Edizione n.35 di mercoledì 9 ottobre 2024

Lombardia

Somma Lombardo, staffetta fra gru del MD-82 da Malpensa a Volandia

L’operazione effettuata la prima volta in Italia - 38 le tonnellate spostate
Volandia, aereo MD82

Imbragatura e sollevamento, “volo” di 50 metri tra i due terminal di Malpensa, “atterraggio” sul pratone del Museo dei Trasporti a Somma Lombardo (Varese), sistemazione finale accanto al DC 9 presidenziale. Queste, lunedì 25 settembre 2017, le ultime tappe del viaggio del McDonnell Douglas MD-82 tra Malpensa e Volandia.
Entrato in servizio nel 1984, l’aereo ha un’apertura alare di oltre 32 metri, una lunghezza di 45 e una capienza di 165 posti e ha totalizzato oltre 56mila ore di volo. Dopo quasi un anno è ora a pieno titolo nella famiglia del museo e sarà quanto prima visitabile.
La staffetta aerea delle 38 tonnellate fra due gru – effettuata per la prima volta in Italia - è iniziata con il rituale lavaggio di fine carriera del velivolo ed è continuata con le manovre di avvicinamento alla recinzione che divide la zona aeroportuale dalla strada di collegamento fra il Terminal 1 e il Terminal 2. Una volta terminate le fasi di imbragatura, è cominciato il sollevamento e, dopo circa dieci minuti, la staffetta fra le due gru.
In totale circa trenta i minuti necessari alle 38 tonnellate del McDonnell Douglas MD-82 per percorrere 50 metri in “volo”. Durante il passaggio una squadra di volontari del museo ha “timonato” il muso dell’MD-80 verso il Dc 9 “Pertini” attraverso una serie di corde. L’intera operazione ha potuto contare sul supporto di Sea  in aeroporto e sui sistemi di aggancio e supervisione dei lavori di American Airlines 
«Abbiamo realizzato il primo sollevamento di un aeromobile di queste dimensioni in Italia» ha commentato il presidente di Volandia Marco Reguzzoni. «La collezione del museo amplia la sua offerta nella sezione grandi aerei, dove già abbiamo il prestigioso Dc 9 presidenziale e il Fokker». 

Adozioni di bambini, record di richieste in Lombardia

Provenienze da vari continenti

In testa la Lombardia con 762 bambini e ragazzi senza casa, seguita da Toscana (469 minori), poi Lazio (397), Campania (393), Veneto (378). Emerge dal "Rapporto sui fascicoli dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015", diffuso dalla Commissione adozioni internazionali, redatto in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti, che tiene conto anche dei dati elaborati dal Segretariato dell'Aja. I dati sono citati da una nota pubblicata dal sito www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it.
Le regioni italiane che hanno fatto registrare il maggiore incremento (dati 2015 rispetto ai dati 2014) di minori autorizzati all'ingresso sono la Campania (+ 25,9%), la Sardegna (+91,4%), la Toscana (+11,3%) e il Friuli-Venezia Giulia (+36,7%).
«A livello nazionale invece - rileva la nota - c'è stata una riduzione delle adozioni, anche se l'Italia, con 2.206 minori stranieri adottati nel 2014 e 2.216 nel 2015, si conferma primo Paese di accoglienza in Europa e secondo nel mondo dopo gli Stati Uniti».
DALLA RUSSIA LA MAGGIOR PARTE DEI BIMBI ADOTTATI
Circa la provenienza «la maggior parte dei bambini arriva dalla Federazione Russa: 1.060 quelli autorizzati all'ingresso nel biennio 2014-2015 (599 nel 2014 e 461 nel 2015) pari al 24 per cento del totale».
Gli altri Paesi di provenienza sono Polonia, Repubblica Popolare Cinese, Colombia, Vietnam, Bulgaria, Brasile, Etiopia, India e Repubblica Democratica del Congo.
ETÀ MEDIA TRA 5 E 9 ANNI
I bambini adottati sono prevalentemente maschi, il 58,3 per cento, con un'età media di 5,9 anni, mentre un altro 25 per cento ha un'età compresa fra 1 e 4 anni e soltanto il 2,9 per cento ha meno di un anno.
I genitori adottivi hanno, invece, un'età media alta e un'istruzione elevata. «Ed è la Lombardia - conclude il testo - la regione con il maggior numero di coppie che hanno portato a termine l'iter adottivo (649), seguita dalla Toscana, Veneto, Lazio, Emilia-Romagna e Campania».  

Giornate Europee dei Mulini a Cunardo e Ganna, tra Molino Rigamonti e Maglio di Ghirla

Badia di Ganna, particolare
MAGLIO DI GHIRLA, ruota

Anche il Molino Rigamonti di Cunardo (Cunardo, via Varesina 40) e Il Maglio di Ghirla (via Montello, 5), nel Varesotto, partecipano, sabato 21 e domenica 22 maggio, alle Giornate Europee dei Mulini. L’evento è organizzato dalla Comunità Montana del Piambello di Arcisate nell’ambito al progetto “Acqua, fuoco…ferro e farina–Storia e futuro di una valle sulle ruote di Magli e Mulini” con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus, Provincia di Varese, Slow Food e altri enti.

Questo il programma:
SABATO 21
•MAGLIO DI GHIRLA: Efesto, il fabbro degli dei, dimostrazione a cura dei Forgiatori del Maglio (ore 16); nella sala polivalente: Uomini di mais, progetto per la valorizzazione di mais antichi per l’alimentazione umana. Antiche varietà per una nuova agricoltura. Recupero e coltivazione di mais antichi nel territorio varesotto (ore 18 a cura di Alberto Senaldi Slow Food Varese).
Seguirà (ore 19) intrattenimento folcloristico a cura dei Tencitt di Cunardo e poi (ore 19:30): Sapori in cena, a cura della Strada dei Sapori delle Valli Varesine (cena solo su prenotazione: tel. 340.5037208; e-mail: clodloca@gmail.com; euro 5 a persona, bevande escluse). Al termine (ore 21): Scintille notturne... si plasma il ferro.
DOMENICA 22
•MAGLIO DI GHIRLA: Dimostrazione forgiatura e Sapori in pranzo a cura della Strada dei Sapori delle Valli Varesine (ore 12; pranzo solo su prenotazione: tel. 340.5037208; e-mail: clodloca@gmail.com; euro 5 a persona, bevande escluse).
•DAL MAGLIO AL MOLINO RIGAMONTI (ore 14-19): Percorso di mais, installazioni che raccontano il ciclo del mais (a cura di Slow Food Varese).
*AL MOLINO RIGAMONTI: visite guidate per riscoprire l’antica arte molitoria e le atmosfere di un tempo; “L’appetito vien...leggendo: le nostre valli si raccontano” a cura della Biblioteca Comunale Valganna e della Biblioteca Comunale Cunardo.
•BADIA DI GANNA (ritrovo alle ore 14:30) e... “le ruote girano!”: tutti in bici lungo la Via Francisca del Lucomagno.
• MOLINO RIGAMONTI (ore 16): Dolci di mais, istruzioni per l’uso (a cura di Happy Kitchen e Slow Food Varese). Dimostrazione della preparazione dei dolci di mais: Amor polenta, dolce della tradizione varesina; paste di meliga. Al termine, Corrado Alberti, mastro fornaio (Forno Iris Margherita) parlerà del pane di mais e della sua preparazione. Seguirà (ore 18): Polente e dintorni (degustazione a cura della Proloco Valganna) con il gruppo musicale Quelli dell’Osteria. Solo su prenotazione (tel. 0332.716101 oppure e-mail: giornatemulini@gmail.com; posti limitati; euro 5 a persona).  

Biodiversità e tutela ambientale, attività Centro flora autoctona

Sostegno regionale al Parco Monte Barro di Lecco
Parco Monte Barro, Lecco (foto LNews)

Nessuna interruzione in Lombardia per la ricerca, il monitoraggio e la catalogazione delle molteplici tipologie di piante presenti sul territorio, individuando anche quelle invasive. Anche nel biennio 2025/2026 l’Osservatorio regionale per la biodiversità del Centro flora autoctona del Parco Monte Barro, nel Lecchese, sarà sostenuto nella sua attività di supporto tecnico–scientifico.
Alla tutela della biodiversità e dell’enorme ricchezza e varietà della flora è finalizzato il contributo di 218.000 euro circa, deliberato il 23 settembre 2024 dalla giunta regionale su proposta dell’assessore al territorio Gianluca Comazzi.
Lo stanziamento consentirà al Parco Monte Barro di Galbiate di condurre una ampia serie di iniziative. La sua stazione sperimentale potrà sviluppare la gestione e aggiornamento del database e del sito dell’Osservatorio, il censimento e monitoraggio di svariate specie di piante, l’attività del team “specie aliene invasive flora” (Ias) e l’aggiornamento periodico del database Natura2000 con relativa cartografia. I dati saranno poi trasmessi anche al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (Mase).
Nella foto (LNews): Parco Monte Barro, Lecco. 

Como e Varese, manutenzione e ammodernamento funicolari

Per l‘impianto di Brunate operazioni concluse entro il 15 novembre - Sulla Vellone-S.Maria del Monte manutenzione straordinaria entro il 31 marzo 2025
impianto Vellone-S.Maria del Monte
funicolare Como-Brunate foto LNews

Per la manutenzione e l’ammodernamento delle funicolari Vellone-S.Maria del Monte di Varese e di Como-Brunate sono a disposizione complessivamente 150mila euro. Le risorse sono previste da due provvedimenti regionali del 24 e 30 settembre 2024, approvati su proposta dell’assessore Franco Lucente.
FUNICOLARE VARESE
Sull’impianto della funicolare di Varese sarà sostituita la fune traente, fondamentale per garantire la prosecuzione dell’esercizio. La conclusione dei lavori è prevista entro il 31 marzo 2025.
Per l’intervento sono a disposizione oltre 63.000 euro, che saranno corrisposti in due tranche nel 2024 e nel 2025. Alla delibera è accompagnato anche lo schema di convenzione tra Regione Lombardia, comune di Varese e Agenzia Tpl (trasporto pubblico locale) di Como, Lecco e Varese.
La funicolare varesina era rimasta chiusa per quasi due anni e il servizio è stato riattivato nell’agosto del 2023 a seguito della revisione generale e dell’ammodernamento sostenuti da un finanziamento regionale di 1.143.444 euro. Lo stanziamento rientra in un ampio programma di finanziamenti avviato nel 2020, che prosegue in base alle ricognizioni effettuate tra gli impianti a fune inseriti nel Tpl della Lombardia.
FUNICOLARE DI BRUNATE
A Como uno stanziamento di 86.000 euro coprirà la manutenzione straordinaria necessaria a garantire l’operatività della funicolare di Brunate, che il prossimo 11 novembre 2024 compirà 130 anni ed è inclusa tra i servizi riconosciuti di Trasporto pubblico locale, «Questo stanziamento - ha precisato Lucente - rientra in un ampio programma di finanziamenti avviato nel 2020, che prosegue in base alle ricognizioni effettuate tra gli impianti a fune inseriti nel Tpl della Lombardia”.
La conclusione delle operazioni è prevista entro il prossimo 15 novembre. Si tratta di interventi di revisione speciale quinquennale dell’argano, della sostituzione delle pinze del freno di emergenza e del freno servizio meccanico e la revisione speciale dei motori elettrici a corrente continua.
Nelle foto: impianto Vellone-S.Maria del Monte (Ibis) e funicolare di Brunate (LNews). 

Lombardia, concorso sulla tragedia Giuliano-Dalmata-Istriana

Pubblicato il bando riservato alle scuole

Sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia del 27 settembre 2017 è stato pubblicato il concorso promosso dal Consiglio regionale dedicato all’esodo giuliano-dalmata-istriano e riservato agli istituti scolastici lombardi. È ammesso ogni tipo di elaborato realizzato nell’anno scolastico in corso in qualsiasi forma (tema, ricerca, spot, musica, canto, poesia, disegno, manifesto, striscione, sito web, musical, cortometraggio, ecc.) purché originale e pertinente al tema. Presentazione entro il 18 gennaio 2018.
La proclamazione dei vincitori sarà effettuata in Consiglio regionale in occasione della cerimonia del Giorno del Ricordo che si tiene il 10 febbraio di ogni anno. Per gli autori degli elaborati giudicati migliori sarà organizzato un viaggio di studio, nella primavera 2018, nelle zone teatro degli eventi, con un itinerario che comprende la visita al Sacrario di Redipuglia e alle foibe di Basovizza e Monrupino.
Per chiarimenti è possibile contattare l’Ufficio Relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (dott. Andrea Ferrari) tel. 02-67482777, 02-67482817, e-mail urp@consiglio.regione.lombardia. 

Servizio emergenza 112, copertura in tutta la Lombardia

Dopo quelle di Varese e Milano, dal 16 dicembre diventerà operativa anche la centrale di Brescia

La Lombardia è la prima regione ad aver assunto un modello europeo di gestione delle chiamate di emergenza, avviato nel giugno 2010 a Varese ed esteso nel maggio 2013 a Milano. Entro fine 2014 l’Azienda Regionale dell’Emergenza Urgenza (Areu) coprirà l’intero territorio lombardo: il 16 dicembre entrerà in funzione anche la centrale del 112 di Brescia.
Il numero unico di emergenza (NUE) 112 allerta una centrale di primo livello. Il numero assicura un'unica prima risposta a qualsiasi chiamata di soccorso, attivando le centrali di secondo livello competenti per la gestione dell'emergenza (polizia, carabinieri, vigili del fuoco, emergenza sanitaria).
Tutte le telefonate di emergenza confluiscono in un’unica centrale, dalla quale gli operatori smistano all’ente competente le chiamate dopo aver localizzato il chiamante e individuato l’esigenza, migliorando così la tempestività e l’efficacia degli interventi a carico di pompieri, strutture sanitarie, carabinieri e polizia di stato.
Il servizio attualmente è garantito per quasi 7 milioni di residenti nelle province di Milano, Varese, Lecco, Como, Bergamo e Monza Brianza. L’operatività della centrale bresciana coprirà anche le province di Brescia, Sondrio, Cremona, Lodi, Pavia e Mantova.

APP “Where ARE U” GRATUITA
Il ricorso al 112 è in forte crescita, come confermano le chiamate giunte nei primi sei mesi di quest’anno alle centrali operative di Milano (un milione e 294mila) e di Varese (968mila). Gli operatori rispondono in un tempo medio inferiore ai 6 secondi, il 98% delle chiamate da telefono mobile sono immediatamente localizzate.
Ora l’Areu punta a promuovere l’applicazione “Where ARE U”, che consente una localizzazione ancora più precisa e immediata in caso di chiamata per situazioni di emergenza. L’applicazione è gratuita e scaricabile da www.areu.lombardia.it, disponibile per IOS, Android e Windows Phone. 

È morto il professore Giovanni Reale

Giovanni Reale

Alle ore 7,15 di mercoledì 15 ottobre il professore Giovanni Reale si è spento nella sua casa di Luino. Aveva 83 anni.
Nato a Candia Lomellina il 15 aprile 1931, Reale è stato docente di Filosofia morale e di Storia della Filosofia all’Università di Parma prima di passare alla Cattolica di Milano, dove è stato Ordinario di Storia della Filosofia Antica e dove ha fondato il Centro di Ricerche di Metafisica. Dal 2005 era passato ad insegnare alla nuova facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano. Lungo l’elenco delle sue opere, che sono state tradotte in 13 lingue. Monumentale rimane la sua Storia della filosofia greca e romana.
I funerali saranno celebrati a Luino, giovedì 16 ottobre (ore 16), nella chiesa prepositurale. 

Varese, scoperta sui meccanismi biochimici delle emozioni

Una ricerca condotta da Harvard Medical School (Usa) e Università dell’Insubria ha individuato il funzionamento del cervello nella trasmissione delle emozioni e, in particolare, della paura
Via Dunant

C'è anche profumo prealpino in una scoperta sul cervello condotta sotto il cielo "yankee". L’Università dell’Insubria di Varese ha contribuito alla individuazione del meccanismo biochimico alla base della neurotrasmissione in una specifica regione del cervello, quella che gestisce le emozioni e in particolare la paura.
In una ricerca nata dalla collaborazione con la Harvard Medical School di Belmont (Boston) il Laboratorio di Post-genomica funzionale e ingegneria proteica del Dipartimento di biotecnologie e scienze della vita ha approfondito i meccanismi biochimici che regolano il funzionamento del cervello. Lo studio, pubblicato il 23 aprile dalla rivista statunitense Nature Communication, ha chiarito l’importanza e il ruolo di due molecole, la D-serina e la glicina, che sono implicate nell’attivazione dei recettori NMDA e quindi in una serie di funzioni fondamentali del cervello, tra le quali l’apprendimento, la memoria e il controllo dell’attività motoria.
I risultati indicano il grado di eccellenza dei ricercatori dell’Università dell’Insubria nel settore delle biotecnologie applicate alle neuroscienze e, più in generale, alla salute umana. Gli scienziati si sono concentrati sull’amigdala, una zona del cervello importante per gestire le emozioni e specialmente la paura. Hanno scoperto che in condizioni “normali” il ruolo principale di modulatore del recettore NMDA lo svolge la D-serina, mentre, all’aumentare dello stato di eccitazione delle sinapsi, la stessa funzione è svolta dalla glicina.
Le ricerche sono state possibili grazie alla messa a punto di specifici sistemi analitici. La dottoressa Silvia Sacchi e il professor Loredano Pollegioni del Centro di ricerca interuniversitario “The Protein Factory” hanno sviluppato, mediante tecniche di ingegneria proteica, enzimi in grado di riconoscere efficientemente e selettivamente i diversi neuromodulatori.
«Definire i meccanismi che concorrono alla regolazione dell’attività di questi recettori è fondamentale per comprendere il funzionamento del cervello e per studiare malattie neurologiche e psichiatriche» spiega il professor Pollegioni. «La capacità di memorizzare, i sentimenti che proviamo, il perché un certo evento susciti in ciascuno di noi una determinata emozione sono processi regolati da precisi fenomeni biochimici. Chiarire il ruolo dei neuromodulatori, ossia le molecole che agiscono su diverse regioni del cervello rendendoci quello che siamo, ci aiuterà a capire questo organo e a trovare nuove terapie per pazienti affetti da importanti patologie come la schizofrenia, il disturbo bipolare o il dolore neuropatico». 

Il futuro della navigazione sui laghi tra Canton Ticino, Lombardia e Piemonte

A Lugano convegno sul trasporto su acqua, strada e ferro
 foto (Bacino del Ceresio): il tavolo dei relatori a Lugano

Sul lago Ceresio la navigazione potrebbe trasportare in poco tempo un numero elevato di persone e caricarle poi sugli altri mezzi pubblici diretti nelle diverse aree del cantone non solo tra Porto Ceresio (Varese) e Melide (Canton Ticino)), ma analogamente tra Porlezza e Lugano, dove, per giunta, si può contare anche a livello di parcheggi.
Sempre tra Svizzera e Italia, i battelli potrebbero trasportare anche pendolari e la mobilità pubblica su acqua essere prossimamente estesa pure sul lago Maggiore.
Il ruolo cruciale del lago come alternativa sostenibile al trasporto su gomma e la sua centralità con la rete di strade e ferrovie sui territori delle due sponde sono stati mesi a fuoco, il 18 settembre 2024, in un convegno organizzato al LAC di Lugano dalla Società Navigazione del lago di Lugano in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.
OBIETTIVI
Obiettivo di operatori pubblici e privati, autorità locali ed esperti del settore, delineare una visione condivisa sul futuro della navigazione dei laghi transfrontalieri ticinesi e coordinare una mobilità su ferro, gomma e acqua in un contesto di sostenibilità, innovazione, trasporto pubblico e turistico.
All’analisi di situazioni e prospettive non è mancato il contributo di esponenti politici, dal presidente del Gran Consiglio ticinese Michele Guerra al Sottosegretario alla presidenza del Piemonte Alberto Preioni, dall’assessore regionale ai trasporti della Lombardia Franco Lucente al presidente dell’Autorità di Bacino del Ceresio, Massimo Mastromarino.
Il potenziale dei trasporti lacuali veste un ruolo rilevante per migliorare la qualità della vita dei residenti e dei pendolari. La possibilità di integrare soluzioni di trasporto pubblico più efficaci e ecocompatibili lungo le vie d'acqua è stata identificata come una priorità fondamentale per il futuro delle aree di confine.
LOMBARDIA
In Lombardia l’importanza e il gradimento dei collegamenti con il Canton Ticino emerge dalle migliaia di viaggiatori che quotidianamente varcano i confini nazionali per lavoro.
Nel 2023 oltre 22,8 milioni di passeggeri hanno usufruito del sistema dei trasporti transfrontaliero con un incremento del 19% rispetto al 2022. «Nel trasporto lacuale a emissioni zero e tecnologicamente innovativo - ha rimarcato Lucente - il Ceresio rappresenta un esempio virtuoso. Il progetto di una flotta completamente elettrificata entro il 2035 dovrà essere la mission per tutti i laghi non solo lombardi ma d’Italia».
Per Massimo Mastromarino, è una sfida strategica sfruttare il lago come mezzo di trasporto non solo per i turisti, ma anche per pendolari e studenti. «Abbiamo già avviato progetti per l'elettrificazione degli approdi e stiamo lavorando su servizi alternativi, come il Porlezza Tour, per coprire aree non servite dai trasporti di linea. In situazioni di emergenza, come la frana di Gandria, il trasporto via acqua ha dimostrato la sua efficacia come valida alternativa alla strada».
PIEMONTE
Il Piemonte, con il Lago Maggiore, gioca - secondo Alberto Preioni - un ruolo cruciale nelle dinamiche transfrontaliere dell'integrazione delle infrastrutture e dei servizi. «Un sistema di trasporto intermodale può ridurre l'impatto ambientale, migliorare l'esperienza turistica e agevolare gli spostamenti quotidiani dei cittadini».
CANTON TICINO
Il futuro di una navigazione lacuale che possa ridurre l'impatto ambientale, migliorare l'esperienza turistica e agevolare gli spostamenti quotidiani dei cittadini è già iniziato. Sulle linee della Società navigazione del lago di Lugano operano già di due imbarcazioni completamente elettriche e in cantiere c’è un progetto denominato "2035" che prevede l’intera elettrificazione della flotta.
PROGETTI
Durante il convegno sono stati presentati progetti innovativi che non solo valorizzano il patrimonio ambientale, ma rispondono ad esigenze di sostenibilità. Il traguardo è l'impiego di imbarcazioni elettriche e di soluzioni tecnologiche avanzate per il monitoraggio dei flussi turistici, oltre alla gestione intelligente dei servizi di trasporto.
Nella foto (Bacino del Ceresio): il tavolo dei relatori a Lugano 

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