciso.
…e di ENRICO SIBONA
Il maresciallo Enrico Sibona fu comandante della Stazione dei Carabinieri di Maccagno dal 1939 al 1946. Durante la sua permanenza in paese, si adoperò per salvare la vita ad alcuni ebrei dalla persecuzione nazifascista e, tra loro, a Guido Lopez e Bianca Lopez Nunes.
Entrambi, giovani poco più che ventenni, erano sfollati da Milano, sulle rive del Lago Maggiore, per sottrarsi ad una ormai prevedibile cattura a seguito di un inasprimento delle leggi razziali, promulgate dal regime fin dal 1938. Il maresciallo Sibona, obbedendo alla sua coscienza, anziché a leggi ingiuste e criminali, permise loro di mettersi in salvo. Scoperto dalle milizie fasciste, fu arrestato e deportato nei campi di concentramento in Germania e Cecoslovacchia. Lo Stato di Israele riconobbe la figura eroica di Enrico Sibona che, con provvedimento del 4 ottobre 1992, fu insignito da Yad Vashem del titolo di “Giusto tra le Nazioni”.
CELEBRAZIONE
Durante la mattinata, alla quale parteciperanno gli studenti delle scuole luinesi, saranno presenti Alessandro D’Acquisto, fratello di Salvo, i figli del maresciallo Sibona e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Alessandro De Angelis. Al termine il prefetto di Varese, Giorgio Zanzi, affiancato dal sindaco Andrea Pellicini, consegnerà le medaglie d’onore agli ex deportati o alle loro famiglie.
La manifestazione è organizzata dal Comune di Luino con la collaborazione della locale stazione dei Carabinieri, dell’ANPI e dell’Associazione Alpini.
Emilio Rossi
Voldomino e San Martino, visita di antifascisti croati
A Luino, sabato 8 giugno, è giunta in visita al Sacrario dei Partigiani alla Gera di Voldomino una delegazione della Federazione dei Combattenti Antifascisti e degli Antifascisti di Zagabria (Croazia), gemellata dal 1967 con la Sezione Anpi di Varese per impulso di Angelo Chiesa. Era accompagnata da alcuni membri dell'Anpi provinciale guidata dal presidente Angelo Chiesa.
Ad accoglierla c'erano Rosetta Merini Garibaldi, la nipote Maria Rosa Castoldi, suo marito e un gruppo di iscritti della sezione Anpi di Luino, guidata da Remo Passera.
Angelo Chiesa ha raccontato brevemente agli ospiti croati i tristi fatti dell'"Ottobre di sangue varesino" (ottobre 1944) e ha presentato la figura di Rosetta Garibaldi e del suo ruolo durante la Resistenza. Rosetta Garibaldi ha ringraziato gli ospiti della visita e li ha invitati a casa sua per un breve rinfresco.
Il giorno seguente, domenica 9 giugno, la delegazione dell'Associazione Sabah-A C'rnomerec e dell'Associazione "Josip Broz-Tito" di Zagabria. ha partecipato alla commemorazione del San Martino. Al loro fianco la rappresentanza varesina Anpi con Angelo Chiesa, il "bandierone" Anpi dell'ATM di Milano, l'assessore luinese Marcello Castelli e i due gonfaloni di Luino e Varese.
gp per Anpi Luino
