Edizione n.4 di mercoledì 15 febbraio 2025

Piemonte

Da Locarno a Milano via acqua

Ad Arona interscambio tra battelli e motoscafi - Il progetto di recupero dell’Idrovia Locarno-Milano è stato presentato a Verbania

Riprende quota il progetto di recupero dell’Idrovia Locarno-Milano. Ad Arona sarà realizzato l’attracco che favorirà l’interscambio tra i battelli in navigazione sul lago Maggiore e le piccole imbarcazioni e i motoscafi per il trasporto passeggeri adatti alla via fluviale. Sorgerà al centro dell’area portuale, vicino al molo della Navigazione del Lago Maggiore.
Altro sogno nel cassetto? No, è un progetto a sostegno comunitario. È stato presentato a Verbania domenica 20 maggio al Lago Maggiore Boat Festival, prima fiera del Piemonte dedicata interamente alla nautica e baciata da grande successo di pubblico.
il progetto “Il recupero dell'Idrovia Locarno-Milano” traccia un percorso di circa 550 chilometri attraverso 2 nazioni, 4 regioni, 12 province e 171 comuni del Nord Italia. Suo punto di forza è l’ambito della “Priorità 2-Competitività-Misura 2.3” (Interreg Italia-Svizzera 2007/2013), che si propone di incentivare lo sviluppo di sistemi fondati sull’innovazione e sull’integrazione di risorse turistiche, reti e servizi di trasporto nelle aree transfrontaliere.
Tra i vari benefici, tutt'altro che marginale si profila la ricaduta dell'occupazione. La realizzazione dell’asse turistico fluviale connesso con lo scalo di Malpensa in vista dell’Expo 2015 mette in moto nuovi servizi per la nautica e per la valorizzazione paesaggistica e apre ulteriori sbocchi di sviluppo. Il percorso via-acqua attraverserà il parco del Ticino, l’area fluviale protetta più grande d'Europa, di notevole interesse ambientale e faunistico e con un forte richiamo turistico internazionale.
Anche dal punto di vista storico il progetto rappresenta un importante recupero. L’idrovia è stata una delle prime grandi vie di comunicazione d’Europa usata anche per il trasporto merci, ad esempio il marmo delle cave di Candoglia utilizzato per la Fabbrica del Duomo di Milano.
Il ripristino della via d’acqua si propone quale nuova realtà in grado di incentivare lo sviluppo delle aree attraversate, secondo una riscoperta modalità di trasporto efficace, efficiente e sostenibile. Un ulteriore impulso sarà dato anche al mercato turistico delle regioni coinvolte in grado di assicurare offerte di navigazione pari a quelle dei grandi fiumi europei: dal Tamigi, al Reno, al Danubio.
Ibis

Fuga di talenti, il Piemonte tenta il rimpatrio

Solo nel 2011 hanno lasciato l'Italia 27.600 giovani, dei quali 4800 lombardi e 2200 piemontesi - Un miliardo di euro il danno per il Pil nazionale

Il Piemonte ha stanziato circa un milione di euro a sostegno di 100-150 giovani in esperienze formative e di lavoro presso imprese o università estere. Unica condizione, il ritorno in patria. Inoltre aprirà uno sportello per agevolare il rimpatrio e il reinserimento di tutti gli altri giovani emigrati. Misure e servizi fanno parte del pacchetto “Iolavoro per i talenti” presentato il 29 giugno dall'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Claudia Porchietto.
Indagine web
Alla sperimentazione s'accompagna un'indagine web in collaborazione con la Cattolica di Milano. «A ottobre, ha annunciato il presidente Roberto Cota, saremo in grado di  raggiungere l’intera platea dei giovani emigrati all’estero che desiderino tornare a casa ed essere reinseriti nel nostro mercato del lavoro». Se la domanda supererà le attese, sono già pronte ulteriori risorse.
In Italia, dal 2001 al 2010, l’incidenza dei cittadini laureati sul totale degli espatri è raddoppiata dall’8,3 al 15,9 per cento. Nel 2011 sono stati 27.616 i giovani tra 20 e 40 anni, che hanno lasciato il nostro Paese, 2.200 solo in Piemonte. L'emigrazione ha fatto perdere al Pil nazionale circa 1 miliardo di euro in un anno.
Emorragia impressionante
Nel 2011 se ne sono andati 4.768 lombardi, 2.568 veneti, 2.418 siciliani, 2.197 piemontesi. Secondo il "Rapporto Italiani nel mondo 2012” della Fondazione Migrantes, quasi il 60 per cento degli italiani tra 18 e 24 anni si dichiara disposto a intraprendere un progetto di vita fuori dalla penisola. A essere più sfiduciati sono i 25-34enni. Più le donne che gli uomini, più nel Nord e nel Centro che nel Sud e nelle isole.
La sfiducia aumenta quando il titolo di studio posseduto è più elevato. I principali serbatoi dei giovani talenti in fuga sono le regioni del Nord.
I 20-40enni in uscita dal Paese, la fascia di età più produttiva, rappresentano il 45,54 per cento sul totale degli espatriati. Si ipotizza un 70 per cento di laureati, con un incremento dei "dottori" pari al 40 per cento in sette anni. Al I trimestre 2012 sono 265mila i laureati e post-laureati disoccupati in Italia, di cui poco meno di 40mila quelli in discipline di ambito tecnico e scientifico. 

Piemonte, "Bagna Cauda della Merla" anche a Budapest

Iniziativa dell’associazione Astigiani Aps riproposta nella formula del Bagna Cauda Day
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Una salsa a base di acciughe, olio d'oliva e aglio, preparata in una fonduta o una terrina e accompagnata con verdure crude come cardi, carote, peperoni, finocchi e cavolfiori. È la ricetta della Bagna Cauda, celebrata in tutto il Piemonte con qualche puntata all’estero e quest’anno riproposta dall’Associazione Astigiani con la novità della Bagna della Merla dal 29 gennaio al 2 febbraio 2025.
Il Bagna Cauda Day è un evento organizzato dall’associazione di Asti “Astigiani Aps”, presieduta da Piercarlo Grimaldi, che pubblica anche l’omonima rivista di storia e storie diretta da Sergio Miravalle. «È una mia vecchia idea - spiega Miravalle - che lanciammo un paio di decenni fa, poi diffusa da Sabrina Mossetto, con grafica e sacchetti portabottiglie».
Il logo dell’evento era una merla in volo che porta nel becco una testa d’aglio a conferma della vena ironica che si ritrova anche nel bavagliolone dato in omaggio con il motto “Esageruma nen, il mondo è di tutti”. 
Anche dall’estero non sono mancate le adesioni. A Budapest la Bagna della Merla ha inaugurato all’Osteria Pomo d’Oro la nuova sede dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei vini d’Alba con l’investitura dei nuovi cavalieri. L’iniziativa si deve a Fabio Aimar, originario di Saluzzo e da quattro anni dirigente dello staff del ristorante italiano aperto dal patron Gianni Annoni, originario di Gallarate.
Non è mancata, il 31 gennaio, la premiazione con materiale didattico di elaborati, disegni, video, tabelloni scolastici su “Bagna alla lavagna”, una ricerca su cambiamenti dell’alimentazione tra le generazioni promossa anche per il 2024 dall’Associazione Astigiani.
Nella foto (Associazione Artigiani): logo dell’evento.

Canottaggio, 143 società e 3.800 atleti alla regata di fondo a Torino

Per gli undici atleti luinesi un bronzo e notevoli piazzamenti
Canottieri Luino, 4x master

Sole e pioggia hanno accompagnato a Torino, domenica 9 febbraio 2025, la partecipazione della squadra della Canottieri Luino alla 42ª edizione della storica regata internazionale "D'Inverno sul Po”. Protagonisti 3.800 atleti in rappresentanza di centoquarantatré società remiere e dieci Paesi.
La Canottieri Luino, allo start con undici iscritti, ha portato a casa una medaglia di bronzo firmata da Emma Donnarumma con il quattro di coppia Allieve C femminile misto Canottieri Gavirate, Canottieri Germignaga e Canottieri Sebino Lovere.
Un gradino sotto al podio, si è classificato il quattro di coppia Allievi C maschile, misto con la Canottieri Varese, con Martino Scalfone e Tommaso Seminatore. Nella stessa categoria, alla sua prima esperienza su una gara di fondo, si è piazzato nono Diego Bassi D'Alessio sull’equipaggio misto con la Canottieri Monate. Ha chiuso al ventunesimo Daniel Paganotto sul quattro di coppia Cadetti maschile, misto Cus Milano e Tritium.
Rilevante anche la prestazione del quattro di coppia Under 17 maschile di Valentino Arioldi, Emanuele Buzzi, Emanuele Fognini e Tiago Funaro, che si sono piazzati al quindicesimo posto nella specialità più affollata, con ben quarantaquattro partecipanti. Sedicesimo invece giunge il quattro di coppia Master 43-54 maschile, misto con la Canottieri Varese, di Luca Manzo e Fabrizio Sorrentino.
Nella foto (Canottieri Luino): atleti luinesi in gara.

Montagna & dintorni, la sostenibilità al castello di Vogogna

Nel castello di Vogogna (Verbano Cusio Ossola), dal 5 all’8 ottobre, giunge alla dodicesima edizione l'appuntamento con la manifestazione "Montagna & Dintorni" . Il 2017 è stato dichiarato dalle Nazioni Unite Anno internazionale del turismo sostenibile e sulla sostenibilità nei territori montani e negli ambiti meno frequentati dai grandi circuiti si accentrerà l'attenzione. Nei numerosi appuntamenti saranno analizzati vari temi, dallo sport alle produzioni agro-alimentari tipiche, dalle prospettive di sviluppo della green economy alla strategia nazionale delle green communities, alle nuove tecnologie sperimentabili nelle terre alte per renderle sempre più laboratorio avanzato di sviluppo per l’intero Paese.  

Piemonte, rafforzate le cure alla fibrosi cistica

Ad oggi sono 422 i malati assistiti in due Aziende ospedaliere universitarie

È considerata una delle malattie genetiche rare più diffuse. Colpisce soprattutto il sistema respiratorio e quello gastrointestinale e può essere particolarmente invalidante per il carico di sintomi e per le terapie da affrontare. È la fibrosi cistica, che in Italia interessa circa 6.000 persone curate dai centri specializzati e genera 200 nuovi casi l’anno.
In Piemonte lo screening neonatale diagnostica dai 12 ai 15 nuovi casi di fibrosi cistica l’anno e ora la Regione punta a migliorare la rete di protezione. I malati sono, ad oggi, 422 e sono assistiti in due Aziende ospedaliere universitarie: l’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino, che si occupa dei minori, e il San Luigi Gonzaga di Orbassano, che assiste i pazienti adulti.
Il 29 agosto 2017 la giunta subalpina ha, su proposta dell’assessore Antonio Saitta, rafforzato la rete delle cure, istituendo il coordinamento regionale per la prevenzione e cura della malattia. Il “Coordinamento regionale fibrosi cistica” sarà composto dai responsabili clinici delle due sedi, dal coordinatore del centro unico, da rappresentanti delle Aziende sanitarie e delle associazioni dei pazienti, con lo scopo di predisporre le raccomandazioni regionali sui percorsi di cura, dalla diagnosi fino al trapianto d’organo.
«Proprio dal Piemonte - ricorda l’assessore Saitta - è arrivato nei mesi scorsi un importante contributo alla ricerca per combattere questa malattia attraverso sperimentazioni effettuate anche da un laboratorio della Scuola di Medicina di Novara. Mentre prosegue la ricerca, la Regione Piemonte intende potenziare la rete delle cure, rispondendo in maniera sempre più efficace alle nuove esigenze dei pazienti, che proprio grazie al miglioramento delle terapie ora possono contare su un’aspettativa di vita più lunga rispetto al passato». 

Piemonte, salgono a 78 le piste di elisoccorso notturno

L’ultima area è stata inaugurata a Carmagnola
CARMAGNOLA area volo notturno

In Piemonte salgono a settantotto le aree attrezzate per il volo notturno. L’ultima è stata aperta il 31 luglio 2017 a Carmagnola, nel campo sportivo comunale “Giorgio Demichelis”.
A fine 2016 le piste erano circa una sessantina. Nei mesi scorsi sono state inaugurate a Canelli (At) e Riva Valdobbia (Vc) alla fine di maggio, Pray (Biella) e Carisio (Vercelli) a giugno.
Il servizio è, di fatto, una vera e propria rete di emergenza, costituita anche grazie alla collaborazione dei Comuni, che hanno messo a disposizione aree idonee, campi sportivi o analoghe superfici adeguate. Obiettivo regionale è raggiungere le 100 aree entro la fine del 2017. 

Verbania, “Mostra galeotta” a Villa Giulia con Artisti Dentro e il Tempesta

Villa GiuliaVerbania

Resterà aperta fino al 15 settembre a Villa Giulia di Verbania-Pallanza “Mostra galeotta, Artisti Dentro ”, a cura dell'associazione Artisti Dentro onlus di Milano. Esposti cartoline dipinte da detenuti e i quadri del pittore olandese Pieter Mulier il Giovane, detto “Il Tempesta” (1637-1701).
L'iniziativa, inaugurata il 22 luglio, ha il patrocinio della Città di Verbania e del Museo del Paesaggio. Due le sezioni.
Nella prima sono esposte cartoline dipinte da detenuti che utilizzano la pittura quale linguaggio universale, occasione di recupero e rinnovata comunicazione sociale; nella seconda si possono ammirare quattro quadri del pittore olandese Pieter Mulier il Giovane. Mulier nel 1679 fu condannato a vent'anni di prigione come mandante dell’omicidio della moglie.
Nesso stretto tra le sezioni è dunque l'esperienza della prigionia come anche il titolo scelto vuole evidenziare.

Le quattro tele con scenario naturale il Lago Maggiore sono state scoperte nel 2005 in una collezione privata italiana da Marcel Roethlisberger- Bianco, che le ha pubblicate nel 2008 indicandole come capolavorii della maturità del vedutista Mulier.
La qualità dei dipinti e la lettura di alcuni dettagli negli edifici e nel paesaggio fanno presupporre la conoscenza della pittura veneta e che i quadri ora a Villa Giulia siano stati realizzati nell’ultima fase creativa del pittore, tra 1685 e il 1701. Ormai libero, l'artista poteva viaggiare e lavorare tra Milano, il lago Maggiore, il Veneto e l’Emilia, ricercato da nobili committenti ed estimatori, compresi rappresentanti dei Borromeo.
Orari: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 21 // venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 21.

Servizio civile nel mondo arte

Disponibili tre posti al Museo del Paesaggio di Verbania - Candidature entro il 18 febbraio 2025
Verbania, Museo del Paesaggio

A Verbania è possibile entrare nel mondo arte lavorando dietro le quinte di un museo. Basta candidarsi per la selezione degli operatori volontari per il Servizio Civile Universale nel Museo del Paesaggio entro le ore 14 del 18 febbraio 2025.
Il bando mette a disposizione tre posti nell’ambito del progetto “Musei in azione” per il 2025/26: due per la sede di Palazzo Viani Dugnani a Pallanza e uno per quella di Casa Ceretti a Intra. Il Servizio Civile Universale offre uno stipendio di 507,30 euro mensili e dura un anno. Sono richiesti cinque giorni per un totale di venticinque ore di servizio settimanale.
Si richiede di avere almeno 18 e non più di 29 anni, essere cittadino italiano, cittadino di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea o cittadino di un Paese extra UE regolarmente residente in Italia e non aver già svolto il Servizio Civile nell’ambito di precedenti bandi.
Tutte le informazioni sul sito della Cooperativa Aurive che gestirà il percorso di selezione: www.aurive.it.
Nella foto: il Museo del Paesaggio. 

Piemonte, Plasmamobile verso il donatore

Anche nelle province di Novara, Biella, Verbania, Vercelli e Cuneo possibile la donazione di plasma direttamente sul territorio e non solo nei Servizi trasfusionali
Piemonte,plasmamobile (foto Piemonte News)

In Piemonte è entrata in servizio la prima Plasmamobile, che consente due donazioni in contemporanea. Integrerà i servizi trasfusionali e le unità di raccolta gestite dalle associazioni dei donatori. Permetterà la plasmaferesi nelle province di Novara, Biella, Verbania, Vercelli e Cuneo, che diversamente da quella di Torino non erano dotate di autoemoteche in grado di garantire la donazione di plasma direttamente sul territorio.
L’iniziativa rientra nel progetto “Se il Donatore non va alla plasmaferesi... la Plasmamobile va dal donatore”, avviato dalla Regione Piemonte nel 2023 e finanziato dal ministero della Salute con oltre 390.000 euro con l’obiettivo di aumentare la raccolta di plasma anche con l’acquisto di un’autoemoteca attrezzata.
Attraverso la Struttura regionale di coordinamento dell’attività trasfusionale, il progetto ha visto la collaborazione di donatori volontari di sangue. Associazioni e federazioni ne potranno chiedere la presenza nelle giornate di raccolta già previste oppure organizzare eventi dedicati alla promozione e alla raccolta del plasma in tutti i siti dove attualmente non sia possibile tale tipologia di donazione.
Nella foto (Piemonte News): la plasmamobile. 

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