Edizione n.35 di mercoledì 9 ottobre 2024
Locarno
Nel 500° dei fatti di Marignano, docu-fiction della tv svizzera sulla battaglia persa dai Confederati a sud di Milano
Al Castello Bolognini di Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) si sono svolte nei primi giorni di marzo le riprese di una nuova docu-fiction televisiva. Occasione, il 500° della battaglia di Marignano.
Il lavoro è frutto di un progetto svizzero italiano di cui è autore e regista Ruben Rossello e è stato scelto nell’ambito di una produzione nazionale SRG SSR. Il programma, che vede nel cast Massimo Foschi (Gian Giacomo Trivulzio), Teco Celio (Rebucco), Susanna Marcomeni (la moglie di Trivulzio) e Aaron Hirz (Zwingli), verrà diffuso nel prossimo settembre da RSI, SRF e RTS.
La Battaglia di Marignano, persa dai Confederati nelle campagne a sud di Milano contro l’esercito di Francesco I re di Francia, costituisce un evento cruciale della storia svizzera e segna la fine dell’espansione a sud della Confederazione. Dopo essere stati padroni della Lombardia e di Milano nei tre anni precedenti, gli svizzeri si ritirarono verso nord. Il re di Francia concesse però alla Confederazione di mantenere il possesso di Locarno,
Lugano e Chiasso, da poco strappate al Ducato di Milano.
In Svizzera la Battaglia di Marignano è entrata nell’immaginario collettivo attraverso il grande affresco di Ferdinand Hodler La ritirata di Marignano. Il film della RSI proporrà invece la voce del vincitore di Marignano, il condottiere milanese Gian Giacomo Trivulzio, comandante dell’esercito francese, peraltro ben noto agli svizzeri, visto che era conte di Mesocco e signore della Mesolcina.
Tutta la materia è molto accattivante e l'approccio è stato reso possibile dal lavoro dello storico Marino Viganò che, nel 2013, ha pubblicato i diari di due testimoni – Giovan Antonio Rebucco e Giovan Giorgio Albriono - che accompagnarono Trivulzio durante i lunghi preparativi e nei due giorni della battaglia.
La fiction RSI rievocherà anche la vicenda di Huldrych Zwingli, il grande riformatore svizzero che partecipò alla battaglia di Marignano quale cappellano delle truppe glaronesi. Sceso in Lombardia quale patriota convinto, Zwingli rimase sconvolto per l’orrore dello scontro. Rientrato in Svizzera cominciò un processo di riflessione fino ad assumere posizioni molto critiche, venate di pacifismo, che coincisero con l’inizio del percorso che lo avrebbe portato alla Riforma.
Ritorna il Treno del Foliage tra Domodossola e Locarno
Tra il Lago Maggiore e la Val d’Ossola ritorna anche quest’anno, dal 12 ottobre al 17 novembre 2024, il viaggio panoramico, lanciato nel 2016, della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, inserita dalla Lonely Planet tra le dieci linee più spettacolari d’Europa.
Da Domodossola Il Treno del Foliage salirà fino alla Valle Vigezzo, conosciuta come la valle dei pittori, e da Santa Maria Maggiore, il punto più alto del percorso, il treno proseguirà verso il confine, attraversando Re con il suo Santuario della Madonna del Sangue. Superato il valico, il percorso scende lentamente attraverso le Centovalli fino a Locarno, sulla sponda svizzera del lago Maggiore.
Lungo i cinquantadue chilometri del percorso, costellati da ottantatré ponti e trentuno gallerie e immersi nella natura, i passeggeri possono ammirare, dalle ampie vetrate panoramiche di treni modello vintage e moderni, colline di vigneti, boschi di betulle e castagni, faggete alle quote più alte. I biglietti speciali per il Treno del Foliage, validi uno o due giorni, permettono una sosta intermedia per scoprire le località lungo il viaggio.
La linea ferroviaria a scartamento ridotto della Vigezzina-Centovalli, con partenza dai capolinea Domodossola o Locarno, nacque nei primi anni del Novecento grazie a iniziative italo-elvetiche. La sua inaugurazione ufficiale avvenne il 25 novembre del 1923.
Nella foto (Ferrovia Vigezzina-Centovalli): Il Treno del Foliage.
Alla riscoperta dell’antica idrovia Locarno-Milano-Venezia
Altra spinta al rilancio dell’antica idrovia Locarno-Milano-Venezia da due itinerari finalizzati alla valorizzazione della mobilità lenta. Sono il progetto LoVe (Locarno-Venezia Bike and Boat Adventure), in programma dal 20 al 27 maggio, e il progetto Milano-Venezia Classic 2017 (reMIVEri), fissato dal 27 maggio al 4 giugno. Entrambi sono stati presentati a Milano, rispettivamente, il 9 maggio in Regione Lombardia e l’8 maggio a Palazzo Marino.
DA LOCARNO A VENEZIA IN BICI E BARCA
La Locarno Venezia Bike and Boat Adventure è l’idrovia più antica d’Europa, un unico bacino d’acqua dolce di 540 chilometri e si svolgerà dal 20 al 27 maggio. Il progetto punta alla riscoperta - in barca e in bici - dell’antico collegamento commerciale e turistico tra la Svizzera e l’Italia, unendo le Alpi al mare Adriatico con una linea d’acqua navigabile fatta di laghi, canali, fiumi, delta, lagune.
Alla sua presentazione hanno partecipato gli organizzatori Renato Zocchi ed Elisabetta Bianchessi, l’assessore regionale Massimo Garavaglia, il presidente del Consorzio ETVilloresi Alessandro Folli, la dirigente generale della Navigli Lombardi Scarl Tiziana Gibelli, la main sponsor Tiziana Lamberti di Generali Italia e l’ex ciclista professionista Andrea Noè (nella foto).
Partenze e arrivi di tappa avverranno tutti nel centro storico di Locarno, Arona, Milano, Cremona, Mantova, Ferrara, Porto Tolle, Chioggia e Venezia. Il percorso potrà essere affrontato in otto giorni (oppure scegliendone solo alcune tappe), da percorrere – a scelta - in bicicletta (muscolari o elettriche, stradali o mtb con ruote tassellate), in bicicletta+barca oppure, per posti limitati, solo in barca. Info: www.locarnovenezia.it; Mail info@locarnovenezia.it
IN BARCA DA MILANO A VENEZIA
La Classic 2017 Milano-Venezia è prevista dal 27 maggio al 4 giugno e intende consolidare con un appuntamento fisso a cadenza annuale l'esperienza della navigazione senza mezzi a motore sulla via d'acqua da Milano al Po. L’obiettivo è incentivare il rilancio del percorso dalla Svizzera all’Adriatico e favorire una prossima riapertura del Naviglio Pavese.
Alle due iniziative hanno fatto da sfondo una serie di temi collaterali, quali il completamento delle opere necessarie per accrescere in concreto la continuità del percorso Locarno-Milano-Venezia, la possibile riapertura dei Navigli, l'uso, sempre più diffuso, delle strade alzaie. Il presidente del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi Alessandro Folli ha rinnovato l'impegno del Consorzio a favore della riapertura del Naviglio Pavese laddove si rendessero disponibili le necessarie risorse.